Niccolò Ferrero, attore torinese, è un’anima creativa che si muove con disinvoltura tra teatro e cinema. La sua carriera, costellata di audaci scelte e perseveranza, lo ha portato a condividere il palcoscenico con grandi maestri come Lunetta Savino nello spettacolo “La madre”, adattamento di una commedia nera francese. La sua esperienza artistica inizia con la passione per la recitazione coltivata nell’ambito familiare, che lo porta a intraprendere un percorso formativo intenso. Dopo aver frequentato un corso di recitazione cinematografica a Los Angeles, supera le difficoltà legate all’ingresso al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ottenendo il diploma nel 2020, un traguardo raggiunto nonostante le sfide imposte dalla pandemia. La sua determinazione si manifesta come una forza propulsiva, un’incessante ricerca di crescita professionale, anche affrontando ostacoli e rifiuti. Ferrero descrive la sua esperienza al Centro Sperimentale come un’immersione in un ambiente stimolante, pur nella disorientamento iniziale per la mancanza di contatti preesistenti nel settore. L’attore sottolinea l’importanza della creatività e dell’interpretazione personale, rifiutando l’idea di un approccio meccanico al mestiere. Condivide l’idea che la costruzione di un personaggio nasca da un processo interiore, dalla capacità di dare vita a un ruolo con elementi personali e un’autentica espressività. Un esempio significativo è la sua intenzione di trasformare il suo leggero difetto di pronuncia in un elemento caratterizzante di un personaggio futuro, sfidando gli stereotipi associati a tale peculiarità linguistica. La sua ambizione è quella di creare spazio per tutti, contrastando l’individualismo che, a suo dire, spesso caratterizza il mondo del cinema. La collaborazione con Lunetta Savino nello spettacolo “La madre” rappresenta un’ulteriore tappa fondamentale nel suo percorso artistico. Ferrero descrive la grande attrice come una professionista di grande impegno e generosità, una figura di riferimento che lo ha supportato e ispirato. Lo spettacolo esplora le dinamiche complesse di un rapporto madre-figlio, mettendo in scena stereotipi familiari senza però proporre giudizi definitivi, ma offrendo piuttosto spunti di riflessione e identificazione per il pubblico. Dopo esperienze cinematografiche come “Tapirulan” con Claudia Gerini e “Buongiorno Mamma” e “Blanca” con Maria Chiara Giannetta, Ferrero si appresta a vivere un futuro professionale denso di progetti, con l’entusiasmo di chi ha trovato la sua strada e persegue la sua passione con dedizione e coraggio.
Il giovane Niccolò Ferrero: un talento emergente nel mondo dello spettacolo

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