L’amarezza di Eleonora Cecere: un talento di “Non è la Rai” emarginato dal piccolo schermo

Un’ex protagonista del celebre programma “Non è la Rai”, Eleonora Cecere, esprime profonda delusione per la sua attuale situazione professionale. Pur avendo conseguito una solida formazione e dedicato grande impegno alla sua carriera televisiva, oggi lavora nel settore sanitario, in una ASL romana, vedendo svanire le ambizioni artistiche. Secondo la Cecere, il settore televisivo è soffocato da una sovrabbondanza di personaggi privi di talento, a scapito di artisti meritevoli. Dopo la chiusura di “Non è la Rai”, condotta da Ambra Angiolini e ideata da Gianni Boncompagni, le sue speranze di successo televisivo si sono affievolite. “Ho studiato e faticato immensamente, eppure vedo continuamente ‘pseudo-artisti’ senza talento alcuno che mi superano – dichiara –. Lavorando 60 ore settimanali per un salario di 1000 euro al mese, assisto a persone che guadagnano dieci volte tanto pubblicizzando cosmetici sui social. Questa ingiustizia è inaccettabile”. La Cecere, come altri ex personaggi televisivi, ha partecipato al “Grande Fratello Vip”, rappresentando una generazione di celebrità che non ha goduto della stessa fortuna di alcune sue colleghe di “Non è la Rai”, come la cugina Claudia Gerini, Laura Freddi e la stessa Ambra. Tuttavia, non critica il successo delle sue ex compagne, riconoscendo il loro talento. La sua carriera non si è limitata a “Non è la Rai”; ha partecipato a programmi come “Tappeto Volante” e “Stasera mi butto”, e a diverse produzioni teatrali. La pandemia, però, l’ha costretta a un drastico cambio di rotta professionale per il benessere della sua famiglia, un esempio tra tanti di artisti che hanno dovuto abbandonare il mondo dello spettacolo. Negli ultimi dieci anni, il settore televisivo ha subito una trasformazione radicale, dando spazio ai personaggi dei social media, spesso privi di una adeguata formazione artistica. La selezione del talento è discutibile, come lo sono le strategie di una televisione che predilige l’audience al merito. Eleonora Cecere è stata probabilmente una vittima di questa evoluzione, che ha privilegiato figure “innovative e fresche” a scapito di artisti con una formazione tradizionale e consolidata. Mentre un tempo erano preferiti attori con una solida preparazione teatrale, oggi l’ascesa al successo è spesso legata al numero di like e follower sui social media. L’ascesa degli influencer, con i loro video spesso grotteschi e privi di una formazione specifica, è un fenomeno che, secondo la Cecere, riflette una realtà percepita come ingiusta da molti. Anche se si può riconoscere un certo talento nella capacità di intrattenere o di catturare l’attenzione di un pubblico frammentato, resta il fatto che molti personaggi social hanno alle spalle una formazione teatrale, spesso integrata nei loro contenuti. La storia di Eleonora Cecere risuona in molte persone che provano frustrazione per un lavoro sottopagato. Ricordando la sua partecipazione a “Non è la Rai”, si può affermare che il programma ebbe successo anche grazie alla semplicità e alla vicinanza delle ragazze al pubblico, permettendo a chiunque di identificarsi in esse e nei loro sogni. Eleonora, pur lontana dagli schermi, mantiene intatto il suo affetto e la sua vicinanza al pubblico, un vero successo che va oltre l’apparire in televisione.