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Fazio e le sorelle Parodi: lo zapping alla ricerca della qualità…sui nuovi canali del digitale terrestre

Trovo divertente associare il magnate Fazio alle sorelle Parodi, che è come associare lo scandalo alla cucina. Ovviamente senza offesa per la cucina. A vantaggio di uno scandalo condiviso, però.

In che cosa consiste lo scandalo, specialmente dal punto di vista comunicazionale, e dunque, in un certo senso, persino scientifico? Nel fatto che vi sono fiumi di ricerche che parlano di quanto sia importante valutare i propri pubblici di riferimento, e questi grandi cervelloni Rai decidono di trasferire un programma particolarmente adatto ai telespettatori di Rai 3 su Rai 1, e affidare Domenica in a due sorelle, brave, ma che non sanno ballare come le Kessler.

Il pubblico italiano, almeno quello che segue i canali della TV storica, la Rai e Mediaset, comprende un segmento di individui che hanno poca dimestichezza con i nuovi canali del digitale terrestre, e non frequentano molto il web. Questo appare dai dati di ascolto, e dello share, come dalle ricerche condotte sulla qualità della vita di persone che sono abituate da anni a trascorrere in casa la domenica sera e inchiodarsi la domenica pomeriggio davanti alla Tv.

In realtà, le cose non stanno nemmeno in questo modo, almeno del tutto. Perché, in effetti, la popolazione italiana sta comprendendo quanto sia bello, col digitale terrestre, scegliersi il programma preferito, quello che maggiormente corrisponde alle nostre aspettative. Stanno, fortunatamente, finendo i tempi in cui si accendeva la televisione solo per compagnia, mentre oggi si può decidere con chi stare in compagnia. La qualità sta diventando una necessità, e questo è positivo, anche se sappiamo che esiste il trash. Da questo punto di vista, potrebbe esistere non solo perché, come ho già scritto, siamo una popolazione trash, ma perché si desidera divertire la propria mente. Sono molte, direi costanti, in effetti, le notizie negative che passano ogni giorno sui media, e avere l’occasione di sperare nella leggerezza di un cambiamento verso il meglio è da non perdere.

Ma se questa leggerezza deve avere il peso della banalità, si capisce perché il pubblico cambi canale.


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