Andrea Mattei: Un’icona di M2OParty senza filtri

Andrea Mattei: Un’icona di M2OParty senza filtri

Andrea Mattei è un professionista radiofonico stimato dai colleghi. In un panorama radiofonico spesso dominato da personalità eccentriche, Mattei mantiene un profilo sobrio, evitando il sensazionalismo tipico del mondo dello spettacolo. Da anni, questo instancabile lavoratore è al timone di M2OParty e presta la sua voce anche in diversi locali notturni di prestigio in Italia. Il suo ingresso a M2O è avvenuto in modo inaspettato, con una telefonata del direttore che inizialmente credeva fosse uno scherzo. Questa intervista svela un Mattei senza peli sulla lingua, che abbandona la diplomazia a favore di un’onestà disarmante. La sua popolarità radiofonica contribuisce al successo delle sue serate, anche se in alcune regioni d’Italia la presenza di un DJ molto conosciuto rimane fondamentale per il successo di un locale. Si lamenta della scarsa professionalità di alcuni art director, affermando di adottare un approccio diplomatico ma fermo, cercando di offrire consigli senza assumersi responsabilità altrui. Sul tema dei DJ presuntuosi che gli chiedono di utilizzare il microfono, risponde che la maggior parte si comporta in modo corretto in questi casi, probabilmente sperando in una collaborazione futura o riconoscendo un minimo di rispetto. Secondo lui, la percentuale di DJ incapaci è alta, un fenomeno presente in tutti i settori, con la differenza che nel mondo della musica la mancanza di professionalità è immediatamente evidente. Rispondendo alle critiche rivolte ai vocalist che ripropongono frasi fatte, Mattei sottolinea che la sua capacità di generare nuove opportunità e di aumentare le sue quotazioni dimostra il valore aggiunto di questa figura professionale. In un ipotetico scenario di chiusura delle discoteche e trasformazione di M2O in una stazione radio simile a Radio 24, Mattei afferma che continuerebbe la sua attività radiofonica. Nomina alcuni colleghi che stima, tra cui Massimo Vari e Andrea Torre di Radio Globo, oltre a un collaboratore di Studio Più, e altri di cui inizialmente dubitava, come Viviana Rapisarda, ammettendo di aver cambiato idea nel tempo. Non cambierebbe nulla delle sue esperienze professionali, sebbene ammetta di aver investito tempo in collaborazioni poco fruttuose. Secondo lui, avere un agente è fondamentale, anche se ammette che non sempre la remunerazione è adeguata. Descrive la sua reazione a un’imprecazione in diretta con una risata fragorosa, mentre il ricordo della domanda “Ok, ma poi cosa fai?” in risposta alla sua professione di DJ gli suscita ancora oggi un sorriso ironico. Conclude l’intervista con una frase di speranza e ringraziamento.