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Iper Femminilità nell’estate 2020 | Conclusa la Milano Fashion Week

Si è conclusa la settimana della moda donna dove, nelle passerelle di Milano, sono andate in scena le tendenze per la primavera estate 2020.

La sorpresa è stata la voglia di riportare la femminilità, quella vera, tra le strade, in ufficio, nella quotidianità. Se in passato sempre più spesso la donna rubava i tagli e le idee dal guardaroba maschile, nella prossima primavera estate si rimpossessa della sua delicatezza e seduzione.
Abiti leggeri, romantici, con trame tipicamente estive e femminili: seta, chiffon e tessuti che scivolano sul corpo.
Prendendo ispirazione dal cartone retrò Jem and The Holograms”, Anna Yang, Creative Director del brand ANNAKIKI, immagina una ragazza del futuro che intraprende un viaggio onirico andando indietro nel tempo: dal 2080 approda nel 1980!
Eleganti tagli a vita alta, silhouettes leggere, abiti sfarzosi per dar via alle danze durante feste, scintillanti sabati sera o nottate psichedeliche. Tutto è arricchito da tocchi speciali come accessori oversize, esagerati occhiali metallici e lussuose applicazioni di cristallo.

Anna Molinari è da sempre considerata la ‘Regina delle Rose’: ecco che nella passerella BLUMARINE le rose vivono un vero e proprio tripudio, acquistando dimensioni macro; Ricamate in paillettes sui jeans, impresse a stampa fotografica su long dress in chiffon di seta, regalano il loro meglio su trench e abiti realizzati in taffetà lucida che le rendono scintillanti e patinate.

Per l’estate quindi il suo giardino incantato evidenza tutta la sua cifra più riconoscibile.
Si ispira ad Havana la collezione di ANTEPRIMA: toni dorati, colori da togliere il fiato, che trasmettono tutta l’atmosfera di un luogo, sogno e cultura.
Noi veniamo colpiti, ancora prima che dalla forma, dal colore degli oggetti e quando questi oggetti assumono la forma di vestiti il colore è senz’altro la loro anima.

Per CIVIDINI le emozioni e le sensazioni provate davanti ai colori dei quadri di un museo o di una galleria d’arte, sfogliando le pagine dei libri, ripescando le immagini di viaggi impresse nella memoria o apparse improvvisamente sullo schermo nel buio di un cinema, sono spesso fonte di ispirazione dei colori di una collezione. Ecco quindi che i colori dell’Africa, magistralmente fotografati da Storaro, i colori degli uomini azzurri, i colori del deserto e delle sue genti, i colori degli abiti dei tre protagonisti si sono imposti nel gioco di definizione dell’immagine cromatica della passerella.

Per GENNY sfilano moderne amazzoni, con cappelli e foulard checorrono su splendidi cavalli attraverso le distese immense della Pampa. L’occhio si perde nella vastità degli spazi dove erba medica, frumento e girasole ondeggiano sospinti dal vento sotto un cielo blu infinito. Forme curvilinee e volumi arrotondati rubano la scena, sia con i pantaloni tagliati sopra la caviglia abbinati a piccoli giacchini senza maniche, che negli abiti aderenti sul busto e ampi sul fondo.

Per BOTTEGA VENETA la collezione Spring 2020 sviluppa i codici del brand: la collezione gioca con le proporzioni, con silhouette morbide senza tensione e con una tecnica che si traduce in una nuova rilassatezza. La palette dei colori è distesa, audace, ricca e definita, dove troviamo un equilibrio di nero, marrone cioccolato, oro, tapioca, arancione e tonalità̀ di blu.

Sublime la collezione FENDI dove Silvia Venturini riesce a portare avanti quella filosofia, ricchezza, bellezza e riconoscibilità del Brand. Tessuti eterei, impalabili che svelano il piacere della bellezza, per un sogno ad occhi aperti, dove la donna si abbandona con voluttà a una nuova espressione dello stile.


Un inno all’italianità̀ per ERMANNO SCERVINO. Un’orgogliosa affermazione di capacità artigianali e creative, voluta da due persone che nel Made in Italy hanno sempre creduto fortemente e che il prossimo anno festeggeranno il ventesimo anniversario del loro lavoro. Contrasti sartoriali creano un guardaroba moderno e femminile. Lo stile college è reinterpretato con esuberanza personale. Le fantasie sono protagoniste su camicie, top, pantaloni, gonne e abiti dai colori accesi, abbinati a maglie in cachemire o in impalpabile ciniglia a motivo argail, e declinate anche nelle giacche maschili e nel nuovo pizzo arricchito di strass. L’intimo come abito pubblico, tratto distintivo della Maison, passa dalle sottovesti alle vestaglie, preziose ed eleganti come abiti. La grande notte diventa la grande sera. In fantasia palma, maculata, rigata, check o a pois, riscrive il daywear in chiave glamour. Lo stesso pigiama, in materiali preziosi, sostituisce con nonchalance la formalità del tailleur.

L’estate 2020 racconta quindi una donna dalle mille sfaccettature ma che, come unico comune denominatore, risalta tutta la sua femminilità.

 

Valentino Odorico

Consulente in comunicazione e fashion editor, scrive per numerose testate di moda a livello internazionale. E' docente universitario di semiotica della moda e giornalismo. In Svizzera collabora anche con la televisione e la radio, dove conduce programmi e ha varie rubriche.