Federico Del Buono: The Milky Way è stato il mio primo “tormento” creativo! | Intervista
Ho scritto questo libro per…chiedere scusa!
Federico
Del Buono (regista) Nel 2017, esordisce, come autore e
regista con il cortometraggio “Conquista il Mondo”. Sul finire del 2018 Del
Buono presenta al pubblico il suo romanzo d’esordio “The Milky Way” pubblicato con la casa editrice di Viterbo “Alter Ego Edizioni” e nel 2019
scrive e dirige “Il Muro tra di Noi”, il nuovo cortometraggio presentato in
anteprima alla 14° edizione della Festa
Internazionale del Cinema di Roma.
Sinossi The milky way
“Sam
Radin è uno scrittore che, dopo
la pubblicazione del suo esordio e successo mondiale, “Rette parallele”, si
ritrova bloccato davanti alla pagina bianca. La Milky Way, è l’autostrada speciale che collega lo stato di
Washington alla Florida. In compagnia del migliore amico Alex, Sam
intraprenderà un percorso a cavallo tra il comico e il paradossale per
recuperare ciò di cui non può fare a meno: se stesso”
The Milky way è il tuo primo romanzo.
Quindi ti chiedo : quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
L’amore per la scrittura nasce sin da bambino insieme a quella per la
musica. Paradossalmente sono nate prima loro del cinema, solo dopo molti anni
ho pensato di unirle tutte e tre! The Milky Way è stato il mio primo “tormento”
creativo: ho iniziato plasmare quest’’idea quando avevo quindici anni ma non
riuscivo mai a dargli una forma concreta. O almeno una forma che mi piacesse
davvero. Poi finalmente, dopo più di dieci anni, sono riuscito a delineare
la…beh la Milky Way di Sam, ed è stato come liberarsi di un enorme peso o
riemergere in superficie dopo una lunga nuotata in apnea.
Chi o cosa ha ispirato il tuo romanzo?
Sarebbe bello per me indossare la maschera dello scrittore navigato e
rispondere dicendo che “ad ispirarmi è stata la vita stessa” (anche se, in
larga parte, è così) ma la verità è che ho scritto questo libro per…chiedere
scusa! avevo perso i rapporti con una persona a me molto cara a cui tenevo
molto e, a differenza della stragrande maggioranza delle persone, al posto di
mandare messaggi o lettere per chiedere scusa e rialacciare i rapporti io… ho
scritto un libro! Le/gli (così da non rivelare l’identità della mia musa) ho
promesso che sarebbe stata/o la prima/o a leggere il libro che stavo scrivendo
e così fu! Se il libro è folle e bizzarro non ci si poteva aspettare di meno da
chi la partorito!
Sam Radin(protagonista), è uno scrittore
affermato che si ritrova imprigionato dalla pagina bianca. Quanto di Sam è in
Federico? E quanto di Federico c’è in Sam?
È una domanda che mi è stata posta tantissime volte dai tanti che hanno
letto il libro… la verità è che io preferisco quando qualcuno mi dice che è lui
stesso a rivedersi in Sam! In fondo è uno scrittore, non è Iron man o Superman,
quindi è un essere umano come tutti noi con i suoi pregi e i suoi mille
difetti. Ad essere sincero io sono molto invidioso di Sam perché non ho mai
avuto un amico come Alex e non ho mai vissuto una follia come la sua ma è
incredibilmente umano nelle sue reazioni e soprattutto nei suoi errori ed è in
questo, secondo me, che la gente si rispecchierà: nella sua fragilità, nelle
sue insicurezze, nella sua ricerca assurda della felicità e nella sua
straordinaria capacità di mettersi nei guai. Ecco perché Sam non è Federico.
Sam è, in fondo, tutti noi.
Nasci come regista, quindi sei abituato
ad esprimerti attraverso le immagini. Quanto è stato difficile per te riportare
“su carta” i tuoi pensieri attraverso l’utilizzo delle parole?
Ad essere sincero è stato facile per me (anche se dopo dieci lunghi anni!!)
scrivere questo romanzo, perché riuscivo già a vederne il film! Non mi è mai
piaciuto lo stile troppo descrittivo nei romanzi perché toglie spazio alla
fantasia del lettore che magari vuole aggiungere lui dei dettagli basandosi
sulle poche righe che gli hai fornito. ho sempre descritto questo libro “una
favola per adulti” perchè è principalmente a loro che si rivolge questo libro:
non esiste età o “momento giusto” per saltare in macchina e percorrere la
propria Milky Way, a volte bastano semplicemente venti secondi di coraggio per
far sì che accada qualcosa di meraviglioso.
Cosa rende unico il tuo romanzo?
Il dialogo. Non tra i personaggi, ma tra Sam e il lettore. Ho voluto dare un
taglio molto informale alla storia come in una chiacchierata tra amici al bar,
dove uno dei due racconta la sua folle e assurda avventura lungo una strada che
mai aveva sentito prima… non ho voluto nemmeno dargli un genere specifico: è un
romanzo d’amore? D’avventura? Di formazione? Come ho già detto Sam è tutti noi
quindi voglio che sia il lettore a decidere cosa è The Mllky Way.
Quali i tuoi miti in questo campo?
Letteratura e cinema viaggiano spesso a braccetto quando si parla di MITI.
Io ho sempre detto, nelle varie interviste che ho fatto, che un bravo regista
non è colui che guarda molti film ma che legge tanti libri. Ma per uno
scrittore è diverso. Un bravo scrittore deve farsi spugna e imparare dai
maestri ma poi metterci del suo. Io sono sempre stato una grande spugna che ha
osservato e studiato i grandi del mestiere, ma poi ho capito che bisogna
rischiare e crearsi la propria identità, come regista e come scrittore,
altrimenti rischi solo di emulare quelli più bravi di te
Quali i tuoi progetti futuri per quanto
riguarda la scrittura?
Amo follemente scrivere, che sia un romanzo o una sceneggiatura, e non ho
intenzione di fermarmi. Ho qualche ideuzza che sto buttando giù in questo
periodo ma non voglio spoilerare nulla perché è una grande sorpresa per ll
2020!