Il fascino irresistibile: una recensione di “Love me, baby” di Simona La Corte

Il fascino irresistibile: una recensione di “Love me, baby” di Simona La Corte

“Credo nell’istinto, nel presentimento, in ciò che il corpo sceglie prima della mente.” Questa frase, tra le innumerevoli dedicate all’amore a prima vista, riassume perfettamente la mia idea su questo fenomeno. È una caduta improvvisa, un turbine di emozioni irrazionali, un’esperienza che sfida ogni tentativo di analisi logica. Simona La Corte, nel suo romanzo “Love me, baby” (Dri editore), cattura magistralmente questa essenza, anche se con sfumature inaspettate. Perché l’amore a prima vista, infatti, non è sempre mieloso e romantico. L’infatuazione, spesso preludio all’amore o a una fiamma fugace, è intrinsecamente fisica, un’attrazione viscerale. Alison e Felix ne sono l’esempio perfetto: tra loro, c’è una carica sensuale, un’urgenza di contatto. “Non so perché, ma lei mi ricorda un angelo che mi conduce all’Eden dei sensi,” pensa lui. Alison, giornalista radiofonica, ha l’opportunità della sua vita: intervistare la rockstar Felix Evans, “The King”, per aggiudicarsi la conduzione di un programma radiofonico. La sfida è ardua, perché Evans è sparito dalle scene, rifiutando qualsiasi contatto con i media. La determinazione di Alison la spinge a infiltrarsi a un evento dove Evans è presente, nella speranza di attirare la sua attenzione. Ma cosa succede quando la sua bellezza eterea non sfugge al carismatico musicista? Cosa succede se, nonostante la sua iniziale reticenza, lui ne rimane affascinato? E se, a dispetto di un inizio burrascoso, Alison stessa prova un’irresistibile attrazione? “Ti tormenterò nei sogni, sarai nei miei pensieri, e nessun altro potrà soddisfarti perché il tuo corpo chiamerà solo il mio,” le sussurra Felix. L’amore, dunque, è un’esperienza complessa, un misto di dolcezza e sofferenza, di estasi e angoscia. Alison è onesta, dolce e caparbia; Felix è inizialmente scontroso, tormentato e aggressivo, ma nasconde una profonda fragilità. La Corte li descrive con abilità, tenendoci costantemente in bilico tra attrazione e repulsione. La sua scrittura scorrevole ci permette di entrare nell’animo di questi personaggi complessi. Felix, l’uomo tenebroso e virile che si rifiuta di mostrare la sua vulnerabilità; Alison, una donna dolce ma forte, che lotta con il ricordo di una perdita significativa. Il romanzo affronta anche il tema dell’abuso di droghe come mezzo per dimenticare, un problema contemporaneo descritto con sensibilità. I personaggi secondari, Lucy e Adam, aggiungono ulteriore spessore alla trama, creando conflitti e tensioni. “Love me, baby” è un romanzo leggero ma profondo, un’esperienza di lettura appagante e coinvolgente, assolutamente da consigliare.