Il percorso artistico di Max Pezzali: dalle lettere d’amore a San Siro

Il percorso artistico di Max Pezzali: dalle lettere d’amore a San Siro

In un’intervista televisiva esclusiva, Max Pezzali ha presentato “aVerissimoMax90 – La mia storia”, la sua autobiografia dedicata agli anni ’90. L’artista ha descritto il decennio come un periodo straordinario, analizzando le sue esperienze personali e artistiche attraverso i testi delle sue canzoni e gli oggetti che ne hanno segnato il corso. Interrogato sulla sua vita sentimentale giovanile, Pezzali ha scherzato sul suo “impressionante” numero di rifiuti, rivelando di aver compensato la mancanza di un fascino immediato con abilità comunicative e intelligenza. Ha poi confidato un aspetto fondamentale della sua evoluzione come cantautore: “Le lettere d’amore che scrivevo alle mie fidanzate sono state una palestra essenziale. Ho imparato a condensare emozioni intense in poche parole, a raggiungere il cuore del sentimento senza essere prolisso”. Padre di un figlio adolescente, Pezzali descrive il proprio ruolo genitoriale come caratterizzato da affetto e fiducia: “Cerco di costruire un rapporto aperto, di fargli capire che può sempre contare su di me. Sono un padre affettuoso, adoro il contatto fisico, gli abbracci. Anche se sta crescendo, lo vedo ancora come un bambino”. La carriera di Pezzali, coronata da innumerevoli successi, rappresenta la realizzazione di un sogno infantile: “Da giovane imitavo i miei idoli, ma una vocina interiore mi diceva che ero un po’ sciocco. Quella stessa vocina mi ricorda ancora oggi di non prendermi troppo sul serio”. Il cantautore attende con ansia il suo concerto a San Siro, inizialmente previsto e poi rimandato a causa della pandemia: “Il mio obiettivo è calcare quel palco e cantare per il mio pubblico”. Pezzali conclude con un messaggio di speranza: “Sono certo che, una volta superata l’emergenza sanitaria, la musica dal vivo conoscerà una nuova era d’oro”.