La Rinascita Primaverile e i suoi Profondi Significati | Riflessioni psicologiche sulla Pasqua

La Rinascita Primaverile e i suoi Profondi Significati | Riflessioni psicologiche sulla Pasqua

Quest’anno, come l’anno precedente, la festività pasquale giunge in un periodo ancora segnato dalla pandemia globale. La Pasqua cristiana, celebrazione centrale per i fedeli, commemora la risurrezione di Gesù Cristo dopo la sua crocifissione, evento cardine della fede. Le sue radici, meno note, sono intrecciate con la Pasqua ebraica, Pesach, che significa “passaggio”: la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana attraverso il Mar Rosso. Questo evento trascende l’aspetto puramente geografico, rappresentando una metafora potente della transizione interiore, dal tormento mentale alla libertà di perseguire i propri obiettivi, un viaggio dalla prigionia interiore alla conquista della serenità e del benessere. La data della Pasqua varia ogni anno, essendo la prima domenica successiva al primo plenilunio di primavera, dopo il 21 marzo. Questo legame con la primavera è intrinsecamente simbolico: la natura si risveglia dal letargo invernale, anticipando la stagione dei raccolti, un tempo di abbondanza per le civiltà agricole. Questa ricorrenza, come molte altre di origine religiosa, è ricca di simboli con una profonda risonanza psicologica, riflettendo le teorie di Jung e Assagioli. Questi simboli, in sintesi, fungono da ponte tra realtà e immaginazione, condensando concetti complessi in immagini evocative, toccando l’immaginario collettivo ed attivando aree cerebrali legate a costruzioni mentali elaborate. Analizziamo alcuni simboli pasquali chiave. L’uovo, presente su ogni biglietto augurale, era un dono primaverile romano, simbolo di fertilità per la sua capacità di generare vita. Psicologicamente, incarna nascita e rinascita, trasformazione. La colomba, dolce tradizionale e simbolo dello Spirito Santo, richiama quella del diluvio universale, portatrice del ramo d’ulivo, messaggio di salvezza e speranza. Psicologicamente, evoca purezza e leggerezza. L’agnello, simbolo del sacrificio nel Vecchio Testamento e di Gesù nel Nuovo, rappresenta l’umiltà, essendo un “giovane” ovino. Il coniglietto, associato alla lepre, simbolo di Gesù ai suoi tempi, simboleggia mansuetudine e fertilità. La luce, rappresentata dalle candele e dal cero pasquale, sconfigge le tenebre della morte, incarnando la risurrezione di Cristo. Psicologicamente, la luce allontana le ombre, in particolare quella della morte. Pertanto, indipendentemente dalla fede religiosa, la Pasqua offre l’opportunità di una vera rinascita interiore, favorendo la ricerca della felicità interiore, svincolata dalle condizioni esterne, attraverso l’assimilazione inconscia della potente simbologia pasquale.