Michela Giraud: Un’ora e mezza di genuina comicità romana a Villa Ada

Michela Giraud: Un’ora e mezza di genuina comicità romana a Villa Ada

Spontanea, arguta, autoironica: Michela Giraud ha incantato il pubblico di Villa Ada con il suo spettacolo “La verità, nient’altro che la verità, giuro!”. Dopo il successo ottenuto a “LOL” e la brillante conduzione del CCN news su Comedy Central, che le sono valse un posto nella classifica Forbes, la comica romana ha regalato un’ora e mezza di puro divertimento alla storica rassegna estiva capitolina “Villa Ada incontra il mondo”. Il suo monologo autobiografico, interrotto solo da brevi pause per bere acqua – trasformate in momenti di applausi fragorosi e risate contagiose – ha esplorato la sua vita di “borghese della Balduina”, contrapponendo gli stereotipi e i tabù della società italiana (e romana in particolare) a una disinibita libertà espressiva, costellata di momenti di ironica volgarità. Dai racconti sulla vicenda Demi Lovato e il conseguente polverone mediatico su Twitter, all’analisi del senso di colpa cattolico che ha tentato di reprimere la sua indole combattiva, fino al rapporto con la madre apprensiva e all’esaltazione del proprio fisico, Michela ha costruito un personaggio che si pone come antitesi al vittimismo – criticando esplicitamente il termine “curvy” – un’armatura forgiata negli anni grazie all’ironia tagliente, all’intelligenza artistica e al sostegno della sorella, altrettanto brillante. Questo ha permesso al pubblico di identificarsi sia con la prospettiva di Michela sia con quella delle persone da lei satirizzate, capendo il rovesciamento di ruoli che ha portato le figure precedentemente oggetto di scherno a detenere ora, secondo la comica, una posizione di maggioranza rispetto alla “temuta razza del maschio bianco etero”. Non sono mancati omaggi a Raffaella Carrà, dall’entrata in scena con il tricolore sulle note di “A farl’amore comincia tu” al paragone delle guardie svizzere con i Carramba-boys, e citazioni dei suoi tormentoni di “LOL”, da “f***e con l’ukulele” a “m*****e pazzo”, inseriti nel flusso dello spettacolo senza apparire come elementi centrali, ma come tocchi finali a un’esibizione trionfale. Un omaggio speciale, secondo le stesse parole ironiche dell’artista, a “Nanni Moretti”, che rappresenta la sua Roma, una città capace di apprezzare appieno l’autenticità e il talento di questa stand-up comedian, accolta con entusiasmo e senza un attimo di incertezza da un pubblico immenso. Foto: Flavio Muriana