Federico Zampaglione e la Genesi di “Ho Cambiato Tante Case”: Un Viaggio Tra Generazioni e Suoni

Federico Zampaglione e la Genesi di “Ho Cambiato Tante Case”: Un Viaggio Tra Generazioni e Suoni

L’ultimo album di Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, “Ho cambiato tante case” (Virgin Records/Universal Music Italia), rappresenta un’esplorazione musicale eclettica. Dodici nuove tracce, definite dallo stesso artista come le più diverse finora realizzate, si muovono nell’ambito del mainstream, rispecchiando l’energia della nuova generazione di artisti indipendenti, che Zampaglione sia ammira che sente affine. In un’intervista esclusiva, il cantautore romano ha sottolineato l’importanza di questa connessione generazionale, evidenziando la capacità dei giovani artisti di cogliere e valorizzare l’essenza delle cose belle, siano esse un suono o una frase, senza scartare nulla, un approccio creativo differente rispetto al passato. Questo processo di composizione, pur innovativo, non si allontana dalla sua visione purista della musica, considerata un’arte da trattare con rispetto e delicatezza. Le parole, ha spiegato, necessitano di un tempo di maturazione, evitando un’attualità eccessiva che potrebbe comprometterne l’unicità. Il successo di brani come “Per me è importante”, “Due destini” e “La descrizione di un attimo” dimostra come la sua musica abbia saputo trascrivere diverse istantanee di vita, mantenendo una freschezza duratura nel tempo. L’album stesso è paragonabile a un prezioso scrigno emozionale, che trova la sua massima espressione nella condivisione con gli altri. Zampaglione ha condiviso anche i momenti di riflessione solitaria che precedono il lancio di un disco, un periodo in cui ascolta ripetutamente le tracce, assaporando ogni sfumatura prima che queste diventino colonna sonora per migliaia di persone. Questo senso di condivisione è stato ulteriormente rafforzato dal periodo pandemico, che ha visto Zampaglione tra i primi ad abbracciare i concerti online e a realizzare il film “Morrison” per affrontare le ansie del lockdown. Le collaborazioni con Gazzelle, Franco 126, Galeffi e Leo Pari, nate proprio durante la quarantena, rappresentano un’antitesi allo sconforto, un’unione di talenti che mirano a costruire carriere durature, non solo successi effimeri. Queste collaborazioni arricchiscono l’album, integrando elementi del passato e del presente: dal connubio tra passato e moderno con Galeffi in “Ho cambiato tante case”, alla nostalgia degli anni ’80 con Leo Pari in “Avvicinandoti a te”, fino alle riflessioni sul ciclo vitale e al confronto con le nuove generazioni in “Tu e io” ed “Er musicista” con Franco 126, e il tocco introspettivo con Gazzelle in “Cerotti”. L’album inoltre ospita la partecipazione di Alan Clark dei Dire Straits, icona giovanile di Zampaglione, nell’inno ambientalista “Questa terra bellissima”, e di Carmen Consoli in “L’odore del mare”, a sottolineare l’ampiezza degli stili musicali abbracciati. “Ho cambiato tante case” testimonia così la capacità della musica di superare le difficoltà, esaltando la forza unificante dell’arte.