Da Katia Ricciarelli a Soleil Sorge, passando per Lulù Hailé Selassié e Alex Belli: quando l’ego distrugge una sana competizione!
Lo scrittore statunitense e innovatore del genere fantascientifico Ray Bradbury, più di qualche anno fa, sottolineò che la televisione, sostanzialmente, non era altro che “quella bestia insidiosa, quella Medusa in grado di paralizzare un miliardo di persone a occhi sbarrati ogni sera, quella sirena che canta, chiama e alletta, promettendo così tanto e concedendo, in definitiva, così poco”. E a onor del vero, soprattutto in questi ultimi tempi, non posso che constatare quanto le sue affermazioni fossero veritiere, e per certi versi, visionarie.
Paese che vai, usanza che trovi, e qui in Italia la più stramba e a dir poco bizzarra delle abitudini, sebbene si potrebbe parlare persino di tradizioni, pare sia quella di propinare al pubblico prodotti che all’inizio sembrano valer la pena, ma poi finiscono inesorabilmente per farla! La corrente edizione del Grande Fratello Vip condotta da Alfonso Signorini, ad esempio, ce ne ha fornito una chiara prova nel corso delle passate settimane. Eppure, il padrone di casa ce l’aveva messa tutta per fare in modo di tenere in piedi uno spettacolo che già faceva acqua da ogni parte. Innanzitutto, è stato particolarmente apprezzata la decisione di inserire come nuove opinioniste della trasmissione Adriana Volpe e Sonia Bruganelli. A dir la verità, non se ne poteva proprio più di Antonella Elia e Pupo! Per di più, il cast è stato formato in maniera decisamente più equilibrata e omogenea rispetto ai precedenti. Sfortunatamente, però, se in principio pensavo che quest’ultimo ci avrebbe riservato delle belle sorprese, l’unica cosa che è riuscita a stupirmi è stata il non essere all’altezza delle aspettative di alcuni concorrenti. Basti pensare a quei nomi altisonanti che avrebbero dovuto portare alta la bandiera e far strada ai più giovani e inesperti, e invece hanno fallito miseramente. Le mura ci Cinecittà, infatti, non si sono rivelate abbastanza forti da poter contenere l’ugola d’oro della scena musicale nostrana Katia Ricciarelli e quel suo ego smisurato da tipica “maestrina so tutto io” farebbe invidia perfino all’ambizioso Napoleone Bonaparte. E che dire della scelta di non inserire tra gli inquilini della casa più spiata d’Italia influencer, youtuber e tiktoker, il più delle volte “influenzati” da tutto ciò che va al di là della loro stessa portata?! A questo punto si sarebbe potuta evitare dal momento che, in un modo o nell’altro, il nulla sottratto al niente riesce comunque ad infiltrarsi sotto quel bel tetto patinato. A tal proposito, potrei citare Soleil Sorge e le sue ridicole strategie per cercare di “far fuori” gli altri concorrenti nemmeno si trovasse ad oscillare tra la vita e la morte in una delle prove del famosissimo e temutissimo Squid Game. Per non parlare di Alex Belli, perfetta incarnazione di una famosa citazione del Principe della Risata Antonio De Curtis, in arte Totò, che accuratamente rielaborata potrebbe recitare più o meno così: attori “si nasce, non si diventa”! E poi, immancabilmente, c’è la tipica love story a favor di telecamera, capace di far tornare, quasi per magia, adolescenti gli adulti e di far impazzire gli sprovveduti. E se la prima, quella tra Lulù Hailé Selassié e Manuel Bortuzzo, non è partita con il piede giusto, la seconda, che vede protagonisti Nicola Pisu e Miriana Trevisan alle prese con le intromissioni di mamma Patrizia Mirigliani, dovrebbe riuscire nell’intento.
Insomma, dovrebbe esserci un limite a tutto, specialmente all’indecenza, non trovate?