Il dibattito sull’aborto: Signorini, Lucarelli e la libertà di espressione

Tacito, illustre storico romano, scrisse: “Sono felici, seppur rari, i tempi in cui è lecito pensare e esprimere liberamente le proprie idee”. Questa saggezza antica risuona con inquietante attualità. Mentre si combatte per affermare diritti fondamentali, spesso assistiamo a una paradossale autocensura. La libertà di pensiero ed espressione, garantita dalle costituzioni democratiche, si trasforma in un terreno minato dove l’esercizio di un diritto inalienabile viene criminalizzato. L’episodio del conduttore Alfonso Signorini al Grande Fratello Vip ne è un esempio. Durante una conversazione con Giucas Casella sulla possibile gravidanza della sua cagnolina, Signorini ha espresso la sua contrarietà all’aborto, scatenando un’ondata di critiche sui social. Accusato di essere fuori luogo, di violare i “diritti civili” e di parlare a nome delle donne, Signorini è stato bersaglio di attacchi feroci. Come osservava Umberto Eco, i social amplificano le voci più irrazionali. Le polemiche suscitate dalla posizione di Signorini, e le accuse di “moralismo ortodosso” mosse da Selvaggia Lucarelli e altri, sono solo un esempio di un contro-moralismo sterile e controproducente. Signorini ha espresso una sua opinione personale su un tema delicato; non può essere condannato per questo. È lodevole, anzi, avere il coraggio di rimanere fedeli alle proprie convinzioni, anche a costo di impopolarità. È facile giudicare dietro una tastiera, ma ben diverso è difendere le proprie idee in pubblico, soprattutto quando divergono dall’opinione dominante. Lucarelli e i suoi sostenitori dovrebbero ricordare che rappresentano solo se stesse, non l’intero Paese né le donne italiane. L’Italia è uno Stato laico che tutela la libertà di espressione; nessuno dovrebbe essere silenzioso per timore di critiche. Personalmente, pur rispettando opinioni diverse, sono contrario all’aborto, una pratica che reputo molto più grave di qualsiasi posizione contraria ad essa. È necessario contestualizzare le situazioni, evitando strumentalizzazioni. In caso di gravidanze indesiderate, una maggiore diffusione di metodi contraccettivi sarebbe più efficace. In definitiva, ciascuno ha diritto di esprimere il proprio pensiero, senza limitare la libertà altrui. Questo vale anche per le mie posizioni personali contro la maternità surrogata, i raccomandati in TV, il maltrattamento animale, ma la mia opinione sull’estinzione del genere umano rimane mia e non deve essere fonte di controversia.