L'IRRIVERENTERUBRICHETELEVISIONE

Dall’auto-goal di Alex Belli alla metamorfosi di Soleil Sorge: a Natale, le palle, stanno bene solo sugli alberi!

A Natale son tutti più buoni. È il prima e il dopo che mi preoccupa” rivelò tempo fa il fumettista statunitense Charles M. Schulz. E difatti, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, nell’aria si avverte già l’odore di quella contagiosa ipocrisia che, non appena scoccata la mezzanotte del 6 gennaio, puntualmente si dilegua per darci appuntamento al prossimo anno. Lo so, menzionare il contagio non è propriamente ottimale vista l’imminente quarta ondata dell’emergenza pandemica da Covid-19. Tuttavia, le raccomandazioni restano sempre le stesse e l’introduzione del Super Green Pass ce ne dà un’ulteriore conferma. Ancora una volta dunque, il Natale sarà all’insegna delle norme igienico-comportamentali, sebbene non per chiunque, e quei colori che trasformeranno la cartina geografica della nostra penisola in un capolavoro di Giovanni Muciaccia sono già dietro l’angolo.

Non so voi, ma io, più che a farne, ho già iniziato a riceverne di regali. E il primo me lo ha fatto proprio Alfonso Signorini nel corso dell’ultima puntata del Grande Fratello Vip 6 lasciando andare incontro al suo destino l’attore e aspirante cantante da pub di borgata Alex Belli, il quale (come il copione da lui studiato ormai richiedeva) si è inaspettatamente autoeliminato tramite quello svenevole abbraccio da soap opera a Delia Duran (nemmeno fosse un portiere che si infligge un auto-goal), senza che il conduttore gli ricordasse le norme igienico-comportamentali vigenti. Grazie Alfonso, non potevi farmi cosa più gradita!  Lo stesso non posso dire per l’uscita di Maria Monsè, anche se il perché non sia piaciuta all’interno della casa più spiata d’Italia è alquanto ovvio: le buone maniere, si sa, non vanno troppo di moda tra le mura di Cinecittà! Dell’abbandono di Francesca Cipriani, invece, non riesco quasi a capacitarmene.  Mi ero così abituato a quei suoi deliri adolescenziali che d’ora in poi, ne sono certo, senza i suoi eccessi sarà difficile dar colore al pallido grigiore dell’atmosfera che si respira da quelle parti. Per quanto riguarda Soleil Sorge, tra massaggi artistici ricevuti e baci d’opera concessi, nel giro di poche ore è riuscita nuovamente a cambiar pelle, roba che farebbe rabbrividire persino un serpente a sonagli!  Da stratega e carnefice dalla lingua biforcuta si è improvvisamente trasformata in una povera vittima sacrificale. A questo punto, mi chiedo chi potrebbe mai crederle. Ho capito che siamo a Natale, ma l’albero con le palle lo abbiamo già fatto da un pezzo! Per tutti gli altri non saprei più che dire, di quel “fuggi-fuggi” generale, annunciato a più riprese e mai verificatosi, non ve n’è la men che minima traccia. Insomma, quando la coerenza tornerà in voga, fatemi un fischio. Soprattutto perché, e non pensavo di poter arrivare a dire una cosa del genere, l’unica ad essere rimasta fedele a se stessa, per la prima volta nella sua vita, è stata Gemma Galgani, visto che neanche il Coronavirus è stato capace di tenerla lontano dalle sue amate telecamere!  

Comunque, non so cosa ne pensiate voi, ma le buone considerazioni che ho per determinate persone sono inversamente proporzionali alle debite distanze che ci separano. E forse è proprio per questo che ho deciso di salutarvi un po’ in anticipo quest’anno. Ma non preoccupatevi, ci ritroveremo subito dopo la Befana. Buone Feste e Felice Anno a tutti!

Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com