Giusy Ferreri a Sanremo: “Miele”, un gioiello retrò e un viaggio nel tempo

La scelta di “Miele” per il Festival di Sanremo? Giusy Ferreri la definisce una “chicca”, un brano fuori dagli schemi. A poche ore dalla sua esibizione all’Ariston, la cantante ha spiegato la sua decisione durante una conferenza stampa. L’esecuzione, impreziosita dall’utilizzo di un megafono vintage in due momenti, ha catapultato il pubblico nell’atmosfera retrò del pezzo. Un grammofono d’epoca, posizionato accanto al direttore d’orchestra, ha ulteriormente contribuito a creare un’immersione sensoriale nel passato. Composto da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella, “Miele” è descritto da Ferreri come una parentesi musicale romantica, un’esperienza spazio-temporale, un dolce viaggio nell’attesa di un amore ritrovato. Il Maestro Enrico Melozzi ha diretto l’orchestra per l’occasione. “Miele rappresenta due anime che si ritrovano – ha aggiunto la cantante – una dualità che rispecchia la mia ritrovata armonia interiore.” Venerdì 4 febbraio, Ferreri, accompagnata sul palco da Andy dei Bluvertigo, ha interpretato “Io vivrò (Senza te)” di Lucio Battisti e Mogol, un capolavoro intenso e ricco di espressività, scelto per la sua bellezza e per la sua capacità di risuonare profondamente con lei. Gli arrangiamenti di Enrico Brun, che ha curato la fusione tra il rock della band e la musica classica orchestrale, hanno contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente. La collaborazione con Andy, un artista eclettico e amico di lunga data, ha aggiunto un tocco magico con le sue atmosfere synth. Il nuovo album di Giusy Ferreri, “Cortometraggi”, arriva a cinque anni di distanza da “Girotondo” (2017). Il titolo, ispirato ai suoi concerti, riflette la natura dei brani, definiti dalla cantante come “cortometraggi musicali”, ognuno con la sua storia, atmosfera e intensità. Un album che racchiude una serie di brevi film musicali, ognuno con sfumature differenti, che rappresentano la sorprendente e varia quotidianità.