L'IRRIVERENTERUBRICHETELEVISIONE

“Uomini&Donne” (e aspiranti tali): il disperato caso di Fabio Nova

«Io ho una certa pratica del mondo –  scrisse più di cinquant’anni fa l’autore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, politico, critico d’arte ed ex membro della Camera dei Deputati della Repubblica italiana Leonardo Sciascia ne Il giorno della civetta (Torino, Einaudi 1961) – e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà». E come dargli torto, d’altronde la maggior parte della gente che si vede in giro al giorno d’oggi, e che il più delle volte non riesce a distinguersi, farebbe prima e meglio ad estinguersi anziché aggirarsi indisturbata all’interno dei salotti televisivi.

Non so cosa ne pensiate voi, ma nei giorni scorsi, tralasciando l’affetto (di cui ormai tutti sono a conoscenza) che mi lega a Tina Cipollari, opinionista meno ruffiana della televisione nostrana nonché una delle donne più emulate del piccolo schermo, mentre guardavo, come consuetudine, una delle puntate di Uomini&Donne, il dating show pomeridiano che da oltre 20 anni ci tiene compagnia su Canale5, mi sono ritrovato ad assistere ad una pagina mediatica a dir poco raccapricciante. Il cavaliere (sebbene dubito lo si possa definire tale) Fabio Nova, a suo dire fotografo di fama internazionale, nemmeno stessimo parlando di David La Chapelle, alla stregua di un bulletto da ultima fila qualunque si è scagliato contro la bionda vamp con una serie di offese che farebbero vergognare chiunque avesse anche solo un minimo di ritegno (cosa evidentemente a lui sconosciuta). “Fa ca*are”, “Sembra un sacco della spazzatura”, per non parlare di altri “gentil epiteti” rivolti alle donne in generale che preferisco non ripetere, sono soltanto alcuni esempi delle esternazioni fuori luogo e dei commenti non richiesti sull’aspetto delle sue partner con cui quest’uomo ama riempirsi la bocca. Ma fosse solamente questo il problema. La cosa ancor più grave (senza considerare il fatto che messaggi del genere, inequivocabilmente sbagliati, siano stati lasciati andare in onda), il che lo accomuna a tanti altri ben pensanti di questo sconclusionato XXI secolo, è la convinzione con cui tale essere disgustoso sbeffeggia e umilia il genere femminile un minuto prima e con cui si meraviglia, subito dopo, del fatto che ogni dama che incrocia il suo cammino alla fine, chissà mai il perché, gli rifila un sonoro due di picche! Insomma, non è tanto l’oscenità delle sue parole, quanto quella della sua mente a farmi rabbrividire. Uno spettacolo così osceno non lo si vedeva da mesi! La bellezza di una persona, sia essa uomo o donna, non sta in una taglia, sia essa 38 o 52, bensì nell’interiorità. Smettiamola di vivere in un mondo dove l’apparenza conta più della sostanza! Nel caso di Tina, poi, di sostanza ce n’è fin troppa e, credetemi, se potesse regalarla, non ne rimarrebbe neanche sprovvista.

Altro che “ominicchi”, qui di UOMO non c’è proprio un bel niente!!!

Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com