L’enigma dei Tripli Specchi: Recensione di “P come Fiori”

Corpi simili come gocce di pioggia, anime distinte come stelle nel cielo. Tre gemelle, identiche nell’aspetto, ma profondamente diverse nel carattere e nel talento. La loro esistenza è un intrico di somiglianze sconcertanti e differenze profonde, un gioco di specchi che riflette un’identità frammentata. La coscienza gemellare moltiplica le sensazioni, le incertezze, i dubbi. L’identità, se non rivelata dalle protagoniste, si trasforma in un enigma, un labirinto di possibilità. Il loro legame è un’entità trascendente, che supera la logica e la consapevolezza razionale, un’unione viscerale, quasi ancestrale, che le lega in una similitudine profonda. Sotto una coltre di lacrime condivise si celano personalità individuali che, a volte, si intrecciano e si confondono con quelle delle sorelle. Il prezzo da pagare è l’incertezza identitaria, alimentata da una somiglianza che suscita un’infinità di domande. Inizialmente, la consapevolezza di essere identica alle altre è destabilizzante. Sorge il dubbio: chi sono io? Quanto di me è davvero me, e quanto appartiene alle mie sorelle? Con il tempo ci si abitua, ma la vigilanza rimane, perché ciò che piace a una, piace anche alle altre. Nascono così sotterfugi e inganni; la competizione non è per l’accaparramento, ma per la spartizione di un’esistenza condivisa, compreso l’amore. Le maschere cadono, i segreti vengono a galla, causando lacerazioni. Ma per le tre gemelle, il legame rimane indissolubile. In “P come Fiori” di Maria Tronca ci si perde in un vortice di identità; una persona, tre anime. Tre sorelle bellissime, unite nella simbiosi fino all’adolescenza, quando un uomo sconvolge il loro equilibrio. Il legame si spezza, i silenzi si fanno profondi e duraturi. Ognuna intraprende il proprio cammino, scoprendo aspetti inaspettati di sé. La libertà, però, si rivela accessibile soltanto in un unico modo. Un romanzo straordinario, una storia originale, capace di sorprendere continuamente il lettore. Quando si pensa di aver compreso la trama, un colpo di scena ribalta ogni previsione. La scrittura, fluida e irriverente, trascina il lettore in una narrazione avvincente e di una bellezza straordinaria.