LIBRIUNO SGUARDO SU...

“P come Fiori” di Maria Tronca | RECENSIONE

Specchi di carne, di sangue. Identiche figure, eppure diverse. Somiglianze pazzesche che si frantumano nelle singole personalità. Uguali i volti, i fisici, ma lontani i caratteri per indole e talento. I gemelli sentono il doppio, per sé e per l’altro identico a loro, o per gli altri se più di due. Confondono la mente, lanciano incertezze, fanno venire i dubbi. L’identità, se non è svelata dagli interessati, diventa un mistero, un grattacapo. Gocce d’acqua uguali che svaniscono sul limite della sconfitta per non aver saputo riconoscere chi è chi. Il loro legame è una cosa a parte, va oltre ogni logica e consapevolezza. Sono travolti da un sentimento molto molto forte che li incatena ad una similitudine lontana, ancestrale. Sotto una cortina di lacrime specchiate si nascondono personalità diverse che, in talune occasioni, comprendono e mischiano anche quelle degli altri gemelli di sangue. A pagarne le conseguenze è l’identità che viene messa in discussione per quella somiglianza che partorisce domande. All’inizio, vedersi identico ad un altro non è facile. Ti assale il dubbio e pensi io sono io oppure sono l’altra parte di me, quanto c’è di me e del gemello nella mia testa, nel mio carattere? Poi, ci fai l’abitudine, ma stai in guardia perché ciò che piace a te piace anche all’altro. E allora, si bluffa. Si nasconde quello che infiamma il viso: l’amore per qualcuno che è lo stesso per i gemelli. Non si tratta di competizione, riuscire a prendersi quello che l’altro vuole. Si è semplicemente uguali, anche nei gusti. Le maschere, poi,vengono giù e ciò che si è tenuto nascosto viene allo scoperto allontanando legami indissolubili. Ma non per i gemelli. 

In P come Fiori di Maria Tronca ti confondi. In un’unica persona ce ne sono altre due identiche. Tre gemelle uguali, bellissime, con caratteri e qualità diversi. Vivono in simbiosi sino all’adolescenza, poi qualcosa cambia. Un uomo rompe gli schemi del loro legame. L’equilibrio va a farsi fottere ed ognuna prende una strada tutta sua lontana dalle altre. Si innalzano i silenzi, duraturi. Ognuna scopre di se stessa cose che non riusciva neanche ad immaginare, eppure comprenderanno di essere libere solo in un modo.

Bellissimo il romanzo. La storia è straordinaria, originale. Quando pensi di aver compreso bene la narrazione pensando a come potrà svolgersi in seguito, sei smentito dai colpi di scena che rimettono in gioco tutto. La scrittura è fluida, irriverente, accesa. Sei soggiogato dalla bellezza di un romanzo sorprendente.    

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.