Lutto per la scomparsa di Piero Angela: un ricordo del celebre divulgatore

Nella notte tra il 12 e il 13 agosto, all’età di 93 anni, si è spento Piero Angela, illustre divulgatore scientifico e volto familiare del piccolo schermo italiano. Nato a Torino il 22 dicembre 1928, aveva recentemente festeggiato il suo settantesimo anniversario in Rai. Per generazioni di italiani, la sua presenza televisiva è stata sinonimo di cultura accessibile e affascinante, trasmettendo la conoscenza scientifica con chiarezza e passione. Il suo percorso è stato celebrato dal figlio Alberto, che su Twitter ha condiviso un commosso “Buon viaggio papà”. La sua eredità include non solo i celebri programmi televisivi, tra cui i capisaldi “Quark” e “Superquark”, che hanno instaurato un solido standard per la divulgazione scientifica in Italia, ma anche una vasta produzione letteraria. Tra le sue numerose pubblicazioni, si ricordano opere come “Nel cosmo alla ricerca della vita” (1980), “La macchina per pensare” (1983), “Oceani” (1991), e l’autobiografico “Il mio lungo viaggio” (2017), solo per citarne alcune. I suoi riconoscimenti includono il titolo di Grande Ufficiale (2004) e, successivamente, di Cavaliere di Gran Croce (2021) dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Anche di recente, in un’intervista, aveva scherzosamente paragonato la sua vitalità a quella di un “guidatore quarantacinquenne alla guida di una macchina con ottantamila chilometri”. La scomparsa di Piero Angela lascia un vuoto incolmabile, ma il suo lascito di conoscenza e la sua capacità di rendere la scienza accessibile a tutti resteranno un’eredità preziosa per le future generazioni.