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Gianluca Grignani fa mancare il fiato ai suoi fan | Ieri sera da Cattelan

Su Raidue, in seconda serata, da Cattelan.

Un Grignani che arriva sempre a programma iniziato, spaventando tutti i presentatori del mondo. La suspance si scioglie immediatamente quando entra in studio con un sorriso agitato, come un bambino che si ritrova sotto i riflettori a recitare la poesia di Natale.

La mia canzone è la migliore di Sanremo

Quando ti manca il fiato copertina

Parla di “Quando ti manca il fiato”, di come questa canzone sia nata 10 anni fa da una frase detta per telefono da suo padre.

“Ci vieni al mio funerale?”

Padre che in qualche modo ha a che fare con un passato difficile. Gianluca ha (e si è) perdonato. Oggi sembra diverso, è adulto e calmo, cauto, ha un’aria intellettuale. Quell’aria di chi sa qualcosa in più sulla vita, per fortuna o per peccato.

Ricorda molto Califano. E no, non soltanto perchè sembra aver avuto il classico cedimento del ponte, simbolo di chi ha condotto una vita sopra le righe. Lo ricorda in quella sua ultima forma da poeta, dolce e ironico, conscio del suo passato, protagonista del suo presente e sognatore del suo futuro. Utilizza termini in un italiano che fa bene al cuore, quello dei maestri e dei nostri più contemporanei cantautori.

Premia la sua canzone come la migliore di Sanremo. Ci tiene a spiegare come ad oggi il suo unico interesse sia studiare la musica, dedicargli tutto il tempo che ha a disposizione.

Eraclito o Grignani?

Il nuovo gioco da fare in famiglia, a Natale o di domenica. Cattelan invita Gianluca a riconoscere delle citazioni, a indovinare se sono se sue o di Eraclito. Un momento alquanto iconico che vi lasciamo a questo Link.

“Questa potrei averla detta io, ma credo sia Eraclito”

Si perchè spesso, filosofia e musica vanno a braccetto. Quando artisti di questo calibro cantano, anche un esperto ha bisogno di un duplice ascolto per apprezzare a fondo quello che è nascosto sotto il testo. Non si tratta soltanto di canzoni allegre o tristi, si tratta di messaggi da decodificare che portano ispirazione e spesso salvezza.

A vent’anni? Non avrei saputo farlo

Cattelan è in grado di entrare in sintonia con il suo imponente ospite. Trova terreno comune tra il punto di vista di un piccolo Alessandro sul divano davanti la tv, e un Gianluca ventiquattrenne, che nel 1995 si prendeva una biglia in faccia al Festivalbar. In quella circostanza diede di matto, buttandosi sulla folla per prendere il malfattore. Rifiutò anche il premio (dato poi a Max Pezzali) perchè non ebbe il permesso di cantare “Falco a metà” live.

Si racconta uomo, tra mille imperfezioni ma con una mente estremamente matura.

“Quando non ho piu sentito la voce nelle cuffie a Sanremo ho pensato: ‘Se ora lo faccio notare con educazione, distruggeranno Blanco’. Così mi e venuto in mente di dire: ‘A 50 anni so come si fa, a 20 non mi sarei comportato così'”

L’uomo si prende cura del bambino. Bambini che incontrano l’uomo sul palco di Cattelan, facendo domande a Gianluca più che a Grignani. Il primo bambino lo incanta subito, gli fa una domanda che mette in crisi forse mezzo mondo:

“Prima dei social come sapevi che le tue canzoni piacevano?”

Tra richieste, consigli e domande come “quanto guadagni in euro?”, arriva un momento magico grazie ad un vispo minorenne con gli occhiali che esordisce così:

“Ma alla fine l’hai rasata l’aiuola?”

Parte la musica in Do minore e Gianluca si dirige verso la band. Tutti si aspettano che cominci a cantare una delle canzoni che più lo ha reso iconico. Invece prende la chitarra, chiede al cantante della band di continuare, e ci lascia senza fiato con un assolo di qualche minuto, senza plettro.

Gianluca è uno di quegli artisti vecchio stampo. Di quelli che la musica la vive dentro e la lascia fluire fuori, a riempire ogni vuoto attorno a sé. Il peggio del suo passato lo conosciamo più o meno tutti. Pochi ricordano l’esordio difficile negli anni in cui la televisione era criticata come i social. Un mondo fatto di etichette, di vizi, di miti a volte effimeri e costruiti su ideali sbagliati. Il ragazzo dai capelli lunghi ha raggiunto il suo sogno con sacrifici e sudore, senza contare il prezzo da pagare.

Gianluca è tornato, come nessuno si aspettava, meglio che mai e pronto a prendersi quello che gli spetta. L’affetto dei suoi fan.

Federica Arcangeli

Romana e milanese. Amo scrivere, fotografare, conoscere e condividere idee. Odio essere una Millennial, creo il mio posto nel mondo. Studies: Digital communication & New Media Favourites: Cinema - Musica - Arte - Teatro