Un’esperienza Gastronomica Unica tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, nel Ferrarese

Immaginate una cena all’Inferno, seduti su un trono, sotto una volta di 11.500 pentole di rame scoperte – perché, come si dice, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”! E poi, una pizza nel Purgatorio, un cocktail in Paradiso? Non è un sogno: è la realtà del “Borgo degli Artisti”, a Dosso, in provincia di Ferrara. Non si tratta solo di cibo, ma di un’esperienza sensoriale, mistica, quasi spirituale. Questo rifugio artistico è la creazione di Armando Checchi, un visionario che ha plasmato tre locali unici, ricchi di oggetti dal profondo significato. Già entrando nella proprietà si percepisce un’atmosfera incantata. Si percorre un viale e si sceglie tra il “Purgatorio” – una pizzeria adornata da trombe appese, fotografie, vecchie valigie e persino un carretto pieno di bauli – o il “Paradiso”, un pub che promette emozioni già dall’esterno. Noi abbiamo optato per il ristorante “Inferno”, entrando da una piccola porta che induce a chinarsi. Ci si trova immersi in uno scenario spettacolare: oltre 11.000 pentole di rame sovrastano i troni-sedie, la tavola è apparecchiata con oggetti singolari e candele accese. Il pavimento è un tripudio di tappeti persiani, acquasantiere, orologi a pendolo, argenteria, un camino con sedia a dondolo e altri cimeli. Si cena in un vero museo, con cibo eccellente, personale cortese e una musica di sottofondo che crea un’atmosfera fuori dal tempo. Il menu? Una lunga pergamena da srotolare e leggere. Lasciando l’ “Inferno”, non dimenticate la chiesetta di legno costruita da Checchi, un luogo di culto. Ricordate le sue parole: “la missione della vita è donare, non accumulare”. Nato nel 1983, dopo la scomparsa di Armando, il “Rifugio degli Artisti” è oggi gestito con amore dalla figlia Chiara. È proprio l’amore l’ingrediente principale di questo luogo magico. Per maggiori informazioni: www.rifugiodegliartisti.it