Willie Peyote a Sanremo: Riflessioni di un cantautore inaspettatamente sereno

L’esperienza sanremese di Willie Peyote ha riservato sorprese inattese. Durante una conferenza stampa atipica, condotta in un ambiente intimo, quasi radiofonico, insieme a due comici ospiti, l’artista ha rivelato un’imprevista calma interiore: “Contrariamente alle aspettative, ho trovato una tranquillità sorprendente sul palco dell’Ariston. Porterò con me ricordi straordinari”, ha affermato. Peyote ha spiegato ad Amadeus fin dall’inizio la sua originale interpretazione della kermesse, distinguendosi da altri partecipanti. La sua scelta di presentare un brano che affronta le polemiche dell’ultimo anno, definita da alcuni “coraggiosa”, riflette il suo approccio: “Cerco sempre di connettermi col pubblico attraverso le mie parole, evitando al massimo di offendere chiunque. Ritengo che il Festival debba evolversi con i tempi, ed è ciò che sta accadendo. Sono convinto che questa edizione darà visibilità a molti talenti emergenti”. Tuttavia, il cantautore non ha rinunciato alla sua coscienza critica, conservando la propria autenticità: “I dubbi mi accompagnano ancora, come testimonia il brano in gara, ‘Mai dire Mai’,” ha precisato, “durante la scrittura ho cercato la massima coerenza con me stesso, pur con le dovute cautele. Per me, stravolgermi per Sanremo significherebbe un insuccesso.” La sua interpretazione della cover, “Giudizi Universali” di Samuele Bersani, resterà fedele all’originale: “Non ho apportato modifiche, sono cresciuto con la musica di Bersani ed è un onore condividere il palco con lui. La mia scrittura trova le sue radici in quella tradizione, smentendo l’idea che i rapper ascoltino solo rap. Direi che ultimamente stiamo abbracciando la tradizione italiana”. Guardando al futuro, Peyote ha concluso: “Non credo che cambierà il mio approccio musicale, perché trovo difficile parlare di altro”.