Remo Girone: Un’icona del cinema italiano e il suo futuro nel mondo dello spettacolo

L’amore di Remo Girone per la recitazione è sbocciato nell’adolescenza, ammirando le star del grande schermo. Una passione che lo ha condotto a una brillante carriera nel teatro, nella televisione e, soprattutto, nel cinema italiano, di cui è un’autentica colonna portante. Recentemente, l’attore ha partecipato a un progetto cinematografico benefico, “Il Cinema non si ferma”, un film unico nel suo genere, girato interamente in remoto durante il lockdown del 2020. Diretto da Marco Serafini e ideato da Ruggero De Virgiliis, il lungometraggio, primo film non documentario al mondo realizzato completamente in smart working, vede un cast corale che ha lavorato gratuitamente. Girone descrive l’esperienza come “innovativa e divertente”, sottolineando la partecipazione altruista degli attori. Il progetto, realizzato in tempi record, è stato proiettato all’Ischia Global Festival. Nello stesso periodo, Girone ha prestato la sua voce alla versione televisiva della “Zaide” di Mozart su Rai 5, interpretando il ruolo di narratore in una lettura adattata da Italo Calvino, che lascia spazio all’immaginazione per colmare le lacune dell’opera incompiuta. L’attore, che ha sempre nutrito una predilezione per il cinema, trova soddisfazione anche nel teatro, pur riconoscendo che la sua passione iniziale è nata proprio grazie al fascino del grande schermo. Interrogato sul futuro, Girone si mostra riflessivo, definendo l’attuale situazione simile a un “Girone Infernale”, ma con una nota di speranza legata all’efficacia delle campagne vaccinali. Sul fronte professionale, l’attore annuncia l’imminente uscita di due film: “Il diritto alla felicità”, una storia incentrata su un libraio e i suoi clienti, e “Tra due battiti”, girato a Trento. Entrambi i progetti rappresentano per lui fonte di grande orgoglio e soddisfazione.