Mengoni trionfa allo Stadio Olimpico: un concerto romano tra nostalgia e innovazione

Mengoni trionfa allo Stadio Olimpico: un concerto romano tra nostalgia e innovazione

L’esibizione di Marco Mengoni allo Stadio Olimpico di Roma, tappa del suo tour negli stadi, è stata un’esperienza indimenticabile. Immersi nelle luci psichedeliche che rievocavano l’atmosfera degli anni ’70, abbiamo assistito a uno spettacolo coinvolgente, con oltre 40.000 spettatori a cantare a squarciagola. Il palcoscenico, appositamente progettato, ospitava un imponente cubo estensibile e due maxi schermi a led che amplificavano l’esperienza visiva. Mengoni, in un abito bianco che risaltava la purezza della sua voce, ha incantato il pubblico con la sua straordinaria estensione vocale. Fiamme e coriandoli hanno scandito i momenti più intensi del concerto, lungo una passerella di 24 metri che ha permesso all’artista di interagire con il pubblico. Dopo aver conquistato San Siro, Mengoni ha trovato nella sua “casa” romana la carica emotiva per un’esibizione magistrale. “Se sono arrivato fin qui dopo 15 anni, è solo grazie a voi”, ha dichiarato, visibilmente emozionato. Ricordando le sue origini romane, ha sottolineato l’importanza della città per la sua carriera e ha espresso il desiderio che le passioni di tutti i presenti possano realizzarsi come le sue. Sul palco, insieme a lui, ospiti illustri come Madame, Giuliano Sangiorgi e Gazzelle, con cui ha reinterpretato alcuni suoi successi. La band, composta da musicisti di talento come Peter Cornacchia, Massimo Colagiovanni e altri, ha creato un’atmosfera coinvolgente, arricchita da medley gospel e soul che hanno colmato le pause tra le canzoni. Le immagini di iconiche trasmissioni televisive degli anni ’70 proiettate sugli schermi hanno contribuito a creare una suggestiva atmosfera retrò, coerente con l’anima rock, new wave e soul della performance. La scaletta, di 27 canzoni, non ha seguito un ordine cronologico, ma ha proposto un viaggio eterogeneo attraverso i generi musicali, dal black soul de “L’essenziale” al funk di “Io ti aspetto”, passando per il rock di “Credimi Ancora”. Il concerto si è aperto con “Cambia un uomo”, un’entrata scenica anticipata da immagini di vecchi live e backstage, a sottolineare il percorso artistico e la crescita personale di Mengoni. Un’esibizione potente che ha dimostrato la forza e il talento di un artista che ha saputo conquistare il suo pubblico con autenticità e passione.