Il prezzo esorbitante del benessere superficiale

Il prezzo esorbitante del benessere superficiale

La vita moderna, un vortice di impegni e stimoli incessanti, ci lascia spesso esausti, svuotati di energie, persino prima ancora che la giornata sia iniziata. Il corpo ne risente, la mente si annebbia, e le emozioni positive sembrano svanire. Pochi di noi dedicano il tempo necessario per prendersi cura del proprio benessere psicofisico, proteggendosi dagli attacchi dello stress. La frenesia quotidiana – il traffico, la tecnologia, il lavoro, le responsabilità familiari e finanziarie – ci travolge. Ci sentiamo costretti a un’esistenza frenetica, un ciclo continuo di azioni ripetitive, un ingoiare rospi senza fine. La sensazione di gioia si fa sempre più rara. L’unica valvola di sfogo sembra essere la condivisione collettiva di lamentele, in un’autocompiacente rassegnazione al malessere. Anche quando riusciamo a fermarci e a osservare la nostra vita, notiamo un eccesso di elementi inutili, che pur rifiutando, finiamo per riprodurre. Ci sentiamo in trappola, tra ciò che vorremmo nascondere e ciò che inevitabilmente emerge, inciampando in errori che ci fanno sentire inadeguati. La pressione sociale ci impone un continuo apparire, essere e avere, acuita dal tempo che, con l’avanzare dell’età, diventa un nemico sempre più pressante. L’incapacità di accettare la realtà per com’è, invece di come vorremmo che fosse, alimenta la sofferenza. La soluzione? Un cambiamento radicale, un atto d’amore verso se stessi. Ho personalmente sperimentato la necessità di un cambiamento, dopo un periodo di perdita della memoria causato dallo stress estremo. Ricostruire il mio percorso mi ha insegnato l’importanza di dare priorità alla qualità alla quantità, un approccio che, seppur meno appariscente agli occhi di molti, mi ha portato a una maggiore serenità interiore. Il segreto? Ascoltare la propria voce interiore per scoprire ciò che ci appaga e nutrire la mente e l’anima con pensieri ed emozioni positivi. In sostanza, così come scegliamo il cibo che mangiamo, dobbiamo essere consapevoli di ciò che nutriamo la nostra anima. Se ci accorgiamo di aver consumato “cibo spazzatura” emozionale, cambiamo le nostre abitudini, scegliendo ingredienti migliori, più salutari. Ricordiamoci che lo stress non è solo dannoso per noi stessi ma rende difficile anche la nostra relazione con gli altri. Cominciamo a prendersene cura, da oggi.