La solitudine creativa di Susanna Rosso

L’angoscia dell’oblio getta un’ombra profonda sulla vita di uno scrittore. La fame di pubblicazione, il desiderio di un contratto con una casa editrice prestigiosa, o anche solo una minore, diventano un’ossessione che erode l’appetito stesso per l’esistenza. La speranza, naturalmente, è l’ultima a morire, ma non è sufficiente. Occorre talento, stile, la capacità di creare narrazioni efficaci. Nemmeno questo basta. Neppure la perseveranza e un’eccessiva fiducia in se stessi garantiscono il successo. Il mondo editoriale è un ambiente elitario, aperto ai lettori, ma impenetrabile per la folla di aspiranti autori che ne ambiscono a far parte. Non tutto ciò che viene pubblicato è di valore; libri mediocri, scadenti, fallimentari, abbondano. Questa realtà esaspera la frustrazione. Il talento, se presente, emergerà, ma il percorso sarà lungo e tortuoso, prima di raggiungere la fama o il riconoscimento. L’editoria ha i suoi tempi e i suoi metodi di selezione, simili in tutte le case editrici, sebbene con variazioni marginali. Accettare i rifiuti o il silenzio degli editori è un processo arduo. La presunzione di essere bravi, senza esserlo realmente, è un errore comune, trascurato dagli autori privi di autocritica, o che non ne hanno mai posseduta. Costoro, ancorati alla loro arroganza, si ritengono indispensabili per la letteratura, vivendo per la scrittura, isolandosi nel loro universo di storie incise sulla carta. “La scrittrice obesa” di Marisa Salabelle ci introduce alla vita di Susanna Rosso, una donna sola, dedita alla scrittura e al cibo. Susanna è irascibile, reclusa, con lavori precari, autrice di romanzi bizzarri. Il suo appartamento è un cumulo di rifiuti, trascurata nell’aspetto e nell’igiene domestica. Non riesce a pubblicare e si limita a vincere premi insignificanti. Il romanzo è un’altalena di speranze, tenacia, convinzioni e sofferenza, una storia potente perché riflette l’ansia di molti autori che si reputano grandi scrittori. Lo stile è scorrevole, ma la narrazione manca di forza propulsiva.