Categoria: RUBRICHE

  • Dal vuoto mediatico all’imprenditorialità digitale: un’analisi del panorama socio-culturale contemporaneo

    Dal vuoto mediatico all’imprenditorialità digitale: un’analisi del panorama socio-culturale contemporaneo

    “Non desidero sentirmi perspicace osservando individui privi di intelletto; preferisco sentirmi sprovveduto ammirando menti brillanti”, affermò il compianto maestro Franco Battiato a proposito di un programma televisivo. Un’osservazione acuta e ponderata, facilmente comprensibile a chiunque possieda un minimo di buon senso, qualità di cui Battiato era certamente dotato. Non è però necessario assistere a spettacoli indecorosi, degni dei più scadenti circhi sudamericani, per constatare la pervasiva vacuità dei social media, il marketing aggressivo e l’ignoranza dilagante che caratterizzano questo caotico XXI secolo. In questo contesto, tra le nuove misure governative per l’allentamento delle restrizioni e l’animato dibattito sulla legge Zan, persiste l’insopportabile inconsistenza di chi parla solo per il gusto di farlo. Vittorio Sgarbi, critico d’arte noto per le sue prese di posizione spesso polemiche e non legate a precise ideologie, ha attaccato uno spot pubblicitario di un prodotto dietetico, accusandolo di immoralità verso i minori e definendolo quasi pornografico. Il motivo? Due scene che ritraggono un bacio tra due uomini e poi tra due donne, interpretate da Sgarbi come un’influenza della proposta di legge Zan, tanto da coinvolgere addirittura il Garante per l’Infanzia. È paradossale, quasi imbarazzante, vedere un individuo che si è sempre dichiarato inadatto alla paternità, come dimostra la sua vita sentimentale, improvvisarsi paladino della famiglia e sostenitore del benessere dei bambini. Sgarbi farebbe meglio a dedicarsi all’arte, sua vera competenza, lasciando la famiglia e il rispetto a chi ne comprende il significato. Lo stesso vale per Simone Pillon, principale promotore del Family Day, che ha dichiarato di aver disdetto l’abbonamento a Sky per non “finanziare l’indottrinamento LGBT”, dimostrando invece una profonda necessità di istruzione su diversi fronti. Il mondo è in continua evoluzione, ma non tutto procede nella direzione sbagliata. Con impegno e perseveranza, si possono raggiungere i propri obiettivi. Lo dimostrano Giulia Stabile, ballerina che ha trionfato ad Amici di Maria De Filippi, e Fabio Farati, uno dei dieci content creator italiani più seguiti, con il suo progetto TikTok Way, ideato da PM Management e Influaction. L’iniziativa, un corso per la creazione di contenuti TikTok per privati e aziende, rappresenta un esempio di imprenditorialità digitale innovativa, lontano dagli spregiudicati personaggi che promuoverebbero qualsiasi cosa per denaro. Farati si impegna a rivoluzionare la comunicazione e la formazione, un contributo essenziale in questo panorama complesso. Come cantava Battiato nel 1996: “Strani giorni, viviamo strani giorni”, una frase che oggi risuona più che mai.

  • L’urgenza del DDL Zan: tra proteste milanesi, silenzi politici e parole inaspettate

    L’urgenza del DDL Zan: tra proteste milanesi, silenzi politici e parole inaspettate

    Cinquant’anni fa, Jim Morrison cantava la libertà di essere se stessi. Un’idea oggi, purtroppo, ancora lontana dalla realtà. Mentre i nostri governanti dibattono su divieti e restrizioni, l’indifferenza dilaga, e la libertà diventa un privilegio. L’amore è condannato, l’odio santificato. Contro questa realtà distorta, oltre ottomila persone hanno manifestato pacificamente a Milano l’8 maggio, chiedendo l’immediata approvazione del disegno di legge Zan, ostacolato da una politica miope. Limitare la libertà di espressione e la scelta di vivere la propria sessualità è inaccettabile. Manifestare è il nostro dovere, la nostra voce contro l’indifferenza. Nel XXI secolo, lottare per diritti fondamentali dovrebbe essere superfluo, ma la realtà ci impone di farlo, indipendentemente da razza, credo o orientamento sessuale. Il #DDLZan deve essere approvato ora. E se occorre far sentire la nostra voce con forza, lo faremo! A questo proposito, sorprende il commento di Francesca Manzini, che ha definito le proteste “una perdita di tempo”. Da una persona che ha vissuto sulla propria pelle il dolore, ci aspettavamo maggiore sensibilità. Lottare per una giusta causa non è un errore. E che dire della leader di Fratelli d’Italia? Dopo la pubblicazione del suo libro autobiografico, sarebbe opportuno che Giorgia Meloni si concentrasse meno sulle proprie memorie e di più sull’impegno necessario per contrastare l’omofobia, evidenziata non solo dal linguaggio ma anche da una grave mancanza di attenzione a proposte come quella del DDL Zan. L’ignoranza politica, così come l’omofobia, è inaccettabile.

  • La Rinascita Post-Pandemia: Un Percorso Psicologico

    La Rinascita Post-Pandemia: Un Percorso Psicologico

    Dopo la grave emergenza sanitaria causata dal SARS-CoV-2, le restrizioni imposte – chiusura di scuole, luoghi di lavoro e spazi pubblici – hanno profondamente alterato le nostre abitudini. La vita sociale si è trasferita online, su piattaforme digitali, trasformando anche le dinamiche lavorative e formative. Questi cambiamenti hanno inevitabilmente influenzato la nostra personalità e il nostro temperamento, con ripercussioni sulle emozioni individuali, estremamente variabili da persona a persona. Un sentimento diffuso è l’impazienza: dopo mesi di limitazioni, con le notizie positive sulla diminuzione dei contagi e l’avanzamento della campagna vaccinale, è naturale desiderare il ritorno alla normalità, alle consuete attività e relazioni sociali. Questo desiderio, spesso accompagnato da un’ansia di riappropriarsi della propria vita, nasce da un bisogno fondamentale di socialità, intrinseco nell’essere umano. Al contrario, altri sperimentano la paura: il timore del contagio, sia personale che per i propri cari, l’apprensione per possibili nuove restrizioni e la preoccupazione di non riuscire a recuperare la vita precedente, spesso definita “sindrome della capanna”. Anche la paura, tuttavia, è una reazione comprensibile, un meccanismo di difesa che aumenta la vigilanza e ci protegge dai pericoli. L’obiettivo è quindi imparare a gestire i pensieri negativi, favorendo emozioni costruttive che ci permettano di vivere serenamente. Un utile esercizio è la visualizzazione guidata: immaginate una spiaggia, il mare, una giornata estiva serena. Sentite il tepore del sole, il profumo del mare, il rumore delle onde. Siete soli o in compagnia di chi preferite. L’acqua è rinfrescante, il clima ideale. Osservate le persone intorno a voi: alcuni nuotano, altri si bagnano i piedi, ognuno a proprio ritmo. Questa metafora rappresenta l’accettazione dei tempi individuali, la libertà di scegliere come partecipare alla vita, rispettando i propri limiti. Se provate impazienza o paura, accettate queste emozioni, rispettate i vostri ritmi, proteggetevi e vivete la vostra vita al meglio delle vostre possibilità. Ricordate che non siete soli e, se necessario, rivolgetevi a un professionista per un supporto personalizzato nel vostro percorso di crescita personale.

  • L’Ambizione: un Vicolo Cieco o la Strada del Trionfo?

    L’Ambizione: un Vicolo Cieco o la Strada del Trionfo?

    Recentemente, riflettendo con un amico sulle contraddizioni umane e sui desideri spesso inconciliabili dell’animo, mi è tornato in mente un detto popolare: “L’ambizione è un fuoco che brucia chi lo alimenta senza discernimento”. E immediatamente ho pensato a quanti, oggi, vivono all’ombra di un successo agognato con spasmodica intensità. Prendiamo Tommaso Zorzi, la stella del piccolo schermo, acclamato come fosse una nuova icona televisiva: dovrebbe ricordare che la brama di successo, senza un sano autocontrollo, porta a poco. I sogni di gloria che custodisce gelosamente, temo, siano destinati a svanire. Ogni qualvolta gli viene ricordata la sua provenienza, infatti, ostenta la vittoria al Grande Fratello Vip come un trofeo inestimabile, quasi si trattasse di un premio Nobel. Caro Tommy, ricorda: molti prima di te hanno conquistato quel palcoscenico. Accetta la tua fortuna con più leggerezza, perché esistono riconoscimenti ben più significativi. Se da un lato esistono individui disposti a calpestare chiunque pur di raggiungere l’apice, dall’altro, per fortuna, fioriscono esempi di umiltà che, nel tempo, vengono premiati. Veronica Satti, figlia del cantautore Bobby Solo, con il suo libro “Come una bussola senza il suo nord”, offre un valido aiuto a chi, nel momento del bisogno, si sente smarrito. Un’opera che non mi sorprende, visto il suo costante impegno per un mondo più giusto ed equo. Lo stesso vale per Angelo Sanzio, che con il suo “Da Angelo Sanzio al Ken Italiano” ha condiviso una potente testimonianza di forza. Due figure dalle quali trarre ispirazione. Al contrario, ciò che mi lascia sbalordito è la leggerezza con cui alcuni giudicano, senza mai mettere in pratica ciò che predicano. Con la pandemia ancora in corso e la diffusione di nuove varianti, i festeggiamenti dei tifosi interisti a Milano mi sono sembrati fuori luogo. È vergognoso vedere la gente riversarsi nelle piazze per eventi futili, mentre resta silente di fronte a cause meritevoli di attenzione. Un tale comportamento denota una mancanza di dignità, un atteggiamento superficiale e irresponsabile. Oggi campioni, domani, forse, solo un ricordo.

  • L’eco delle azioni: da Mussolini al caso Grillo, passando per la chiusura di Trash Italiano e il nuovo percorso di Ciacci

    L’eco delle azioni: da Mussolini al caso Grillo, passando per la chiusura di Trash Italiano e il nuovo percorso di Ciacci

    Spesso ignoriamo l’impatto delle nostre parole e azioni sugli altri, dimenticando che le conseguenze, positive o negative, ci rimbalzano inevitabilmente indietro. Questa riflessione mi è venuta in mente conversando con l’amico Gianluca Gennaro, pensando a come spesso le opinioni non richieste siano vane e superflue, soprattutto in un’epoca ossessionata dall’apparenza e dalla perdita di identità, dove molti parlano solo per il gusto di farlo. Prendiamo ad esempio Alessandra Mussolini: l’ex politica, ormai emarginata dalla destra e figura televisiva controversa, ha supportato pubblicamente il DDL Zan, scatenando una valanga di critiche sterili. Un esempio lampante di come in Italia si preferisca condannare piuttosto che impegnarsi concretamente. Personalmente, nonostante il passato di Mussolini nei confronti della comunità LGBT+ (indimenticabile la sua frase “meglio fascista che fro***”), ritengo il suo gesto in parte positivo. Errare è umano, cambiare idea dimostra intelligenza. O, se fosse una mossa pubblicitaria, ben venga, perché serve ogni tipo di sostegno per l’approvazione di una legge tanto necessaria e procrastinata. A proposito di strategie di comunicazione, Beppe Grillo ha dimostrato la differenza tra seguire le tendenze e strumentalizzare il dolore altrui. I suoi deliri di onnipotenza sono tornati alla ribalta con il tentativo goffo di difendere il figlio accusato di stupro, liquidando la vicenda con un’inaccettabile frase. Grillo ha poi minimizzato la credibilità della presunta vittima, enfatizzando l’intervallo di tempo tra l’evento e la denuncia. Questo atteggiamento, caro Grillo, alimenta ciò che si combatte. È una mancanza di umanità, una cultura dello stupro. La violenza, in ogni sua forma, va condannata, soprattutto se viola la dignità altrui. Le parole sono armi taglienti, quindi, invece di insensati sfoghi, osserva il silenzio; faresti un favore soprattutto a tuo figlio. La ricerca di attenzione è una tendenza del XXI secolo, come dimostra la chiusura improvvisa di Trash Italiano. Si ipotizza una seconda edizione, o una strategia di marketing; pare che Mediaset abbia intrapreso azioni legali contro il blog. A problemi estremi, soluzioni estreme. Infine, Giovanni Ciacci, del programma “Ogni Mattina”, ha deciso di cambiare vita con l’aiuto del personal trainer Matteo Alessandroni. Auguri al famoso stilista, che, tra l’altro, ha scritto un bellissimo libro di favole!

  • La Mente Possiede un Proprio Scudo Difensivo | Dr. Andrea Di Ruvo

    La Mente Possiede un Proprio Scudo Difensivo | Dr. Andrea Di Ruvo

    Il nostro corpo possiede un intricato sistema di difesa, il sistema immunitario, che ci protegge dagli agenti patogeni. Negli ultimi anni, la complessità di questo sistema è divenuta sempre più chiara, grazie alla comprensione del ruolo cruciale dei leucociti e degli anticorpi nella lotta contro virus e batteri. Spesso, l’esposizione a questi agenti non si traduce in malattia proprio grazie all’efficacia della nostra risposta immunitaria. Meno noto è il legame profondo tra questo sistema e il funzionamento della mente, un legame che sperimentiamo quotidianamente. Lo stress, la rabbia, l’ansia possono manifestarsi con disturbi fisici, come mal di testa, mal di stomaco, o persino eruzioni cutanee. Analizziamo questi meccanismi. Di fronte a situazioni stressanti, si attiva il sistema nervoso simpatico, innescando la risposta “lotta o fuga”: dilatazione pupillare, aumento del battito cardiaco e afflusso di sangue ai muscoli. Questa reazione, seppur adattiva, prepara l’organismo a fronteggiare la minaccia. Lo stress prolungato, però, conduce alla produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che interpreta tutti gli stimoli come pericoli, innescando una condizione di allerta cronica che consuma energie e compromette l’efficienza del sistema immunitario, aumentando il rischio di malattie. Questo illustra la connessione tra la nostra vita mentale e la salute fisica. Molti potrebbero riconoscersi in questo meccanismo, in particolare durante periodi di intensa ansia o in situazioni come il lockdown pandemico. Ricerche condotte presso l’Università di Harvard hanno evidenziato l’esistenza di un “sistema immunitario psicologico”, un meccanismo di protezione mentale che preserva la nostra identità e autostima di fronte a stress prolungati. Come il sistema immunitario corporeo, anche quello psicologico necessita di cure e nutrimento. Pratiche come la meditazione, la mindfulness, l’ipnosi, il coltivare il pensiero positivo, ascoltare musica rilassante o interagire con persone care contribuiscono a rafforzare questo “scudo mentale”, incrementando l’autostima e la fiducia in sé stessi. Possiamo, pertanto, potenziare il nostro sistema immunitario psicologico con attività salutari per la mente, affrontando meglio le sfide, come quelle poste dalla pandemia da COVID-19. Prendiamoci cura della nostra mente: essa, a sua volta, si prenderà cura del nostro corpo, rendendolo più forte e resiliente. Grazie.

  • L’arte del silenzio: riflessioni sulla scomparsa del Principe Filippo e sull’ipocrisia del mondo moderno

    L’arte del silenzio: riflessioni sulla scomparsa del Principe Filippo e sull’ipocrisia del mondo moderno

    Mark Twain sosteneva la potenza delle parole giuste, ma a volte il silenzio è la scelta più saggia. In un’epoca di chiacchiericcio incessante, spesso ci dimentichiamo del potere distruttivo delle parole non ponderate, del dolore che possono infliggere. La fretta di esprimersi, la superficialità con cui ci si confronta con le informazioni, la mancanza di empatia, sono mali diffusi. Questa settimana, avrei potuto commentare l’inutile scontro diplomatico tra l’Unione Europea e la Turchia, scatenato da un banale inconveniente di posti a sedere; oppure soffermarmi sul caso mediatico di Olesya Rostova, e sulla sua somiglianza con Denise Pipitone, che ha riaperto dolorose ferite; o ancora, sul presunto insuccesso del programma televisivo di Tommaso Zorzi. Tuttavia, ho preferito concentrare l’attenzione su un evento che ha profondamente scosso l’opinione pubblica: la morte del Principe Filippo, Duca di Edimburgo, consorte della Regina Elisabetta II. Quest’uomo, Principe di Grecia e Danimarca, Conte di Merioneth e Barone Greenwich, ci ha lasciati a pochi mesi dal suo centesimo compleanno, con la stessa discrezione e dignità che lo hanno caratterizzato per tutta la vita. I funerali, secondo le sue volontà, si terranno in forma privata. Indifferente ai giudizi di chi lo considerava una figura secondaria, ha dedicato oltre settant’anni alla Regina, una donna che ha sopportato il peso di immense responsabilità e che, in questo momento di lutto, è stata oggetto di commenti indelicati e di meme offensivi. Ho trovato inaccettabile la leggerezza con cui alcuni hanno trattato il dolore della Sovrana, immaginandola persino in un programma televisivo di dating, mostrando una mancanza di rispetto sconcertante. Ci illudiamo spesso di considerare personaggi pubblici, reali, celebrità, come esseri superiori, dimenticando che dietro le apparenze ci sono persone con fragilità e debolezze. La Regina Elisabetta è una figlia, una madre, una moglie, che ha affrontato le avversità della vita come chiunque altro. In questo momento di immensa sofferenza, le rivolgiamo il nostro più profondo cordoglio e speriamo che trovi la forza per superare questo dolore. Dio salvi la Regina!

  • L’Italia tra contraddizioni politiche e intrattenimento: un’alternativa agli Oscar di Gay Gossip Italia

    L’Italia tra contraddizioni politiche e intrattenimento: un’alternativa agli Oscar di Gay Gossip Italia

    Le limitazioni imposte durante le festività pasquali, apparentemente contraddittorie, hanno lasciato molti perplessi. La proibizione degli spostamenti interni ai comuni, a fronte della possibilità di viaggi internazionali, ha evidenziato l’incongruenza delle misure governative in un contesto di emergenza sanitaria ancora in atto e di crisi economica diffusa. A differenza del Regno Unito, dove la campagna vaccinale, pur tra le critiche iniziali a Boris Johnson, si è rivelata la più efficace in Europa, l’Italia sembra ancora alle prese con soluzioni parziali e inadeguate. Mentre le attività commerciali lottano per sopravvivere, provvedimenti più incisivi, necessari e attuabili, rimangono inspiegabilmente sospesi. A tal proposito, si sarebbe auspicata una risposta dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal senatore Andrea Ostellari, membro della Lega e responsabile della Commissione Giustizia, riguardo al reiterato rinvio del DDL Zan. Questo provvedimento, fondamentale per contrastare l’omotransfobia, rappresenta un passo avanti verso una società più inclusiva e una maggiore tutela per la comunità LGBT, ancora oggi soggetta a discriminazioni. Le dichiarazioni di Giorgia Meloni al Maurizio Costanzo Show, che dipinge il DDL Zan come un pericoloso strumento di promozione dell’omosessualità tra i bambini, e le osservazioni di Matteo Salvini, che riducono la questione a un semplice aspetto sessuale, dimostrano la persistenza di pregiudizi e una profonda mancanza di comprensione del reale scopo del disegno di legge. Occorrerebbe spiegare chiaramente che il DDL Zan, proposto dal deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, non mira ad esasperare le differenze, bensì ad ampliare le tutele già previste dalla Legge Mancino, limitate ai crimini di odio basati su nazionalità, etnia o religione. Nel panorama televisivo, tra l’incidente di Gemma Galgani a Uomini e Donne e la spiacevole vicenda di un concorrente ad Avanti un altro!, ho trovato sollievo nella prima edizione degli “Oscar di…” di Gay Gossip Italia, condotta da Alexandra Gonzalez. L’evento ha celebrato numerosi personaggi dello spettacolo, tra cui Rebecca De Pasquale (Premio VOX POPULI), Angelo Sanzio (Premio VOLTO DI GAYGOSSIPITALIA), Edoardo Ercole, Veronica Satti (Premio MIGLIORE RAPPRESENTANTE DELLA COMUNITA’ LGBT), Wanda Fisher (Premio FAVOLOSA) e il sottoscritto (Premio al MERITO). In parallelo, ho lanciato il mio nuovo #QuizShow, un contest social a domande con Loredana Fiorentino, articolato in sei puntate sui nostri profili Instagram, con dodici concorrenti in lizza per premi allettanti. Vi aspetto stasera per la seconda sfida!

  • La Rinascita Primaverile e i suoi Profondi Significati | Riflessioni psicologiche sulla Pasqua

    La Rinascita Primaverile e i suoi Profondi Significati | Riflessioni psicologiche sulla Pasqua

    Quest’anno, come l’anno precedente, la festività pasquale giunge in un periodo ancora segnato dalla pandemia globale. La Pasqua cristiana, celebrazione centrale per i fedeli, commemora la risurrezione di Gesù Cristo dopo la sua crocifissione, evento cardine della fede. Le sue radici, meno note, sono intrecciate con la Pasqua ebraica, Pesach, che significa “passaggio”: la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana attraverso il Mar Rosso. Questo evento trascende l’aspetto puramente geografico, rappresentando una metafora potente della transizione interiore, dal tormento mentale alla libertà di perseguire i propri obiettivi, un viaggio dalla prigionia interiore alla conquista della serenità e del benessere. La data della Pasqua varia ogni anno, essendo la prima domenica successiva al primo plenilunio di primavera, dopo il 21 marzo. Questo legame con la primavera è intrinsecamente simbolico: la natura si risveglia dal letargo invernale, anticipando la stagione dei raccolti, un tempo di abbondanza per le civiltà agricole. Questa ricorrenza, come molte altre di origine religiosa, è ricca di simboli con una profonda risonanza psicologica, riflettendo le teorie di Jung e Assagioli. Questi simboli, in sintesi, fungono da ponte tra realtà e immaginazione, condensando concetti complessi in immagini evocative, toccando l’immaginario collettivo ed attivando aree cerebrali legate a costruzioni mentali elaborate. Analizziamo alcuni simboli pasquali chiave. L’uovo, presente su ogni biglietto augurale, era un dono primaverile romano, simbolo di fertilità per la sua capacità di generare vita. Psicologicamente, incarna nascita e rinascita, trasformazione. La colomba, dolce tradizionale e simbolo dello Spirito Santo, richiama quella del diluvio universale, portatrice del ramo d’ulivo, messaggio di salvezza e speranza. Psicologicamente, evoca purezza e leggerezza. L’agnello, simbolo del sacrificio nel Vecchio Testamento e di Gesù nel Nuovo, rappresenta l’umiltà, essendo un “giovane” ovino. Il coniglietto, associato alla lepre, simbolo di Gesù ai suoi tempi, simboleggia mansuetudine e fertilità. La luce, rappresentata dalle candele e dal cero pasquale, sconfigge le tenebre della morte, incarnando la risurrezione di Cristo. Psicologicamente, la luce allontana le ombre, in particolare quella della morte. Pertanto, indipendentemente dalla fede religiosa, la Pasqua offre l’opportunità di una vera rinascita interiore, favorendo la ricerca della felicità interiore, svincolata dalle condizioni esterne, attraverso l’assimilazione inconscia della potente simbologia pasquale.

  • La pandemia, l’insensibiità e l’irresponsabilità: un aprile senza sorrisi

    La pandemia, l’insensibiità e l’irresponsabilità: un aprile senza sorrisi

    Aprile, tradizionalmente un mese di scherzi e risate, quest’anno, come il precedente, è segnato dall’ombra della pandemia. La crisi sanitaria globale, lungi dall’attenuarsi, ci impedisce ogni celebrazione, persino le festività pasquali. L’umorismo è un lusso che in questo momento non possiamo permetterci. Sembra che nemmeno alcuni personaggi pubblici, che potremmo definire “influencer” o “vip del momento”, abbiano appreso la lezione. L’esperienza comune della pandemia dovrebbe insegnarci l’uguaglianza di fronte alla sofferenza, ma la realtà ci dimostra il contrario. La recente pubblicazione su social media di una foto di Gianni Morandi in ospedale, con la didascalia “arriva sempre un momento in cui abbiamo bisogno di chi ci ama”, seppur commovente a livello personale, ha suscitato critiche per la sua insensibilità. Mentre molti sono stati privati della vicinanza dei cari a causa delle restrizioni, l’immagine trasmette un privilegio in netto contrasto con la dura realtà di chi ha vissuto l’emergenza in solitudine. Un anno dopo, la memoria sembra latitare e la consapevolezza collettiva è ancora fragile. L’artista, pur apprezzato per la sua carriera, dovrebbe dare l’esempio, mostrando maggiore sensibilità nelle sue comunicazioni pubbliche. Allo stesso modo, il comportamento di alcuni influencer è altrettanto discutibile. Mentre molti lottano per sopravvivere economicamente, alcuni si sono concessi vacanze esotiche, sfoggiando un’irresponsabilità sconcertante. Da viaggi in Asia a “tour” di bellezza, fino a promozioni turistiche in località esotiche, queste iniziative mostrano una grave mancanza di empatia e un’inaccettabile violazione delle norme. Invece di dare il buon esempio e promuovere comportamenti responsabili, hanno scelto di anteporre il proprio tornaconto personale al benessere collettivo. Per costoro, un biglietto di sola andata senza possibilità di ritorno sarebbe forse la sanzione più appropriata.