Categoria: UNO SGUARDO SU…

  • Una Notizia Dimenticata: La Vita Straordinaria di Maria Cristina Casati Stampa

    Una Notizia Dimenticata: La Vita Straordinaria di Maria Cristina Casati Stampa

    Le convinzioni personali costituiscono il nucleo identitario di ogni individuo. In una personalità ben strutturata, esse si sviluppano, crescendo fino a diventare un potente motore di impegno ideologico, politico e sociale, da seguire e condividere. Le idee definiscono l’individuo, lo identificano in modo univoco, rivelando la sua vera natura, anche in età giovanile. La formazione del carattere si basa su esperienze, vissuti e aspirazioni, plasmando le prime prese di posizione personali e sociali. Da qui nascono le sfide. Potrebbero essere inizialmente percepite come semplici capricci giovanili o una confusione iniziale che, in seguito, dirige verso obiettivi più definiti. Oppure no. Le idee coltivate, curate e sviluppate nel tempo, con gli strumenti adeguati, divengono l’espressione autentica del sé, l’essenza stessa della vita, del lavoro e del ruolo sociale. Investire in se stessi, nella passione per le proprie convinzioni, liberi da ogni influenza esterna, è la scelta migliore. Tuttavia, maggiore è l’autenticità, maggiore sarà l’attenzione negativa. Si può persino incorrere in isolamento e oblio. Le personalità forti intimoriscono, spaventano le persone mediocri. In “La compagna che amava il tango” di Massimo Novelli scopriamo la storia di Maria Cristina Casati Stampa di Soncino, nobildonna milanese antifascista che sfidò le norme sociali e politiche del suo tempo. Ballerina di tango, stilista, pittrice e scrittrice, amica di Frida e Diego Rivera, aderì al comunismo e partecipò alla guerra civile spagnola. La “Contessa Rossa” visse secondo i propri dettami, le sue idee. In seguito, però, venne dimenticata, cancellata dalla memoria collettiva. Il libro è avvincente, sia per la narrazione che per lo stile. La straordinaria personalità di Cristina Casati viene riportata alla luce, restituendole la dignità e la memoria storica che le erano state sottratte, perché compromettenti per il potere costituito.

  • Un Inizio d’Anno Magico in Val Gardena: Dolomiti Incantate

    Un Inizio d’Anno Magico in Val Gardena: Dolomiti Incantate

    Immergiti nella magia del Capodanno 2025 nella suggestiva Val Gardena, cuore delle Dolomiti. Un programma ricco di eventi per grandi e piccini renderà questa festività un ricordo indimenticabile. Il 31 dicembre, Ortisei si accenderà con la tradizionale sfilata di sciatori con fiaccole alle 18:15 presso la Pista Palmer, seguita da uno spettacolo di droni mozzafiato: luci, musica e coreografie aeree creeranno un’esperienza sensoriale unica, curata da Showmatrix. A partire dalle 22:30, Piazza S. Antonio ospiterà un vivace party organizzato dall’Hockey Club Gardena, fino alle 2:00. Diversi locali resteranno aperti dopo mezzanotte: Bar Adler, Osteria Traube, Turonda, Vinotheque la Cërcia, Bar Four, Bar Stetteneck, Bar Haiti e Disco Mauriz (info: +39 0471 777600, ortisei@valgardena.it). Il 1° gennaio, un pianoforte a coda sarà posizionato nel centro di Ortisei (16:00-19:00), offrendo a chiunque la possibilità di esibirsi. La Scuola di Sci e Snowboard di S. Cristina organizza una fiaccolata (16:30-17:30) dal Mont Sëura al Monte Pana (requisito: buona tecnica sciistica; ritrovo ore 16:30 alla stazione a valle della seggiovia Mont de Sëura). La serata culminerà con un altro spettacolo di droni Showmatrix e uno ski show alle 21:00. A Selva, invece, un DJ set in Piazza Nives (22:00) con DJ Kevin Brook & NDPC allieterà la notte. Per chi desidera un risveglio indimenticabile, le piste da sci perfettamente preparate aspettano gli appassionati per un’esperienza unica: sciare in un paesaggio mozzafiato, tra le montagne delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, con pochissima gente e un’atmosfera di pace. Si possono percorrere le leggendarie “8”, piste storiche con una ricca tradizione, come la Saslong (“La Mitica”), la Cir (“La Femminile”), la Ciampinoi N. 3 (“La Ripida”), la Bravo (“La Romantica”), la Falk (“La Prima”), la Gardenissima (“La Sensazionale”), la Longia (“La Lunga”) e la Pilat (“La Nuova”). Per chi preferisce altre attività, il 1° gennaio offre passeggiate sulla neve, ciaspolate, degustazioni, divertenti discese in slittino e visite culturali, tra cui la scoperta dell’arte dell’intaglio del legno.

  • Valeria Magistro celebra “Styling and the City” a Roma | Un’immersione nel mondo della moda

    Valeria Magistro celebra “Styling and the City” a Roma | Un’immersione nel mondo della moda

    Il 29 novembre 2024, alle 17:30, la Mondadori Bookstore di Viale Europa 86/90 a Roma ospiterà la presentazione di “Styling and the City”, l’opera della stilista e docente Valeria Magistro, pubblicata da Efesto. La nota conduttrice televisiva Lucia Loffredo, volto noto di trasmissioni come “Mi manda Rai Tre” (con Federico Ruffo), “Innovation” su La7 e attualmente impegnata con Forbes Italia e “Agorà” su Rai Tre, sarà l’ospite d’onore. Questo volume è un affascinante itinerario attraverso le metropoli globali che hanno plasmato la storia della moda, analizzando l’evoluzione dello stile e il modo in cui Parigi, Milano, New York e Tokyo sono divenute simboli di eleganza e innovazione. Valeria Magistro svela i segreti del fashion design, esplorando l’influenza delle diverse culture urbane sulla creazione di capi d’abbigliamento che esprimono la nostra identità e le nostre aspirazioni. L’evento vedrà la partecipazione di influencer e attrici quali Giulia Mastrantoni, Giorgia Fiori, Alessandra Pierelli, Livia Cascarano e Luca Velluti, insieme a giovani talenti emergenti nel campo dello styling e del design, tra cui Giordano Saltari, Lorenzo Iannili e Sara Guadagnolo. Vestiti con creazioni originali, questi creativi condivideranno con Valeria Magistro e Lucia Loffredo spunti e aneddoti che sottolineano il legame tra moda e identità personale. Un appuntamento imperdibile per aspiranti stilisti e per chiunque desideri elevare il proprio stile a un livello superiore, trasformandolo in un’autentica espressione di sé. L’appuntamento è fissato per venerdì 29 novembre 2024 alle ore 17.30 presso la Mondadori Bookstore di Roma, Viale Europa 86/90.

  • Echi di Pietra: Un Viaggio a Villa San Michele

    Echi di Pietra: Un Viaggio a Villa San Michele

    L’impatto visivo è immediato: un luogo che si presenta come un palcoscenico naturale, i cui riflessi catturano l’eco di un tempo sospeso. In queste località dimenticate, le rovine delle case rivelano non solo la spoglia esteriore, ma anche l’invisibile impronta di vite ormai silenti, ridotte a sussurri, poi al nulla. Piccole o grandi tracce di esistenza, fragili come foglie al vento, testimoniano dolore e disperazione. Ogni sforzo per svelare ciò che giace oltre la desolazione, oltre il muto appello a restare, risulta vano. Eppure, la varietà di emozioni che si provano è sconcertante. Si instaura così un dialogo silenzioso tra l’osservatore e il luogo, un’intensa interazione. L’abbandono stimola una profonda curiosità: quale destino hanno incontrato le vite che un tempo animavano questi spazi silenti? In questi paesaggi, niente è nascosto, tutto emerge con prepotenza. Ogni dettaglio sembra essenziale per comprendere il nostro posto nel mondo, per costruire un’esistenza più consapevole ed equilibrata. “I sopravvissuti”, di Antonella Presutti Gianna Piano, ci conduce a Villa San Michele, un borgo molisano del Settecento, evacuato negli anni Sessanta a causa di ripetute e devastanti alluvioni. Malgrado la resistenza degli abitanti, il pericolo era troppo grande. Oggi, il borgo è un’ inquietante città fantasma, perfettamente conservata. Villa San Michele è una potente testimonianza: la natura non tollera offese, e alla fine, risponde con crudele chiarezza. Il romanzo, nonostante la rappresentazione cruda di un paesaggio desolato, mantiene un tono lirico, quasi pastorale. La narrazione è coinvolgente e profondamente emotiva, incentrata sulla caduta di un paese e sulla fondamentale lezione appresa: la necessità di proteggere l’ambiente.

  • L’arte dell’equilibrio in “Pater” di Domenico Cacopardo

    L’arte dell’equilibrio in “Pater” di Domenico Cacopardo

    Preservare l’equilibrio, evitando posizioni estreme, è un’abilità, a volte una filosofia di vita che limita l’esposizione a situazioni delicate. Non implica, però, mancanza di personalità. Si analizzano le questioni e si sceglie una posizione mediana, consapevoli che scelte troppo nette possono avere conseguenze significative. Questi “funamboli del pensiero” coltivano una diplomazia raffinata, uscendone indenni anche dalle situazioni più spinose. Non si tratta di semplice conciliazione, ma di un’arte che si apprende. Il carattere, pur affinandosi, rimane inalterato; si cerca di adattare le circostanze alle proprie capacità, senza eccessive coinvolgimenti che potrebbero esporre a accuse di parzialità. Mantenere la neutralità pur esprimendo la propria opinione è una dote rara, richiedendo una profonda consapevolezza delle proprie competenze, sviluppate nel tempo. Il resto sono congetture effimere, svanenti al contatto con la verità. In “Pater”, Domenico Cacopardo ci introduce nella vita di Cataldo Giammoro, un giovane messinese benestante. Cataldo sta per conseguire la laurea in Giurisprudenza quando arriva da Arezzo la cugina Liborietta. Tra loro sboccia un rapido amore e matrimonio. Si occupa degli affari di famiglia e intraprende la carriera forense, diventando un influente membro dell’amministrazione comunale, pur senza cariche elettive. Questo ruolo gli garantisce un potere significativo su assunzioni e appalti, con legami sia politici che criminali. Questa ascesa, però, è rischiosa. Due ufficiali della Guardia di Finanza gli propongono la collaborazione, chiedendogli di confessare tutto. Le scelte di Cataldo costituiscono il fulcro della trama. Il romanzo è avvincente, descrivendo una mente strategica che orchestra il potere cercando di distanziarsi dalle situazioni in cui è profondamente implicato. La scrittura è genuina e coinvolgente.

  • Due Vite, Un’Inaspettata Redenzione

    Due Vite, Un’Inaspettata Redenzione

    Gli errori, nella vita, sono inevitabili; alcuni, enormi e irreparabili, lasciano un’impronta indelebile. Le conseguenze, spesso, si pagano a caro prezzo, non solo con la giustizia, ma anche con il tormento interiore. È umano sbagliare, ma la gravità degli errori varia. Da ogni caduta, però, si dovrebbe trarre insegnamento; la perfezione è un ideale irraggiungibile, e l’isolamento nella disperazione non offre soluzioni, anzi, amplifica il senso di colpa, se la coscienza è ancora viva. Altrimenti, il cinismo prevale. L’inquietudine notturna, un’angoscia che risale dall’anima, spesso è il segnale di un’incompletezza interiore. Affrontare il passato, anche se doloroso, è necessario. Non è facile, naturalmente; il senso di inadeguatezza si fa sentire con prepotenza, ma non si può eludere ciò che la vita ci presenta. In “La vita contro” di Rita Ragonese, ci immergiamo nelle storie di due individui ai margini della società. Umberto, un macellaio prossimo alla pensione e afflitto da alcolismo, porta il peso di una tragedia passata che lo ha privato della moglie e del figlio. Angela, una ventenne appena uscita dal carcere veneziano della Giudecca, si trova ospite di una comunità e svolge uno stage nella macelleria di Umberto per ottenere l’affido di suo figlio, Martin. Il suo errore? Aver creduto ciecamente alla fedeltà di Florian, il giovane padre del bambino, restando coinvolta in attività illegali. L’amicizia tra Umberto e Angela svela la possibilità di trovare bellezza persino nelle situazioni più disperate. Il romanzo si contraddistingue per l’autenticità delle vicende, l’intensità emotiva e una scrittura vibrante e sentita, arricchendo la lettura di significati profondi che rimodellano la percezione della vita stessa.

  • Il Sentiero della Felicità: Un’Analisi del Romanzo di Cristina Frascà

    Il Sentiero della Felicità: Un’Analisi del Romanzo di Cristina Frascà

    Immergersi totalmente in un progetto significativo amplifica il senso del dovere, non tanto verso se stessi, quanto verso ciò che si è creato per realizzare un sogno, qualcosa che ci ha tenuti svegli la notte, a cui abbiamo dedicato tempo ed emozioni. L’entusiasmo della sfida, la ricerca di soluzioni, modifica le priorità. Ci si ritrova invischiati nelle vite altrui, perdendo di vista la propria. Ricoprire un ruolo nella società richiede una chiara visione del percorso da seguire. Ma al di là di questo aspetto, emerge la necessità di ricambiare la fiducia ricevuta. La fiducia, appunto: perderla è un errore imperdonabile, soprattutto nei confronti delle persone care, di coloro che contano nella nostra vita. A volte ci si chiede troppo. Tuttavia, una cosa è certa: dalle esperienze altrui si apprende moltissimo, si trae un tesoro di conoscenze. Le vicende vissute sono maestre preziose. In “L’ora di felicità” di Cristina Frascà, entriamo nella vita di Anna Tosetti. Dopo anni di incarichi precari, ottiene finalmente un posto fisso e torna nella scuola dove ha precedentemente lavorato. Gli studenti la adorano e lei non riesce a rimanere indifferente alle loro difficoltà. Cerca di aiutare tutti, finendo anche nei guai. Assorbita dai problemi altrui, rischia di trascurare la propria esistenza. Ironia della sorte, sono proprio i suoi allievi a impartire alla Tosetti le lezioni più importanti. Il romanzo è scorrevole e coinvolgente. La trama narra storie di tutti i giorni, problemi reali e quotidiani. Dipinge un ritratto veritiero della nostra epoca, con le incomprensioni che portano a scelte errate e le condivisioni che si manifestano in gesti di autentica solidarietà: l’aiuto reciproco. Lo stile narrativo è fluido, leggero e ricco di emozioni.

  • L’eredità del dolore: un’analisi di “Demone custode” di Paolo Sortino

    L’eredità del dolore: un’analisi di “Demone custode” di Paolo Sortino

    Il dolore, in tutte le sue manifestazioni fisiche ed emotive, è un maestro severo. Ci insegna, soprattutto, a valorizzare la semplicità dell’esistenza. Le piccole illusioni che scandiscono le nostre giornate assumono un peso differente, più profondo. Non è obbligatorio attraversare la sofferenza per comprendere alcune realtà, ma superarla è fondamentale. Evitare il dolore sarebbe comodo, ma poco istruttivo. È così che misuriamo le nostre mancanze, le dimenticanze, le passioni e le ossessioni. La sofferenza è inseparabile da un demone interiore. Affrontarlo, domarlo, o semplicemente accettarlo, sono scelte che definiscono i momenti di turbamento. Ansia e angoscia raggiungono il culmine persino di fronte al pensiero della morte. Riflettere sulla morte non è inappropriato, anzi, parlarne rappresenta un atto di coraggio. Negare questa realtà sarebbe ingenuo, una sorta di auto-inganno che offusca la verità. Tutte le nostre esperienze derivano dalle emozioni e si estinguono in loro assenza. Vita e morte, bellezza e sofferenza: due coppie di opposti che guidano i nostri pensieri, senza impedire quella naturale disorientamento che conduce alla riconciliazione con l’esistenza. “Demone custode”, di Paolo Sortino, ci immerge in una narrazione intima, dolorosa, ma catartica. Un racconto essenziale per comprendere la tempesta interiore che si abbatte sulla mente di fronte alla sofferenza, alla morte e alla vita stessa. Un percorso che ci spinge oltre i limiti del conosciuto, abbracciando ciò che è stato e ciò che è. Un viaggio ritmato da un impulso indulgente verso la memoria e il futuro. Il romanzo non si limita a raccontare una storia, ma accompagna il lettore attraverso una scrittura pacata e suggestiva, nelle intricate traiettorie dell’esistenza, tra vita e morte.

  • Immersioni sensoriali: un viaggio attraverso le stagioni a Milano

    Immersioni sensoriali: un viaggio attraverso le stagioni a Milano

    L’esperienza immersiva ENLIGHTNMENT, già apprezzata a Lione, Zurigo e Torino, approda nella prestigiosa cornice della Casa Cardinale Ildefonso Schuster a Milano. Dal 12 settembre al 30 novembre 2024, vi aspetta un viaggio straordinario attraverso le quattro stagioni, accompagnato dalle celebri melodie di Vivaldi. Per trenta minuti, sarete avvolti da una metamorfosi audiovisiva che illustra la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno, toccando concetti come il Samsara e il Nirvana. Grazie a sofisticate tecnologie di proiezione e allestimento scenografico, vi ritroverete immersi in un mondo altro, comodamente seduti su poltrone imbottite, con lo sguardo rivolto verso l’alto. Un’esperienza emozionante e indimenticabile, consigliatissima a chi si trova a Milano o vi sta transitando. Per maggiori dettagli, visitate il sito web: https://eonariumexperiences.com/milan/

  • L’inganno e il cuore spezzato: un’analisi di “Stranezze di una ragazza bionda”

    L’inganno e il cuore spezzato: un’analisi di “Stranezze di una ragazza bionda”

    L’arte della truffa si cela spesso dietro un’apparenza innocua, una voce ammaliante. Le vittime, inizialmente ammaliate, cadono in trappola senza sospettare l’inganno. Gli impostori, abili nel discernere le debolezze altrui, tessono la loro tela con pazienza, conquistando fiducia con false sembianze. Le strategie variano, adattandosi alla preda, ma il canovaccio è sempre lo stesso: una farsa ben orchestrata, fino a quando l’onestà di qualcuno non smaschera l’inganno, rivelando la vera natura dei truffatori. L’amore è spesso l’arma preferita: la passione acceca, offuscando il giudizio e aprendo la strada a manipolazioni. Questo meccanismo è magistralmente illustrato in “Stranezze di una ragazza bionda” di Eça de Queiroz, una storia di illusioni infrante e sogni distrutti. Macário, un tranquillo impiegato contabile lisbonese, si innamora perdutamente di Luísa. Il loro amore, destinato al matrimonio, si scontra con l’opposizione dello zio di Macário. Nonostante le difficoltà, Macário ottiene il permesso, ma una successiva rivelazione sconvolgente gli impedirà per sempre di realizzare il suo desiderio. Questa novella, adattata anche per il grande schermo, esplora la vulnerabilità umana di fronte all’amore non corrisposto, manipolato come strumento di inganno. La prosa di Queiroz è incisiva, potente, capace di dipingere un ritratto vivido e coinvolgente della fragilità del cuore umano.