LIBRIUNO SGUARDO SU...

IL DRAGO DI CARTA di Simone Pozzati, una bella favola in edicola!

In libreria la favola Il drago di carta di Simone Pozzati.
Con illustrazioni di Valeria Cerilli, una storia che fa riflettere sul mondo dei sogni.

Ecco che oggi vi consigliamo una favola, ebbene si proprio una favola, infatti è in edicola per Augh! Edizioni nella collana Giovani Orme Il drago di carta scritta da Simone Pozzati e illustrata da Valeria Cerilli. Tra matite colorate, clessidre mangiapolvere e una sirena appassionata di moda, Pozzati e Cerilli inventano una storia volta a far riflettere sul valore dei sogni e su come certe idee necessitino di un periodo di incubazione affinché possano poi diventare vere e proprie imprese. Metafora del percorso di maturazione di ogni artista, diviso tra la quotidianità della vita e la propria passione.

Ne Il drago di carta una ragazza dai capelli corallo sogna l’amicizia tra Jim e Graf, un drago di grafite che vive confinato in un foglio di carta. Graf è un’immagine esigente, ha paura di sbiadire, chiede colore e nuove forme al suo amico, vuole un castello dorato dove riposare e magari diventare di plastica come i soldatini che non ridono mai. Certe idee coltivate nel tempo diventano di tutti, questo Jim lo scopre ormai adulto, quando la sua idea di carta sfugge al controllo delle sue mani.

 

 

Simone Pozzati è scrittore e autore di canzoni. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie. Tra le ultime, Del giorno e della notte – IV antologia di racconti del XXI secolo dedicata alla memoria di Franca Rame. Con Diamond Editrice ha pubblicato Labbra Blu, raccolta di storie che rievocano le cantiche di Dante adottata come libro di testo nelle scuole del Lazio. Per lo stesso gruppo editoriale ha curato la stesura del libro Era mio padre – Claudia Saba. Valeria Cerilli, laureata in Architettura, è illustratrice freelance e collabora da diversi anni con Diamond Editrice come consulente grafica.

A proposito de Il drago di carta Simone Pozzati ha dichiarato: “Questa per me è stata la favola delle idee coltivate, come gocce di rugiada. Mi sono divertito a scriverla, avevo bisogno di affrontare tematiche meno cupe dopo gli ultimi due libri. Avevo necessità di distillare un po’ di buon umore. Ho voluto narrare, sotto forma di metafora, la fede necessaria per realizzare il proprio disegno di vita. Graf vive in ognuno di noi”.

Redazione

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