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Alessandro Casillo: “Torno in punta di piedi: fiero di fare l’idraulico e il cantante”

L’abbiamo conosciuto nel lontano 2012: la partecipazione al talent di Gerry Scotti “Io Canto”, poi Sanremo Social, che lo vede vincitore tra le nuove proposte con il brano: ”E’ VERO (che ci sei)”. Un effetto mediatico che lo coinvolge fino al 2014, con il secondo disco #Ale e con il libro “Tutto il mio mondo”, che vanno alla grande; poi la lunga pausa che è stata soltanto interrotta recentemente, con l’uscita del singolo “Ancora qui”, che anticipa il prossimo album.

Quello di adesso è un Alessandro cresciuto, più maturo, con la consapevolezza di ciò che fa e di ciò che vorrebbe fare da grande ma è rimasto lo stesso Alessandro di sempre: gli stessi valori e gli stessi occhi trasparenti del ragazzo quindicenne amato dalle ragazze di tutta Italia. Umile come pochi, con la voglia di migliorarsi e di far musica per se stesso e per gli altri, senza alcuna competizione, ma con il solo obiettivo di divertirsi e di far divertire chi lo ascolta.

Bentornato Alessandro, dopo questi lunghi quattro anni, abbiamo il piacere di rivederti. Come mai hai scelto di prenderti questa pausa?
Ho deciso di prendermi questa pausa perché dovevo capire cosa volevo fare della mia vita. Oggi come oggi è difficile scegliere e capire dove ti porterà la vita. Quindi ho scelto di fermarmi dopo il diploma, di rimboccarmi le maniche, imparare un mestiere, lavorare, avere uno stipendio, per andare a mangiare la pizza fuori, senza chiedere i soldi ai miei e poi perché sono consapevole che non c’è certezza in tutte le cose. Il mondo della musica è complicato, è un mondo difficile e quindi mi sono voluto prendere un po’ di tempo per crearmi un secondo percorso. Tutt’oggi lavoro, faccio l’idraulico. Io la mattina mi sveglio alle 5, inizio alle 7 del mattino, fino alle 5 di pomeriggio, e poi la sera, se non sono troppo stanco mi dedico alla mia passione. La musica però non l’ho mai abbandonata. In questi anni ho scritto un mucchio di cose che spero di poter far sentire presto, perché c’è stata tanta pazienza, tanto amore e tanti sacrifici.

Hai mai pensato di svolgere entrambe le tue professioni? Idraulico  e cantante?Dove pende l’ago della bilancia?
Ovviamente se nella musica dovesse andar bene, lascerei il mio lavoro. Non perché non mi piaccia fare l’idraulico, perché è quello che io amo veramente. Il mio lavoro non è il “piano b”. Vado fiero di fare l’idraulico. Mi piace molto. La mattina mi sveglio col sorriso sulle labbra. È anche vero però che ci sono tante pressioni psicologiche, però la vita è bella anche per questo. Bisogna pensare di non essere mai arrivati in niente, che sia il canto o fare l’idraulico. Quando ero ragazzino ho conciliato musica e scuola, perché dovevo prendere quel benedetto diploma. Il motivo iniziale per cui mi sono fermato era proprio questo: concentrarmi sullo studio.”

Come pensi reagiranno i tuoi fans?
In realtà dopo quattro anni sono già rimasto molto sorpreso dal fatto che le persone siano ancora presenti. Dopo tutto questo tempo le ho trovate ancora qui. Non è una cosa scontata. Sapere e pensare che le persone sono ancora disposte ad acquistare il cd piuttosto che scriverti anche solo un messaggio dicendoti che “sei bravo, di non mollare”, per me già quella è una vittoria.

Cosa pensi a proposito dei talent?
Domanda di riserva? No, in realtà non lo so. Non so se buttarmi di nuovo in mezzo alla mischia. Non so se voglio rimettermi in gioco.”

Sogni una partecipazione a Sanremo Big? Magari con qualche canzone scritta da te.
Quella sarebbe la soddisfazione mia più grande. Far sentir qualcosa scritto da me, perché veramente così si può conoscere il vero Alessandro.

Ti sei un po’ pentito di tutto il tempo che hai scelto di prenderti prima di tornare con un nuovo singolo o con un nuovo album?
No, non mi pento mai delle scelte che faccio. Mi ricordo che quando mi sono diplomato, ero contentissimo perché non dovevo vedere più nessuno. Però quando è finita la scuola, mi sono fermato tanto tempo a pensare veramente: “Ma adesso cosa vuoi fare?” E non sapevo veramente che cosa fare, perché tante volte sei tu a scegliere, ma tante altre, sei tu a non scegliere. Quindi mi sono rimboccato le maniche e ho cercato un lavoro normale. Non c’è cosa più bella che guadagnare del denaro facendo ciò che ti piace. Ho cercato quello per cui ho studiato e sono fiero di me. Mi scivola addosso se qualcuno mi dice che al posto di fare l’idraulico avrei potuto fare il cantante.

E la tua famiglia? Cosa ne pensa? Ti appoggia?
La mia famiglia mi accompagna sempre. Mi hanno sempre detto che se sbatto la testa lo devo fare da solo. Devo scegliere con la mia testa, giusto o sbagliato che sia.

Che rapporto hai con i social?
Ho un bel rapporto con i social. Ho Facebook, Twitter ed Instagram. Mi piacciono perché ti permettono di avere un rapporto molto ravvicinato con le persone, a prescindere dalle critiche. Cerco di rispondere sempre a tutti, ma sarei bugiardo a dire che riesco sempre. Leggo tutto, perché mi interessa sapere cosa pensano le persone, nel bene e nel male. Ci tengo a leggere e capire se sto andando nella direzione giusta o in quella sbagliata.

E in questi anni di pausa hanno funzionato i social? C’è stato un riscontro?
Il riscontro c’è stato. Le persone non mi hanno mai abbandonato anzi, hanno sempre aspettato che io uscissi con qualcosa di nuovo. Ho preferito farlo nel momento giusto con qualcosa che mi piacesse davvero.”

Noti differenze sul mercato discografico dal 2014 ad oggi?
Sì, è cambiato tutto. La differenza fondamentale sta nel trovare il linguaggio giusto per comunicare con i giovani, per lanciare un messaggio. La chiamano “musica per ragazzini”, ma i ragazzini sono il futuro. Non mi voglio buttare in quello che sta funzionando oggi, faccio quello che mi piace.

È vero che tuo fratello ha mandato il provino ad “Io canto” a tua insaputa?
Si è vero. Mio fratello ha inviato un video fatto ad un concorso canoro in cui cantavo, e in seguito sono stato contattato dal programma. Credevo fosse tutto uno scherzo. Inizialmente non volevo neanche fare il provino. Non perché non mi interessasse, ma perché in realtà me la facevo sotto. Così dopo una bella litigata con mio lui e spinto dai miei, l’ho sostenuto, convinto di non essere preso, e invece mi sono improvvisamente ritrovato in quel mondo meraviglioso. “Io Canto” lo rifarei subito se potessi. Vorrei tornare indietro nel tempo. È stata l’esperienza più bella, perché mi sono ritrovato insieme ad altri ragazzini che condividevano la mia stessa passione.

Ma allora perché “Io canto” a 15 anni sì ed “Amici” a 22 no?
La verità è che io da ragazzino non sentivo per niente la pressione della competizione, non mi interessava. Era bello fare le prove tutti insieme e condividere la nostra passione per parecchio tempo. “Amici” è un po’ diverso. Vanno ragazzi di 20/25 anni per ammazzarsi l’uno con l’altro e io sono proprio l’opposto, non mi piace la competizione. Io non voglio schiacciare nessuno, io voglio solo fare il mio. 

.Sei felice?
Caspita se sono felice. Sono felicissimo per la musica, perché sono riuscito a ritornare, a fare quello che mi piace. Sono felice di me, della mia vita, di quello che faccio. Vivo sereno, dalla mattina alla sera. Ovviamente con tutte le sventure che mi possono capitare, che possono essere le ex fidanzate piuttosto che altro.


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