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Irene Fornaciari e il “Cappellaio Matto” | INTERVISTA

Irene Fornaciari capelli rossi, occhi blu e una manciata di lentiggini, potrebbe essere nel nostro immaginario la nuova Alice di una bella favola moderna. Alice in realtà è sua sorella, crea gioielli e martella sui fili facendo vibrare la parete che separa il suo laboratorio dallo studio di Irene che, invece, è la protagonista di un’altra inedita avventura della quale, finalmente, ci rivela i particolari.

Irene com’è cominciata questa nuova avventura?

Per caso con le avventure imprevedibili che la Musica inventa per noi, scompigliando qualunque piano. Complici un lungo viaggio, gli spazi esigui del furgone e le chiacchiere: abbiamo parlato per ore di musica e delle nostre passioni. Chi ha viaggiato con me? Megahertz, un artista eclettico e polistrumentista eccezionale, unico nel suo genere. Il nostro è stato un viaggio divertente, al punto che mi è venuto spontaneo invitarlo a salire sul palco con me la sera stessa.

Che cosa è successo sul palco?

Una magia! I primi a sorprendersi siamo stati noi due. La nostra musica appartiene a due mondi apparentemente lontani, Megahertz suona di tutto e predilige l’elettronica, dalla quale con il mio Soul sembro lontana anni luce,  eppure è successo qualcosa d’imprevedibile quando, con un arrangiamento inedito, abbiamo fatto Geghegé di Rita Pavone dove Megahertz ha suonato il basso, “alla sua maniera”, in modo fantastico. Poi col suo Theremin, strumento che conoscevo, ma non avevo mai sentito dal vivo, mi ha accompagnato ne “La canzone dell’amore perduto” lasciandoci senza parole. In seguito, ci siamo incontrati in studio, dove mi sono sentita a mio agio come se ci conoscessimo da sempre: questo è stato l’elemento che mi ha convinto della nostra alchimia, sono un’istintiva e se non c’èconnessione con l’altro, potrebbe essere il più grande musicista al mondo, non riuscirei a lasciarmi andare. Con Megahertz mi sono sentita a casa.

Che cosa è “scoccato” tra di voi?

È scoccata una scintilla, da subito. Io sono molto schietta e difficilmente riesco a mascherare quello che penso. Già il fatto di invitarlo sul palco, la dice lunga. Megahertz è rimasto sorpreso quanto me e dopo il concerto mi ha detto una cosa molto bella Tu non sei una forza della natura, tu sei la “voce” della natura!-Lui è una persona diretta e sincera, senza fronzoli e questo ci accomuna.

La sua umanità, prima ancora della sua professionalità, mi è arrivata al cuore, intravedendo moltissimi colori che mi piacerebbe scoprire. Sul palco siamo stati bene insieme – aggiunge ridendo – anche perché è alto 1,90 e questo mi mette a mio agio, data la mia statura…Mega di nome e di fatto!

È stato solo un esperimento?

Assolutamente no, ho incontrato un personaggio che, come Alice nel Paese delle Meraviglie, non intendo farmi sfuggire…Megahertz è davvero il Cappellaio Matto della musica eccentrico e un po’ folle, ma unico e speciale. Oggi sto vivendo un momento artistico e personale molto positivo e sono pronta a sperimentare uscendo dalla mia comfort zone. Questo incontro ha solleticato la mia vena creativa, aprendomi a nuove esplorazioni e a un nuovo progetto.

 

A questo punto la curiosità è tanta: vuoi parlarcene?

La prima novità è che dopo le piazze estive, il nuovo spettacolo avrà una veste inedita in un “Live da cappotto” ovvero invernale, in spazi più raccolti e confidenziali. Uno spettacolo che sta prendendo forma e che ci appassiona. Il punto di partenza sarà un intro che darà il via a un viaggio che non s’interromperà mai grazie all’unica vera protagonista: la musica. Sonorità apparentemente lontane s’incontreranno in una dimensione, dovela magia sarà data dalla sensibilità che le accomuna, con pezzi nuovi e altri che sono parte di me, in una veste inedita. La presenza di Megahertz che è un musicista raffinato, mi ha fatto venire voglia di suonare…perché, forse, anche Irene, come il suo Cappellaio, è un pochino pazza!

Luana Grandi

Appassionata di musica di viaggi del buon cibo, soprattutto sushi, amante degli animali