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Sanremo 2024, il primo “sequestro notturno” collettivo è servito! | ASCOLTI

Guai a reputarlo stantio: il Festival di Sanremo continua a galoppare con un esordio boom per la sua 74a edizione. Nonostante la durata extralarge, con l’esibizione dei 30 artisti in gara fino alle 2 di notte inoltrate, l’Auditel decreta un pubblico medio di 10 milioni 561 mila spettatori, pari al 65.1% di share. Un risultato migliorato anche rispetto allo scorso anno, frutto di un picco nella prima parte (fino alle 23.31) di ben 15 milioni 75 mila spettatori e da un lecito calo in fascia notturna con 6 milioni e 527 mila nottambuli. “E’ tutto un + corposo”, dichiarano dai piani alti Rai, esaminando i dati con la lente d’ingrandimento, in grado di rendere un festival su misura di tutti. In particolare sui giovani, grazie a “scelte coraggiose negli ultimi anni“, che si sono presi la scena sia dentro che fuori dal palco, con numeri strabilianti che li mettono alla stregua di quel target medio over della rete ammiraglia. Giovani che, come sappiamo, stanno anche anticipando nettamente quella convergenza digitale, per un futuro sempre più online. “Si è registrato una tendenza crescente sul digitale, rappresentata già dal 50% in più dell’anno scorso” – confermano i tecnici – “grazie a un Festival che cambia pelle”. E lo fa pure nella dimensione temporale, perché se i numeri del big screen calano inevitabilmente nel corso della serata, aumentano parimenti quelli dei dispositivi tecnologici, che danno modo di recuperare in differita il gap dello spettacolo, tra strumenti audio (Spotify) e video (Raiplay e Youtube).


“Applaudo la musica” – esclama Amadeus in conferenza stampa per onorare i dati e celebrare questa (prima) “grande festa”!

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).