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“L’imperatrice ribelle” di Karen Duve | RECENSIONE

Più in alto si arriva e meno libertà si ha. I ruoli importanti richiedono grandi responsabilità e tempo limitato da concedere a se stessi. Le etichette, gli impegni, vanno rispettati. Lo pretende il protocollo della serietà personale ancor prima di quello di corte oppure di quello istituzionale. Ricoprire posizioni di prestigio, offre tanto. Toglie, però, altrettanto. Dimenticarlo sarebbe imprudente. Disinteressarsi, poi, ai doveri di Stato significherebbe essere dei ribelli, nel carattere. Far accettare la propria personalità non è mai facile. Peggio, se sei un monarca. Imporsi è nelle facoltà del sovrano. L’efficacia del risultato va vista sempre nell’umore del popolo, quell’umore che resta sotto traccia. I sudditi potrebbero disapprovare. Quando, tra l’altro, si palesano i capricci di un regnante, i mormorii crescono ed i disappunti di più. Si digeriscono poco e malvolentieri. Se il governo è saldo, grazie alla capacità di un re, allora la fiducia è salva. I sovrani però sono sempre sotto tiro. A loro non è consentito comportarsi come le persone comuni. La loro vita è diversa e come tale andrebbe vissuta. C’è chi l’accoglie senza riserve e chi, invece, la rifiuta. Le conseguenze stanno nel numero di nemici, dichiarati e segreti, che si fanno strada lungo il loro regno. I rapporti diplomatici, di Stato, sono una cosa. Ben altro è ciò che si racconta bisbigliando per non sgretolare il potere, da più parti.

In “L’imperatrice ribelle” di Karen Duve conosci la vita dorata dell’imperatrice d’Austria-Ungheria. Sissi ha avuto difficoltà ad imporsi alla corte di Vienna, dove non si considera a casa. Resta una straniera e detesta i soffocanti rituali sancito dal protocollo di corte. Si sottrae volentieri ai doveri che il suo ruolo le impone. Si lascia prendere dalla  sua passione per la caccia ed i cavalli. La volontà di continuare a godere della sua libertà, della sua vita privata, la porteranno a governare il proprio destino.

Il romanzo è intenso. La narrazione, anche se si dilunga un po’ troppo sulle battute di caccia, scivola bene nell’emotività del lettore.  

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.

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