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Io sono mia, la vita di Mia Martini diventa un Film, tre giorni al cinema e poi in Tv

In arrivo dal 14 al 16 gennaio in ben 285 sale cinematografiche (e in tv su Rai 1, terminata la settimana del Festival di Sanremo) il film ‘Io sono Mia’ che ricostruisce la storia di Domenica Rita Adriana Bertè, per tutti Mia Martini, divisa tra un talento straordinario e una persecuzione infinita, per quelle voci assurde legate al fatto che portasse sfortuna.

La storia inizia e finisce al Festival di Sanremo del 1989 dove ‘Mimì’ partecipò con la struggente ‘Almeno tu nell’universo’ , dopo anni di lontananza dalle scene.

Grazie a un’intervista rilasciata a una giornalista, poche ore prima dell’esibizione sul palcoscenico dell’Ariston, Mia Martini ripercorre in flashback tutta la sua vita dall’infanzia al doloroso rapporto con il padre, dall’amore alla carriera (inspiegabilmente non hanno preso parte al film due personaggi importantissimi nella vita della cantante, Renato Zero e Ivano Fossati, che non hanno voluto nemmeno essere citati).

A interpretare il ruolo di Mimì troviamo l’attrice e cantante napoletana Serena Rossi che ha incontrato la stampa – insieme a tutto il cast e alla produzione – al Cinema Anteo di Milano, dopo la proiezione.

«Sono veramente emozionata, faccio fatica a parlare», dichiara la Rossi

«Questo amore verso Mia Martini c’è stato davvero, da parte mia: ho provato a conoscere veramente l’anima di questa donna, ho visto e letto tantissime interviste, parecchi libri e sono successe un sacco di cose magiche e fortunate, durante la lavorazione. Abbiamo iniziato a girare il 14 maggio, e proprio di 14 maggio venne ritrovata, abbiamo quindi iniziato quando lei ha finito. Non credo sia stato un caso».

Seduta accanto a lei c’è anche Loredana Bertè. «E’ stato un vero colpo al cuore vedere Serena vestire i panni di mia sorella, non so proprio come abbia fatto, senza il suo vissuto», racconta emozionata la cantante.

«Mi ha letteralmente spettinata, ha una voce potente e ha studiato il tutto nel dettaglio … le movenze e le espressioni, gli scatti, il dolore che provava dentro ma che non dimostrava e la sua struggente malinconia. Devo ringraziare anche il regista. Sono contenta mi abbiano offerto di collaborare alla sceneggiatura perché ovviamente alcuni particolari potevo conoscerli solo io».

E conclude: «Mimì aveva un carattere tosto. Tutti pensavano che delle due la ‘pazza’ fossi io invece no (ride, ndr), era proprio lei! Attaccava chiunque con coraggio, si faceva strada anche tra le maldicenze. Ora grazie a questo bellissimo film Mia Martini rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei suoi fan, non è mai morta e mai lo sarà».

Il trailer

Sonja Annibaldi

Sonja Annibaldi - Giornalista e speaker dal 1993, si occupa da sempre di musica e spettacolo e collabora con importanti testate nazionali. Ama il rock, il sushi, la storia dell’arte e i cani. Vive con Blanco, il suo inseparabile Cavalier King.