L'IRRIVERENTERUBRICHETELEVISIONE

Da Eva Henger a Taylor Mega, passando per Soleil Sorge e Lucas Peracchi: apparenza, tv e social, la peggior epoca della storia!

Non molto tempo fa, mentre sfogliavo un vecchio manuale di Storia, mi sono imbattuto in un aforisma del poeta e scrittore polacco Stanislaw Jerzy Lec nel quale affermava che “ogni secolo ha la sua epoca medievale”, e guardandomi intorno, non posso far altro che dargli ragione.

La peggior epoca storica, dicono, è quella in cui l’amore può essere acquistato, o peggio, barattato, quasi non ci fosse più spazio per le emozioni reali, che si accendono e si spengono tra like su Instagram, paparazzate organizzate e ospitate televisive. A Pamela Prati è bastata un’insignificante “Buona Primavera” per far colpo sull’imprenditore fantasma Mark Caltagirone, a Taylor Mega una manciata di foto a tinte hot affinché si parlasse di triangolo amoroso tra lei, Giorgia Caldarulo e Erica Piamonte, a Francesca De Andrè un insensato complotto a mo’ di scusante per scaricare Gennaro Lillio e tornare in tv felicemente innamorata insieme al suo “presunto” ex Giorgio Tambellini.

La peggior epoca storica è quella in cui la passione può essere ipotecata, anzi, vi dirò di più, citando le parole dell’insostituibile e inimitabile Anna Maria Barbera, la passione sembra essersi trasformata in un terno a lotto, “sono più le volte che non esce di quelle in cui esce”!  Mila Suarez ne è testimone, si è persino rifatta naso e bocca per tentare di ravvivare una fiamma ormai spenta!

La peggior epoca storica è quella in cui la felicità è soltanto un abbaglio sbiadito o forse una vana speranza, e lo sa bene Gemma Galgani, la dama torinese in stallo da illo tempore a Uomini&Donne, che ha fatto del “mai ‘na gioia” un autentico mantra grazie alla sua tanto spasmodica quanto fallimentare ricerca dell’anima gemella.

La peggior epoca storica è quella in cui un ipotetico nessuno può permettersi di essere qualcuno, senza però che sia mai stato in realtà qualcosa. E questo è il caso di tutti quei mistificatori che si ergono a modelli da seguire, nonostante possano essere solamente pessimi esempi da evitare.  Per non parlare poi di tutti quei santoni sul web che si professano maestri di vita, guide da idolatrare e tutto ciò che di più insensato si potrebbe trovare!  Tipo Damiano Coccia insomma, l’esatta rappresentazione, a mio avviso, del nulla sottratto al niente.

La peggior epoca storica è quella in cui i ciarlatani vengono scambiati per artisti. È sufficiente osservare la maniera in cui le influencer fantasticano nel reinventarsi per rendersene conto. Un giorno si riscoprono professoresse del make-up, benché non riescano a distinguere un mascara da un lucidalabbra, il seguente dietologhe, come se Fitvia offrisse una specializzazione in merito, l’altro scrittrici, sulle orme di Giulia De Lellis credendo basti una penna e un pizzico di fantasia, e quello dopo ancora dispensatrici di energia positiva, nemmeno fossero una Soleil Sorge qualunque la cui unica qualità è quella di risultare altamente irritante! E pensare che c’è chi ha avuto anche il coraggio di selezionarla in qualità di concorrente della nuova edizione di Pechino Express. Altro che santi in paradiso, non vorrei ritrovarmi nei panni dei suoi compagni di viaggio!!!

La peggior epoca storica è quella in cui inventare scoop, polemiche al vetriolo e gossip grotteschi è la sola chance che si ha per ottenere una manciata di follower in più, un articolo su una qualsivoglia rivista o qualche spicciolo.  Eva Henger, infatti, ha optato per rivolgersi alle telecamere anziché sporgere un’eventuale querela nei confronti di Lucas Peracchi, da lei accusato di essere un uomo violento. Le chiacchiere al vento, si sa, fruttano più di una giusta denuncia. Ah, bei tempi, quando c’erano, quelli in cui le stelle brillavano esclusivamente per le qualità che possedevano!

La peggior epoca storica è quella in cui essere se stessi è un crimine, Rebecca De Pasquale è stata più volte penalizzata per questo, e così si preferisce nascondersi dietro una fitta coltre di bugie piuttosto che esporsi, come abilmente ci insegna Daniela Del (fico) Secco.

La peggior epoca storica è quella in cui siamo tutti pronti a sbirciare, spiare profili su Facebook, osservare, esaminare, controllare notifiche sul cellulare, studiare, contemplare, scrutare messaggi su Whatsapp, ma mai a guardarci negli occhi e comunicare, sebbene Alfonso Signorini e Barbara d’Urso ci ricordano che tutto è possibile se lo si vuole davvero.

La peggior epoca storica è quella in cui il potere passa agli aguzzini e il popolo non si accorge della propria schiavitù. “Ogni promessa è debito” continuano a ripeterci. Beh, di promesse ne sono state fatte tante, e di debiti pure! E quando crediamo di poterci rivolgere ai nostri rappresentanti, presunti politici o aspiranti tali, ci imbattiamo in veri e propri showman del cattivo gusto, Matteo Salvini e Alessandra Mussolini la sanno lunga a riguardo!!!

Non so voi, ma almeno io sono certo che la peggior epoca storica la stiamo vivendo proprio noi!

Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com