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Benedetta Raina il suo Ep “Frammenti” L’intervista.

Oggi ho intervistato la giovane cantautrice Benedetta Raina e insieme abbiamo parlato del suo EP “Frammenti” uscito per Noize Hills Records. Al solito non mi dilungherò a presentarvi questa ragazza, preferisco come sempre che siano le parole di questa chiacchierata a farvi conoscere la sua musica e se incuriositi a passare del tempo ascoltandola. Allora partiamo, buona lettura.

Ciao Benedetta presentati ai nostri lettori con tre aggettivi… 

Trasparente, nostalgica ma comunque fresca.

Il tuo singolo “Stata mai” sembra parlare di un’amicizia infranta. Ti va di spiegarci meglio il brano? 

Parla di Amicizia 2020, in un mondo che se già si costruisce su rapporti falsi ha il filtro aggiuntivo dei social, di cui parlo di sfuggita nella canzone ma in realtà hanno un ruolo di rilievo. 

Cosa rappresenta l’amicizia per te o meglio quale è il tuo ideale di “amicizia”? 

Amicizia è complicità, non c’è bisogno di spiegare nulla, ci si capisce con uno sguardo. Le parole sono leggere e mai pesanti, non si finisce mai a fare il tappetino di nessuno nella vera amicizia.

Come definiresti questo tuo EP “Frammenti”? A me sembra un collage di polaroid estive dai colori sgargianti a volte malinconiche… 

Mi piace molto questo paragone, FRAMMENTI è infatti una vera e propria raccolta di realtà distinte e distanti, un album di scatti rubati. Foto imperfette, ma mai così sincere e simbolo di un’adolescenza nelle sue sfumature più appuntite e dolorose, come se fossero dei cocci di vetro, dei frammenti.

Ad esempio il tuo brano “Davvero” ricorda molto lo stile degli Otto Ohm e lo dico come un complimento. Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più nel tuo percorso musicale? 

Io parto da basi esclusivamente internazionali, alla musica italiana mi sono avvicinata solo da qualche anno. Ho ascoltato per anni artisti come Nirvana e twenty one pilots. Ho poi scoperto la musica italiana grazie a Calcutta, avvicinandomi sempre di più all’indie pop.

Come nascono le tue canzoni? 

Momenti di grandi emozioni, pensieri ricorrenti che riesco a gestire solo attraverso la scrittura e poi la musica. L’idea che fa da scintilla a tutto solitamente nasce mentre sono in movimento.

Ci sono degli artisti con i quali ti piacerebbe collaborare se si quali sono? 

Francesca Michielin è una figura del panorama attuale che ammiro molto, anche se collaborare con lei al momento mi sembra un’utopia.

Grazie mille per la bellissima intervista e alla prossima.

Simone Pozzati

Scrittore e autore di canzoni. il suo primo libro "Labbra Blu" (Diamond Editrice 2015), è una raccolta di storie nere, di inusuale follia, che rievocano le dantesche e infernali cantiche. È stato il curatore editoriale del libro contro la violenza sulle donne "Era mio padre" - Claudia Saba (Diamond Editrice 2016). Il drago di Carta (Augh Edizioni 2017) è una favola per bambini volta a far riflettere sul valore dei sogni. Presto diventata spettacolo teatrale. Ha collaborato come autore all'ultimo disco dei Remida "In bianco e nero" (Radiocoop Edizioni). Il suo ultimo libro è "Il testo e la figura del paroliere"(Arcana)