L'IRRIVERENTERUBRICHETELEVISIONE

Dal sessismo di Francesco Oppini al GfVip al confronto Alda D’Eusanio – sorelle Lecciso a Live – Non è la d’Urso: quando la “nullità” diventa la “celebrità” dei tempi moderni!

Non so se lo sapevate, ma un vecchio proverbio tutto italiano ci ricorda: “quello che non accade in cento anni succede in una sola ora”. In realtà, alle volte, nonostante non si compia alcunché di importante per un’infinità di tempo, proprio mentre chi è solito perdere la speranza getta la spugna, all’improvviso ciò che è inaspettato inaspettatamente si rivela, e come per magia si susseguono pressoché contemporaneamente degli eventi imprevedibili e per far sì che l’impossibile diventi immaginabile, bastano giusto 60 secondi. Io per esempio ho da poco scoperto, grazie ad una pagina Instagram, che in appena 60 secondi 83.300 persone fanno sesso, la Terra percorre 1.800 km intorno al Sole, circa 180 milioni di globuli rossi sono prodotti e sostituiti nel nostro corpo, avvengono 5 terremoti, 6659 pacchi di Amazon vengono spediti, un colibrì batte 4000 volte le ali, 300.000 tonnellate di ghiaccio si sciolgono in Antartide, e sempre in 60 secondi, per terminare una lista lunga quanto una Quaresima, considerando che ogni minuto volano all’incirca dagli 8.000 ai 10.000 aerei, quasi un milione di persone si trovano sospese in aria nello stesso preciso istante.

Questa settimana a Live – Non è la d’Urso le sorelle Lecciso, Loredana e Raffaella, hanno affrontato le cinque temutissime sfere, ritrovandosi a fare i conti con quella verità che spesso si tenta disperatamente di occultare, l’essere le antesignane del nulla sottratto al niente. Dall’alto della sua poltrona rossa, infatti, una Alda D’Eusanio piuttosto agguerrita ci ha rammentato quanto, al giorno d’oggi, sia facile divenire “qualcuno” pur non essendo “nessuno”, dal momento che “si diventa personaggi senza avere un talento particolare, se non quello di riuscire ad inventare o a fare delle proprie debolezze un punto di forza. Insomma, per farvela breve, ci si riscopre degni di plauso e ammirazione a colpi di indecorosi scandali e grotteschi gossip, poiché di qualità, o peggio, di talento, non se ne vede minimamente l’ombra!

Al Grande Fratello Vip, difatti, la meritocrazia non è certo di casa, e se da un lato figli e figliastri la fanno da padroni, dall’altro Paolo Brosio non ha fatto nemmeno in tempo a varcare la soglia degli studi di Cinecittà che ha già collezionato una miriade di buoni motivi per ritornarsene nella propria dimora. Dalle insopportabili litanie in piena notte a quel petulante far mostra del suo Credo ad ogni rintocco di orologio, passando per quell’intercalare che a Denis Dosio, a lui soltanto però, è costato la squalifica!
Francesco Oppini, invece, un altro che sicuramente avrebbe meritato un’espulsione immediata dal padre di tutti i reality per via delle disgustose frasi rivolte a Dayane Mello e a Flavia Vento, frasi sessiste che recano una grave offesa non solo alle dirette interessate, ma per esteso al genere femminile, è stato miracolosamente graziato per somma benevolenza da Alfonso Signorini & Co. Non riesco a capacitarmi della reale motivazione dietro ad una tale decisione, ma non sarà perché si tratta del figlio di Alba Parietti?! Se così fosse, non mi stupirei, d’altronde, non c’è più nulla di cui meravigliarsi. Se in passato gente nelle medesime condizioni, basti pensare a Salvo Veneziano e Luigi Mario Favoloso, come gli stessi ci hanno tenuto a sottolineare attraverso i loro account social ufficiali, è stata cacciata seduta stante dalla trasmissione, essendo considerata un pessimo esempio da non propagandare in tv, adesso pare siano sufficienti una tirata d’orecchie e delle banali scuse in prima serata per risolvere la questione, lasciando di conseguenza passare in sordina qualcosa che meriterebbe senza ombra di dubbio un’attenta riflessione, e perché no, una punizione esemplare. Speravo che Mario Balotelli e la sua infelice esternazione costituissero un caso unico e non un precedente, ma evidentemente mi sbagliavo!

Avrei voluto dilungarmi ulteriormente, ma non intendo sprecare un minuto di più per commentare personaggi che andrebbero più che altro dimenticati. E poi, essendo uscite di scena Guenda Goria e Franceska Pepe, chissà, forse per una malaugurata svista del pubblico in preda ad una qualche strana forma di trance durante il televoto, o magari perché le personalità davvero forti risultano “scomode” ai più, andate incontro ad una prematura e a mio avviso ingiusta eliminazione, non mi resta che supportare Tommaso Zorzi, il quale, sebbene sia discutibile sotto tantissimi punti di vista, riesce a creare quotidianamente nuove dinamiche, rendendo di fatto il GfVip meno soporifero, a differenza degli altri concorrenti che fungono giusto da tappezzeria. In primis Enock Barwuah, la cui inutilità, ai fini del gioco, è direttamente proporzionale alla stupidità del fratello!

Per concludere, spenderei due parole sullo scherzo ai danni della Contessa Patrizia De Blanck, orchestrato con la complicità di Barbara D’Urso. Che la De Blanck sia una donna in grado di reggere le redini di uno show è cosa nota, ma solamente Lady Cologno riesce a dirigere persino dal telefono i programmi degli altri! In fondo la bravura non è una dote che ci si auto-attribuisce, bensì una qualità che ci viene riconosciuta dopo averla esercitata!

Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com