Antonino Spadacino presenta CHRISTMAS: “è l’abbraccio virtuale in Musica che quest’anno (forse dal vivo), non potremmo tutti avere” | INTERVISTA
“Christmas è l’abbraccio virtuale in musica che quest’anno (forse dal vivo), non potremmo tutti avere.”
Queste le parole di Antonino Spadaccino raggiunto telefonicamente per raccontarci del suo nuovo progetto musicale: “Christmas.” Album che lo vede in duetto con Emma (amica di sempre), sulle note di “Have yourself a Merry litte Christmas.” E tal proposito ci racconta: “Io ed Emma abbiamo già collaborato in passato e siamo. Siamo due persone che si sono trovate e anche un po’ scelte.”
Cosi la magica voce di Spadaccino torna a farci emozionare unendo alle melodie tipicamente natalizie quelle del Soul e R&B, andando a realizzare così uno dei tanti sogni musicali di Antonino. “Ho sempre desiderato fare un album natalizio”, racconta Spadaccino, poi continua: “Chi mi conosce lo sa bene. Stevie Wonder e tanti altri artisti, sono gli interpreti che hanno sicuramente influenzato il mio amore per i classici natalizi e mi hanno ispirato nella ricerca di un mood personale.” Arrivati poi ai saluti e ai ringraziamenti per la sua dolcezza e gentilezza che da sempre lo contraddistingue, ci spiega: “Questo 2020 lo voglio salutare con una carezza, anche se è stato un anno difficile per tutti. Il 2020 ci ha dimostrato che dobbiamo godere del “qui e adesso”, perché è veramente sotto gli occhi di tutti che non si può mai sapere.”
Christmas è il tuo nuovo EP di Natale. Un album che hai sempre desiderato fare perché il tuo Natale è sempre stato tra la musica soul e Blus. Quello che mi chiedevo e ti chiedo: “Perché non farlo prima se è sempre stato un tuo sogno?”
Ecco perché? Perché un disco natalizio è una cosa cosi unica e così rara( soprattutto in un percorso discografico). Cercavo il momento giusto soprattutto anche a livello di produzione. Sai non è per niente una cosa scontata attraversare e rielaborare dei pezzi che poi sono dei manifesti. Quindi ci vuole l’idea giusta e il tempo giusto, il produttore giusto che cuci addosso una nuova versione che non deve(a parer mio) assolutamente fare l’occhiolino a ciò che già esiste. Pezzi come “All I want for Christmas”, che sono dei manifesti internazionali, dove anche le pietre cantano Maraya. Tutto ciò per farti capire che aspettavo il momento per avere un vestito totalmente inedito e spero che questo si senta.
Questa tua attesa è anche sinonimo di crescita personale e artistica?
Sicuramente di anno in anno si cresce e di produzione in produzione si cresce. Quest’anno poi è accaduto un qualcosa di speciale(passami il termine). Christmas è nato a cavallo del primo lockdown. Ero chiuso in casa a Roma, c’erano 30gradi, e stavo lavorando al mio nuovo disco di inediti. Ad un certo punto la mia playlist di Spotify lascia andare in riproduzione casuale un po’ di brani e mi parte “Christmas place babe come home”, e in un attimo è stato Natale. E’ stato stranissimo e ho percepito delle bellissime emozioni in quel momento. Un po’ come se fosse un segnale.Probabilmente questo era l’anno giusto per cominciare con la produzione di Christmas.
Verrebbe da dire che anche nel tuo caso la musica è stato il tuo balsamo per l’anima?
Assolutamente si. Soprattutto in tempi difficili come questo 2020. La musica sai è l’unica cosa che non tocchi con mano ma la senti dentro. Credo che la musica sia stata la terapia per moltissime persone.
Se il tuo Natale in Musica ha le sonorità del Blues e del Gospel, il Natale in famiglia di Antonino, come si racconta? Attraverso quale ricordi?
Il mio Natale ha sempre avuto un profumo di casa ecco. E’ sempre stato un piatto cucinato da mia madre e una canzone cantata da mio padre. Un via vai di parenti, grandi tavolate e grande tempo passato insieme. Ovviamente quest’anno sarà un Natale completamente diverso per tutti perché saremo di fronte ad un altro sacrificio che dovremmo fare perché la responsabilità ricade sul singolo individuo. I nostri cari affetti dobbiamo proteggerli e vedremo come sarà. Io sono veramente molto legato al Natale, e ho sempre cercato di far di tutto pur di ritornare dai miei familiari, e ci sono quasi sempre riuscito. Quest’anno però sono di promo e sarà quindi più difficile.
Allora vuol dire che ci terremo compagnia con il tuo Christmas
Fantastico, è quello che volevo, è l’abbraccio virtuale in Musica che quest’anno (forse dal vivo), non potremmo tutti avere.
Del brano “Holy Night”, dici: “Un duetto fra me e gli archi che incalza e raggiunge la massima emozione con l’arrivo di un coro di voci bianche.”Cosè che più ti emoziona di questo brano?
E ’un brano di rinascita, e il testo di questa canzone è sempre stato nella mia playlist. E’una ballad veramente emozionale, sul quale io riesco ad esprimermi in libertà. Il testo poi parla della notte della rinascita e dell’arrivo del Signore, quindi è una metafora di cambiamento di luminosità, di speranza e di positività. E infatti ho voluto utilizzare questo pezzo proprio come apri pista, perché soprattutto quest’anno abbiamo bisogno di questa rinascita e di questo rinnovamento, per mettere da parte tutto ciò che questo 2020 è stato. A livello lavorativo invece attraverso il video ho voluto fotografare questo momento storico in cui i musicisti sono rimasti a casa. Tutte le maestranze, tutte le persone che lavorano per lo spettacolo e dietro lo spettacolo. Artisti a parte, quando tu vedi una grande produzione su un palco, dietro ci sono famiglie e famiglie che lavorano a quello spettacolo. E cosi siccome loro sono rimasti a casa, nel video si vedono poltrone vuote, perché il pubblico non è potuto entrare. Mi sono emozionato per davvero.
Un’immagine davvero forte, eri solo in un Teatro grande e circondato da poltrone vuote. Una solitudine riempita da una forte assenza.
Esatto, esattamente quello che ho provato io li in mezzo, mentre giravamo il video. E’ stato davvero toccante.
Parliamo di te ed Emma. Colleghi ma soprattutto amici che si uniscono e omaggiano un brano sempre attuale. Come nasce l’idea di questa collaborazione?
Abbiamo già collaborato insieme in passato, e siamo due persone che si son trovate e anche un po’ scelte. Ci confrontiamo sempre sui nostri progetti e questa estate io gli ho detto che stavo lavorando a questo progetto inaspettato. Lei ha ascoltato ovviamente le prime demo e dopo qualche giorno mi chiama e mi dice: “Anto sai che cè, quest’anno difficile per tutti gli artisti e tutti gli italiani, la musica è l’unica cosa che non si può fermare. Quest’anno sotto l’albero ci stiamo insieme. Ci facciamo un regalo e facciamo un regalo a tutti gli italiani. E cosi ha scelto il brano: “HAVE YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS”, e sono felice di accoglierla in questo duetto.
Torniamo all’album Christmas. Hai dichiarato che ti somiglia davvero e che ti fa sorridere. Allora mi chiedevo, messi da parte gli albiti dell’artista, com’è Antonino?
Antonino a casa è quasi sempre in pigiama(sorride9, tolti gli abita dello spettacolo mi vesto comodo e soprattutto quando torno a casa dai miei genitori, mi piace farmi coccolare nonostante i miei anni. Insomma Rosa sono un uomo da sposare, un bravo ragazzo del sud da sposare(entrambi sorridiamo).
Prima di salutarti e ringraziarti volevo che tu facessi un saluto in musica a questo 2020 in partenza, e un benvenuto al 2021 in arrivo.
Il benvenuto è sempre stato un pezzo di una artista che ho avuto l’onore e piacere di conoscere e parlo “Dell’anno che verrà” di Lucio Dalla. Un ricordo che porterò sempre nel cuore . L’ultimo dell’anno non può mancare il brano di Lucio, anzi dell’eterno Lucio. Questo 2020 io lo saluto con Christmas, lo saluto con una carezza, perché è stato un anno difficile, un anno che ci ha cambiato e ha cambiato tutte le carte in tavola. Ed è proprio questo il punto. Noi siamo abituati a programmare a proiettarci da qui a due o tre anni di cosa e come lo posso fare. Quest’anno ci ha dimostrato che dobbiamo godere del qui e adesso, perché è veramente sotto gli occhi di tutti che non si può mai sapere. Soprattutto, ci ha permesso(nei momenti di solitudine), ci ha permesso di fare i conti con noi stessi, e sinceramente siamo cresciuti sotto qualche punto di vista. Io ne sono certo.
Dalle cose brutte non ci resta che trovarvi anche del bello?
Dal brutto si può solo che trovare il bello, perché è già brutto, non c’è niente da fare.