LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Aria di te” di Pasquale Listone | RECENSIONE

Le parole, a volte, servono a riempire i vuoti. Dar fiato ai pensieri blandi, senza né capo né coda solo per far passare il tempo e l’imbarazzo del silenzio, serve a cucire spazi sfilacciati. Quello, però, non è parlare. È buttare lì alcune parole sfibrate senza aspettarsi nulla, risposte comprese. Parlarsi è un’altra cosa. È qualcosa di più profondo e in certi momenti si creano situazioni in cui le parole sono superflue perché il silenzio e lo sguardo negli occhi sono sufficienti per capirsi. In quegli istanti puoi ascoltare molte più cose, libero di perdertinei fraintendimenti, ma gli occhi ti riportano alla concretezza dei fatti cancellando le interpretazioni. Essi non mentono e tirano fuori la verità anche quando la si nasconde per bene. Guardarsi e palarsi, serve. Certo, bisogna avere animo per riuscirci. La superficialità non è consentita a chi intende ascoltare il silenzio. Non ti sentirai tradito, giudicato. Sei tutte le parole che sono state ignorate, abbandonate, dimenticate. Sei anche quel tocco di onestà e coerenza verso il non detto. Ascoltarsi significa sparire nei pensieri di chi prolunga le stagioni negli occhi.

In Aria di te di Pasquale Listone cogli i silenzi che i protagonisti hanno innalzato come muri per proteggersi da qualcosa che neanche loro mettono bene a fuoco. Il silenzio può essere sinonimo di tante cose, la risposta a molte situazioni, la via d’uscita per togliersi dagli impicci soprattutto quando non si conoscono bene le cose. Arriva però un momento in cui a quel silenzio devi affiancare le parole per sentirti meglio, per riportare l’ordine in un’esistenza portata avanti alla cieca. Ci vuole aria nuova, aria di vita, aria fresca, aria per tutto quello che serve per percorre strade sconosciute ed emozioni vere. Lo hanno imparto sulla propria pelle i protagonisti del libro che vanno avanti tra silenzi, sguardi, parole e ferite. 

Pulita la prosa. La narrazione non conosce momenti di stallo e induce alla riflessione. Gli occhi dei personaggi raccontati si fissano su quelli del lettore per indurlo a lasciarsi andare alle confessioni.    

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.