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L’umore va in vacanza! Gli effetti dell’estate sulle nostre emozioni! | Dott. Andrea Di Ruvo

L’estate è appena iniziata e già si manifestano i suoi effetti sulla mente. Certo, il tutto è amplificato dal concomitante inizio di riapertura post pandemia e da un rincuorante calo dei contagi. Le estati vissute in passato tra spensieratezza e incontri fanno capolino nella nostra memoria. La voglia di avere di nuovo relazioni sociali e di riprendere la vita in mano è molta e, giustamente, va vissuta al pieno delle proprie possibilità e del rispetto delle normative e delle restrizioni ancora vigenti.

Quali sono gli effetti dell’estate sulle nostre emozioni? E quali gli effetti sull’umore in generale?

Se anche tu ti fai queste domande e vuoi saperne di più leggi questo breve articolo fino alla fine e condividilo con i tuoi contatti.

Fin dall’antichità si è creduto che l’umore fosse sensibile al susseguirsi delle stagioni e alla produzione, da parte del corpo umano, di fluidi che si distribuivano nel corpo stesso. Ippocrate, ad esempio, riteneva che in inverno si producesse più bile nera che provocava una forma di tristezza detta melanconia, mentre in estate il corpo produce più bile gialla che causa una forma di eccitazione con un innalzamento del tono dell’umore.

Tutti noi abbiamo sperimentato che durante i periodi estivi, complici anche periodi di vacanza, la tristezza e la fatica dell’inverno si allontanano e si riattiva una sorta di vitalità e di voglia di fare tipiche delle stagioni più calde.

Una spiegazione a questo fenomeno si può trovare in uno studio che descrive come, la luce solare, tipica della bella stagione, permetta una minor produzione di melatonina, un ormone implicato nel ritmo circadiano di sonno-veglia, e che sembra responsabile proprio della letargia tipica dell’inverno. Essendo presente in minor quantità in estate il corpo e, di conseguenza, la mente, si riattivano con la loro vitalità.

Come per ogni situazione, però, in estate si possono avere anche un altro tipo di sintomi stagionali. Una tipica espressione estiva in alcuni soggetti è l’aggravarsi o l’aumento di frequenza di mal di testa. Nell’immaginario collettivo l’aumento dell’umidità e l’aria molto calda sono tra le cause principali di aumento delle cefalee estive. Uno studio dell’università di Harvard sull’influenza delle condizioni climatiche sul mal di testa ci rivela che l’intensità della luce tipica dell’estate può far insorgere l’emicrania, anche se le maggiori cause scatenanti questo tipo di patologia è il repentino sbalzo termico provocato dall’ingestione di cibi e bevande molto fredde, come gelati e bibite ghiacciate, o il passaggio da locali climatizzati, come la nostra automobile, a luoghi molto caldi all’aperto.

Un altro importante capitolo di disagi psicologici tipici del periodo estivo è proprio un aumento delle depressioni. Eh sì, nonostante che, come si diceva prima, l’estate col il sole, il cielo azzurro, la voglia di vacanza e di pausa delle nostre solite attività possa risvegliare una sorta di vitalità, in alcune persone, invece, genera proprio il contrario. 

I ricercatori stimano un aumento delle depressioni di circa il 12 % durante l’estate. Lo potremmo chiamare “mal estivo” ed è caratterizzato da un aumento dell’ansia, dell’insonnia, dell’irritabilità, dei pensieri tristi. La causa, in questo caso, è da ascriversi all’incapacità di gestire i cambiamenti di stili di vita e del ritmo sonno-veglia. Gli esperti sostengono che il “mal estivo” sia tipico di quelle persone con una vita sociale già molto ridotta e che, in estate, non trovano le risorse per gestire il cambio delle abitudini relazionali.

A tutte le persone che sentono di riconoscersi in questa ultima descrizione si può consigliare di pensare che il cambiamento delle abitudini di vita e relazionali è solo temporaneo in estate: tutto tornerà presto come prima! La riduzione delle relazioni sociali può essere vista come un’occasione per sperimentare alcune risorse interne e di approfondire alcune attività che piacciono e di cui non si trova il tempo per svolgerle in tranquillità. La solitudine ha anche un altro nome: libertà!

Ciò che credi essere permanente è temporaneo e anche la tua condizione di sofferenza passerà.

Il benessere psicologico non va in vacanza e se ti senti in una situazione di disagio puoi cercare un professionista in grado di aiutarti e sono certo che vicino a te ne troverai uno che sia disposto ad ascoltarti e aiutarti anche nel periodo estivo.

Buona estate a tutti…. di ripresta e di relax e che sia foriera di disagi solo temporanei!

Dr. Andrea Di Ruvo

Psicologo, psicoterapeuta, ipnotista, formatore. Seguimi su instagram: @andrea_di_ruvo andrea.diruvo@accademiaformazionecrescita.it