“L’elfiabiario” di Alexandra Star | RECENSIONE
Sapersi bambini, cresciuti oppure reali, spiana la strada ad una visione incantata dell’esistenza. Si impara tutto, vivendo secondo coscienza. Liberi di crederci o no, la vita ci para innanzi delle verità che, a volte, si svelano tali solo a distanza di tempo. Si comprendono dopo, nell’immediatezza si respirano. Si mandano giù come se fossero scontate. La morale delle azioni scatta nel pieno della sua forza quando si comprende appieno l’essenza di ciò che si è fatto o detto. Non ci sono sconti per nessuno e pensare di sapere sempre tutto, di come va il mondo, è una carnevalata immensa. Prendere in giro se stessi, farsi gioco degli altri, non va bene. Si impara a proprie spese, con il tempo. Le favole insegnano, a qualsiasi età. Non sono solo letture per bambini. Sarebbe opportuno leggerle anche da grandi e non per tornare piccoli, ma per comprendere quello che sfugge nella corsa delle ore che fagocitano preoccupazioni, occupazioni, ansie e stress. Per le cose belle c’è sempre meno tempo e non si vivono abbastanza o nei modi giusti, con la lentezza, per metabolizzare la felicità, che richiedono i momenti sorprendenti. Le favole servono. Sono insegnamento, formazione, educazione alla morale. Sono la trasposizione della vita di tutti, ignorarle sarebbe un errore. Esse rappresentano il succo dell’esistenza.
In L’elfiabiario di Alexandra Star vivi l’incanto delle favole. Tre fiabe, per tre distinti periodi dell’anno, che segnano precisi sentimenti da svelare e da comprendere. A volte, si ignora il proprio potenziale. Bisogna cadere per comprendere il valore della riuscita in qualcosa di importante. Bisogna crederci, esattamente come l’amore. E l’amore va nutrito, custodito, salvato. I sentimenti genuini, che poi sono quelli più forti, non hanno bisogno di giri di parole per arrivare all’anima di qualcuno. Sono autentici nella loro bellezza e si mostrano senza filtri. Tre Elfi, singolari nel loro carattere, vivranno ciò che la quotidianità gli riserva come insegnamento di vita.
Il libro è piacevole nella goduria delle fiabe che conquistano il lettore. La scrittura e le storie arrivano dritte al cuore. Sono semplici, chiare negli intendimenti indirizzati a tutti.
