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Sanremo 2024, la sfida fuori l’Ariston: ecco le iniziative degli artisti

Lasciare un segno o cercare fortuna? Gli artisti in gara alla 74a edizione del Festival di Sanremo si stanno prodigando per rendere la loro esperienza il più possibile immersiva e virale. Sulla scia vittoriosa di Lido Mengoni dello scorso anno, alcuni cantanti stanno modellando spazi su misura per la città dei fiori, con l’augurio di avvicinare più pubblico possibile e chissà, smorzare l’ansia del palcoscenico. Casette, librerie, edicole, pizzerie: ecco gli spazi ideati da Ghali, Angelina Mango, Dargen D’Amico e Geolier per questa settimana musicale.

Ghali si rintana nella sua casetta pop-up

Una safe-zone per scongiurare ciò che è fuori: il rapper milanese Ghali ha eretto assieme a Ikea in via Palazzo una casa  che sta aprendo le sue porte, tutti i pomeriggi alle 14, ai suoi amici, per creare quella fondamentale “condivisione” che genera successi artistici. Non a caso “Casa Ghali” assottiglia notevolmente le distanze con lo stesso brano portato al Festival di Sanremo (“Casa mia”), creando così un legame fisico e temporale davvero efficace e originale.

Angelina Mango rinchiude la “noia” in un locale

Come si trasforma la noia in un momento di vita? Oltre a farcelo scoprire nel suo brano, Angelina Mango ha creato un apposito luogo, la cosiddetta “Noioteca”, per ricavarne ciò che si cela dietro ad uno dei mood più negativi della nostra esistenza. All’interno il pubblico potrà misurarsi nei minuti di noia che sarà disposto ad investire, dai pochi minuti per un passaggio al photobooth tra rimandi al brano sanremese, meme originali e biscotti della fortuna ironici, ai tempi più lunghi per tutorial sulla Noia, tra make up, tatuaggi temporanei, origami, mandala e acconciature ispirati all’immaginario di Angelina. Insomma un luogo onirico in via Matteotti 174 che sarà visitabile mattina e pomeriggio fino a venerdì, per immergersi totalmente nella poetica velata della cantante.

Dargen D’Amico, un’onda alta sulla disinformazione

Creare informazione, fra le pagine ironiche dei suoi brani: Dargen rivendica i luoghi di divulgazione per eccellenza delle news cartacee per contrastare l’ignoranza collettiva. Da oggi, a Piazza V. Muccioli 16 aprirà infatti “EDICOLA DARGEN”, un punto dove poter dialogare e scambiare informazioni, emozioni e vissuti insieme a Maura Gancitano Andrea Colamedici di Tlon, progetto di ricerca e divulgazione culturale e filosofica che accoglieranno giorno per giorno esponenti di spicco del mondo dell’informazione e rappresentanti di organizzazioni umanitarie. Inoltre ogni mattina a partire dalle ore 10, verrà distribuito gratuitamente un magazine di approfondimento, realizzato in collaborazione con Tuorlo Media, incentrato sui temi del brano in gara al Festival e contenente un fumetto a puntate realizzato dal noto fumettista e illustratore Daniel Cuello. Insomma un modo originale per Dargen, capace di generare un’onda, speriamo, alta su tutti i visitatori di Sanremo.

Geolier, una pizza “I p’ me, Tu p’ Te”

Dal sapore decisamente più culinario, deriva la trovata gourmet di Geolier, con l’omonima pizzeria in via Gaudio. Una trovata strategica per accattivarsi palati e odori tipici della sua terra, onorata pure sul menù. Infatti le pizze si trasformano in “Pizza Geolier” per raccontare salsiccia, provola e crema di zucca, “I P’ ME, TU P’ TE” per la rustica salsiccia e friarielli, “Il coraggio dei bambini” con wurstel e patatine, “23 marzo”, una margherita con pomodoro giallo, “Secondigliano”, di fatto una marinara e, infine, nella pizza “Maradona”, bianca con zucchine. Un progetto temporaneo, creato da Deliveroo, Warner Music Italy e Another One, che è stato anche esportato in altre città italiane, ma che di fatto rappresenta un’unicum speciale per far abbracciare Geolier alla sua amata città.



Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).