LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Refusi di viaggio” di Carmen Talarico | RECENSIONE

Ci sono libri che hanno un ventre. Partoriscono quella storia che il lettore riesce a costruire sulla base di ciò che lo scrittore lascia su carta. Non è tanto. L’inchiostro usato è poco, ma di più è quello che arriva. Quando si ha in mano un testo di poche pagine, che sfiora il racconto breve, perdi la misura del libro. Eppure, la recuperi nell’istante in cui ti rendi conto di avere qualcosa di diverso, una storia che scrivi per conto tuo, nella tua testa, grazie agli input lanciati sui fogli. La narrazione ti suggerisce più di quello che riporta lo scrittore. Questo, naturalmente, non vale per tutti i libri del genere. Certo, bisogna saper leggere bene, cosa che non appartiene a tutti. Libri così particolari potrebbero confondere le idee o, nel peggiore dei casi, essere giudicati come una cosa da niente. Può succedere. Ognuno è libero di esprimere ciò che vuole, perché ogni cosa arriva in modo diverso. Neanche i capolavori letterari hanno un commento unanime.  Le sfumature li rendono belli o meno belli. Se fai attenzione, ti accorgi che il non detto ha la stessa valenza di ciò che è stato scritto. Se non maggiore. Come dire, l’autore lascia una finestrella aperta tra le righe per cedere il testimone al lettore. Una sorta di tacito patto tra le due parti che permetterà alla storia di proseguire liberamente, senza schemi. 

In Refusi di viaggio di Carmen Talarico vivi un incontro. Quasi tutti gli incontri sono un punto interrogativo, per sapere come andranno bisogna viverli. Alcuni di essi, possono diventare distanze.  Li senti a pelle cosa nascondono o tardano a mostrarsi. Altri, ancora, si svelano molto lentamente e con grande fatica. Ada è una giovane archivista e Otto un critico d’arte. I due sono amici. Respirano storie che costruiscono con gli occhi, con i sensi, con le emozioni che arrivano, prepotenti, attraverso i libri, i quadri, la musica. Ma sarà proprio così?

Il libro è un racconto breve, quasi un battito di ciglia. La scrittura è scorrevole. Molto si nasconde nel non detto. Il lettore recupererà la storia unendo la sua a quella dell’autrice.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.