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Primo Maggio, Bonelli: “Pronti per fare un grandangolo sulla musica italiana in un campo imprevedible” | CAST & INTERVISTA


Parola d’ordine: sicurezza. No, non parliamo solo di quella sul posto di lavoro che ricerca tutele sociali ed economici, bensì di quella prevenzione sanitaria che ormai ha monopolizzato il pianeta. E oggi Massimo Bonelli, organizzatore del Primo Maggio sempre per iCompany, ha ribadito in una roundtable il focus di quest’altro imprevedibile Primo Maggio dal titolo “L’italia si-cura per il lavoro”. Infatti l’evento, sempre in diretta su Rai 3, Rai Radio 2 e RaiPlay dalle ore 16.30 fino a mezzanotte, vedrà un altro passo in avanti per la dimensione live, ma ancora una stasi forzata dal punto di vista partecipativo. In pratica un vero e proprio palco prestigioso e forse poco primo-maggese – la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica – di fronte a seggiolini semi-vuoti, riempiti solamente da un pubblico accuratamente selezionato dalle sigle sindacali Cigl- CIsl – Uil che verrà confermato per i vari protocolli sanitari all’ultima ora. “Dovremo seguire una vocazione televisiva – ammette Bonelli – per colmare l’assenza dell’attore protagonista, la piazza”. Niente San Giovanni, ormai colonne d’Ercole inarrivabili per il secondo anno consecutivo, ma neppure uno studio televisivo dove raccogliere i vari interventi Skype dal maxi-schermo alle spalle, come avvenne lo scorso anno.

PRIMO MAGGIO, LA MUSICA IN UN’ALTRA BOLLA

Sabato si vivrà quindi una sorta di purgatorio, dove la musica, in attesa dei paradisiaci live verso fine anno ma anche fuori dalla claustrofobica dimensione casalinga, fungerà il classico ruolo riempitivo accanto al racconto collettivo. Ma quale musica? “Non scelgo un cast solo per creare festa, ma per il racconto che voglio farne”. Ne deriva così un blocco eterogeneo, annunciato nella totalità oggi con qualche piccola sorpresa a ridosso, che strizza l’occhio – o ne riprende solo la proprietà intellettuale – a Sanremo, senza rinunciare a generi ancora troppo poco mainstream. L’anello di congiunzione di questo processo circolare, senza girarne attorno, sono proprio i citati Colapesce-Di Martino, artisti sempreverdi del Concertone che hanno fatto le fortune del Festival di quest’anno e raccoglieranno i favori nella propria “casa”. Ma non solo: vedremo infatti il rock dei Zen Circus, le ballad degli Extraliscio, la trap di Madame e il pop internazionale di LP (seppur da collegamento in remoto) e forse di Noel Gallagher. Una carrellata di artisti, quasi nella totalità capaci di chiamare gli organizzatori anziché aspettare l’invito, che, a differenza del vero Primo Maggio, non si stringeranno mani nel backstage o banchetteranno nei camerini adibiti sul retro, ma vivranno in una bolla, prezzo ormai da pagare nell’intero comparto intrattenitivo da più di un anno. “Ci sarà un torpedone di artisti che attraverseranno nei loro 20 minuti di permanenza un percorso a senso unico che non prevede incontri, ma solo una sanificazione ad ogni passaggio eseguito”. Ancora una volta emergerà l’espressione artistica, il desiderio di far sentire la voce, senza poter ottenere in cambio il contatto visivo del proprio fan.

PRIMO MAGGIO, INCOGNITA SUI CONDUTTORI E SU TEMATICHE

Relativamente ad alcuni aspetti organizzativi e narrativi, Bonelli non si espone, lasciando una sola data di rilascio e tanta incertezza. “Siamo ancora un cantiere aperto – ricorda l’A.D. di iCompany – ma son sicuro che ci saranno sorprese che sorprenderanno anche a me”. In pratica l’imprevedibilità, tanto cara al Primo Maggio, permea drammaticamente alla situazione sanitaria, fatta di tamponi quotidiani e di continui riassegnazioni di spazi. Tocca pure la decisione dei conduttori, da annunciare ufficialmente giovedì 29, ma che vedranno prendere le sembianze al 99% dell’intramontabile Ambra Angiolini affiancata forse da un adeguato showman che sappia gestire al meglio i tempi tecnici della televisione. Poche informazioni pure sugli ospiti extra-musicali che calcheranno il palco, lasciando solo presagire a possibili testimonianze di lavoratori, pensionati, oltre al consueto cappello introduttivo dei tre sindacati. Si respira quindi una precarietà che fa rima piacevolmente con creatività secondo iCompany ma che realizza un’equazione incompleta a causa di troppe variabili esterne e di forza maggiore rispetto alla caparbietà umana.

PRIMO MAGGIO, IL CAST UFFICIALE

Rimandiamo quindi, al netto di qualsiasi rischio, l’elenco ufficiale dei protagonisti che risponderanno a un’istanza collettiva di speranza e fiducia nelle 8 ore di diretta:

Alex Britti & Flavio Boltro,
Après la Classe & Sud Sound System
Balthazar
Edoardo Bennato
Bugo
Chadia Rodriguez ft. Federica Carta
Colapesce Dimartino
Coma_cose
Enrico Ruggeri
Ermal Meta
Extraliscio
Fabrizio Moro con Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara
Fasma
Fast animals and Slow Kids & Willie Peyote
Fedez
Folcast
Francesca Michielin
Francesco Renga
Gaia
Ghemon
Gianna Nannini e Claudio Capéo
Ginevra
Gio Evan
Il tre
L’orchestraccia
La Rappresentante di Lista
Lp
Madame
Mara Sattei
Max Gazzè & The Magical Mystery Band
Michele Bravi
Modena City Ramblers
Motta
Nayt
Noemi
Orchestra multietnica di Arezzo con Magherita Vicario
Piero Pelù
The Zen Circus
Tre Allegri Ragazzi Morti
Vasco Brondi
Wrongonyou

CARGO (Roma), MARTE MARASCO (Milano) e NENO (finalisti #1MNext2021)







Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).