CINEMASPETTACOLO

“30 anni di Trieste Film Festival” all’insegna della caduta del muro di Berlino

si è conclusa la 30′ edizione del Trieste Film Festival, che somma due anniversari storici: i trent’anni della caduta del Muro di Berlino e quello dei trent’ anni della manifestazione nata da un’intuizione di Annamaria Percavassi. Il Trieste Film Festival è nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino. Oggi viene riconosciuto come il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale. costituisce un vero e proprio ponte che mette in contatto le diverse dell’Europa Occidentale con quello dell’Europa Orientale, scoprendo e spesso anticipando nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.
L’edizione 2019 è stata dedicata al Muro di Berlino, visto che la sua caduta è avvenuta proprio 30 anni fa e il festival quest’anno ha voluto ricordare l’anniversario dello storico crollo: 5 film in programma che hanno raccontato in modi diversi la capitale tedesca e le sue contraddizioni

Ad aprire l’edizione numero 30, venerdì 18 gennaio alle 20 al Teatro Rossetti, un film imperdibile: Meeting Gorbachev, il nuovo film di Werner Herzog e André Singer in anteprima italiana. Il film di Herzog e del co-regista e produttore André Singer (Night Will Fall) sarà preceduto dalla consegna nei prossimi giorni, a Mosca, di uno speciale Eastern Star Award a Gorbachev. Herzog e Gorbachev si incontrano per tre volte nell’arco di sei mesi. «Il trentennale del nostro festival hanno spiegato i direttori artistici Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – coincide con l’anniversario del crollo del Muro di Berlino, e non potevamo immaginare destinatario migliore per questo riconoscimento nato per premiare quelle figure che sono state un “ponte” tra l’est e l’ovest dell’Europa. Meeting Gorbachev – continuano i direttori – rappresenta l’incontro eccezionale tra un maestro del cinema come Werner Herzog e una figura chiave della storia del Novecento, l’uomo della glasnost’ e della perestrojka. Un film nel quale l’ultimo presidente dell’URSS ricorda con lucidità aspetti ancora poco indagati della “sua” storia (tra cui il processo di distensione internazionale e il disarmo nucleare), ma anche un’esperienza cinematografica degna dei migliori film di Herzog, grazie anche all’accurata selezione dei materiali d’archivio». Tra gli Eventi Collaterali, oltre ai talk e gli incontri di Varcare la Frontiera #6 Nemo propheta in patria, un progetto di Associazione Cizerouno, sono stati presentati ALLA RICERCA DI EUROPA (2019, Looking for Europe) di Alessandro Scillitani con la partecipazione di Paolo Rumiz, scrittore e viaggiatore e Piero Tassinari, storico e skipper, evento in collaborazione con Società Triestina della Vela e Yacht Club Adriaco; CITTÀ VISIBILE (2019), progetto di video partecipativo all’interno di tre aree periferiche della città di Trieste, ideato dall’associazione Maremetraggio e finanziato da Siae Sillumina con la direzione artistica di Erika Rossi e il tutoraggio di Filippo Gobbato, Margherita Panizon e Laura Samani.

Quattro sono stati i documentari fuori concorso: LA CITTÀ CHE CURA, in cui Erika Rossi conferma il suo interesse per i temi della salute (non solo) mentale; I LEONI DI LISSA di Nicolò Bongiorno, che si immerge nel cuore dell’Adriatico per esplorare i relitti della storica battaglia navale del 1866, disastrosa il neonato Regno d’Italia; SRBENKA di Nebojša Slijepčević, il teatro come psicoterapia collettiva per i traumi nascosti di un’intera nazione; e GREETINGS FROM FREE FORESTS di Ian Soroka, che nei boschi della Slovenia meridionale medita sulla permanenza della Storia.

Mentre tredici i cortometraggi in concorso per il Premio Fondazione Osiride Brovedani, con l’Italia rappresentata da IL GRANDE FREDDO di Cristiano Bendinelli, e la presenza – tra gli altri – del lituano KAUKAZAS di Laurynas Bareiša, già in concorso a Locarno, e dell’animazione serbo-slovacca UNTRAVEL di Ana Nedeljković e Nikola Majdak Jr.

Promossa in collaborazione con Sky Arte, che premierà uno dei film della sezione attraverso l’acquisizione e la diffusione sul canale, Art&Sound propone quest’anno cinque titoli in anteprima che esplorano i più diversi ambiti artistici: KING SKATE di Šimon Šafránek ricostruisce, con straordinari materiali d’archivio e una trascinante colonna sonora punk, la nascita dello skateboarding nella Cecoslovacchia degli anni ’70, e la sua carica eversiva in una società soffocata dal regime comunista; LP FILM LAIBACH di Igor Zupe, terzo capitolo del progetto “Music is the Art of Time”, rievoca le origini di un gruppo mitico della scena musicale jugoslava; POSLEDNJA AVANTURA KAKTUS BATE (L’ultima avventura di Kaktus Kid / The Final Adventure of Kaktus Kid) di Đorđe Marković è un’autentica “spy-story” nel mondo del fumetto jugoslavo, con un investigatore d’eccezione (il disegnatore Aleksandar Zograf) impegnato a far luce sulla tragica fine, nel dopoguerra, di un giovane e geniale collega; diretto da Milorad Krstić – anche pittore e artista multimediale – il cartoon RUBEN BRANDT, A GYŰJTŐ (Ruben Brandt, il collezionista / Ruben Brandt, Collector) unisce psicanalisi e storia dell’arte immaginando un luminare costretto a svaligiare i più importanti musei del mondo per mettere a tacere i propri incubi.

Più volte evocato, il crollo del Muro di Berlino è protagonista di questa edizione sin dal manifesto: una foto scattata dalla grande Dominique Issermann in una pausa di lavorazione di Possession di Andrzej Żuławski. Uno scatto che ritrae la protagonista Isabelle Adjani – che un anno più tardi avrebbe vinto la Palma per la migliore attrice a Cannes – mentre salta la corda, proprio accanto al Muro.

Alla cerimonia di premiazione della trentesima edizione del Trieste Film Festival ha preso parte, tra gli altri, anche l’attore Marcello Fonte, in rappresentanza del regista Matteo Garrone, per il premio a Dogman come Miglior Film Italiano del 2018, assegnatogli dal SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani). Il Miglior Film del 2018, sempre per il Sindacato, è invece Phantom Thread di Paul Thomas Anderson.
A trionfare nel concorso ufficiale del TFF è stato Delegacioni di Bujar Alimani, premiato anche dalla giuria PAG (formata da giovani tra i 18 e i 35 anni) a conferma dell’evidente presa sul pubblico del Festival da parte del film ambientato a Tirana, alla fine del 1990, durante il regime comunista albanese. Ricordiamo infatti che per le tre categorie principali (Lungometraggi, Documentari, Cortometraggi) è stato il pubblico della manifestazione a votare direttamente i vincitori.
Di seguito la lista dei premi:

CONCORSO LUNGOMETRAGGI
DELEGACIONI (La Delegazione) di Bujar Alimani (AL – F – GR -RKS, 2018)

CONCORSO DOCUMENTARI
CHRIS THE SWISS di Anja Kofmel (CH – D – HR – FIN, 2018)

CONCORSO CORTOMETRAGGI
LAST CALL di Hajni Kis (Ungheria, 2018)

Premio Corso Salani
MY HOME IN LIBIA di Martina Melilli

Premio SkyArte
RUBEN BRANDT, A GYÜJTÖ (Ruben Brandt, Il collezionista) di Milorad Krstić (Hungary, 2018)

Premio Osservatorio Balcani e Caucaso al miglior documentario in concorso
CHRIS THE SWISS di Anja Kofmel (CH – D – HR – FIN, 2018)

EASTERN STAR AWARD 2019
a una personalità del mondo del cinema che, proprio come il festival, ha gettato un ponte tra il cinema dell’Europa dell’est e quello dell’Europa dell’ovest
MILČO MANČEVSKI

ICINEMA WARRIOR – CULTURAL RESISTANCE AWARD
dedicato all’ostinazione, al sacrificio e alla follia di quei “guerrieri” che lavorano – o meglio: combattono – dietro le quinte per il cinema
MIRSAD PURIVATRA (direttore del Festival di Sarajevo)

PREMIO InCE (Iniziativa Centro Europea) 2019
ŽELIMIR ŽILNIK

PREMIO CINEUROPA al miglior lungometraggio
TERET (Il Carico) di Ognjen Glavonić (SRB – F- HR – IR – Q, 2018)

PREMIO PAG
DELEGACIONI (La Delegazione) di Bujar Alimani (AL – F – GR -RKS, 2018)

Armando Biccari

Mi chiamo Armando Biccari ho origini pugliesi sono un giornalista ho lavorato e lavoro lavoro per diverse Testate giornalistiche online e Carta Stampata, e Radio TV ho vissuto in diverse città Italiane Genova, Venezia, Prato Macerata. Tra le mie passioni ci sono oltre al Cinema la comunicazione musicale Sociologia dei New Media Audiovisivi Televisione, e la comunicazione scientifica e tutto il resto...