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Rettore, meno splendida nel raccontare Ora o mai più ma più splendente nell’accennare al suo Tour

Mi ero fatta una promessa, ovvero quella di non rubare troppo tempo a Dada (è così che da sempre noi ‘aficionados’ degli anni ‘80, chiamiamo Rettore) per la nostra chiacchierata telefonica, ma dopo l’ennesima risata mi accorgo che stiamo sforando i 50 minuti.

La leonessa del rock è in formissima come solo un’artista del suo calibro sa essere, e si racconta a ruota libera partendo dal programma ‘Ora o mai più’ che la vede protagonista in qualità di coach della sua (insofferente quanto complicata) allieva Donatella Milani.

Il programma di RaiUno chiuderà alla grande la sua seconda stagione, il prossimo 2 marzo.

Rettore perché hai scelto di entrare a fare parte del cast di questo format tv?

«Mi incuriosiva la dinamica e soprattutto adoro Amadeus. Nella mia carriera ho lavorato con tutti i più grandi, da Mike Buongiorno che mi volle fortemente nel suo ‘Giromike’, al meraviglioso Corrado, per due edizioni nel suo ‘Rally Canoro’ (nel 1978 con ‘Splendido Splendente’ e con ‘Eroe’; ndr). Avevo successo e lui era quasi più felice di me e a ogni tappa, mi spronava a fare meglio. Oggi ritrovo in Amadeus la stessa grande professionalità».

Cosa ti è piaciuto, di questa esperienza?

«E’ un programma che offre l’opportunità agli artisti, lontani dal mercato discografico da troppo tempo, di riproporsi e realizzare un nuovo singolo. Viceversa non verrebbero mai considerati dai network. Non ci sono più quei dj che negli anni ‘80 si portavano a casa chili di vinili, li ascoltavano con attenzione e decidevano quali proporre in radio. Erano decisamente altri tempi».

Che umore si respira dietro le quinte?

«Qualcuno si prende un filino troppo sul serio. Detto questo, quest’ anno sono 40 dalla pubblicazione della mia ‘Splendido splendente’ e oggi non ho più l’agonismo di allora o meglio mi trattengo, perché se dicessi tutto quello che penso…! ».

Con chi vai più d’accordo?

«Sicuramente con Red Canzian che mi conosce da quando avevo 13 anni, oltre al fatto che stimo molto la sua allieva Jessica Morlacchi, brava e solare. Dobbiamo essere tutti quanti antagonisti ma in realtà, trattasi di sana competizione televisiva. Sono da sempre una fan di Fausto Leali mentre tra le colleghe c’è Ornella Vanoni, che adoro e che mi ha sempre amato. Negli anni ’80 mi confessò che avrebbe voluto cantare una mia canzone perché era impazzita per il mio pezzo ‘Kobra’ e per lei scrissi ‘Io ho te’. Ma non riuscii a proporgliela, tanti erano i ‘filtri’ che ai tempi aveva intorno. Alla fine la incisi io e mi portò fortuna».

Insomma in ‘Ora o mai più’ vi volete tutti bene…

«Non ho detto proprio tutti, ci sono anche delle iene. Alcune lo sono consapevolmente altre strutturalmente (ride; ndr)!»

Chi è il giudice più spietato?

«Orietta Berti».

E che mi dici della tua (ex) allieva Milani?

«La Milani è una persona molto tesa emotivamente e chiudiamola lì» (seguo il velato consiglio e passo oltre… ndr).

Le manifestazioni un tempo erano tante e prestigiose, vedi il Festivalbar: ti manca quel periodo?

«Sì, ora non c’è più nulla e affoghiamo in mezzo ai talent. Ricordo l’entusiasmo al ‘Disco per l’estate’ e poi la ‘Gondola D’oro’, ‘Vota la voce’ , ‘Azzurro’, ‘Riva del Garda’ ‘Bandiera gialla’ e ‘Saint Vincent’, dove vinceva chi aveva venduto più dischi. Sceglieva davvero la gente, altro che televoto (al quale non credo affatto)».

Parlando di manifestazioni canore, hai partecipato a diversi Festival di Sanremo: quale hai nel cuore?

«Probabilmente il primo, in gara con il brano ‘Carmela’. Era il 1977 ed arrivai in riviera accompagnata da mia mamma e dalle mie zie. Mi alloggiarono al ‘Golf Hotel’, che ricordo per i tanti turisti inglesi e per degli strepitosi tortellini alla panna».

Chi hai tifato in questa ultima edizione?

«Assolutamente Arisa».

Ti piacerebbe ripartecipare?

«Sì, se fosse un Festival più snello e senza mille menate che fanno scivolare le canzoni in secondo piano».

Sabato ‘Ora o mai più’ chiuderà i battenti. Che progetti hai per i prossimi mesi?

«Entrerò subito in studio per registrare un nuovo singolo, il primo che porterà alla realizzazione di un album di inediti e poi diverse sorprese, ma è prematuro parlarne».

Non puoi farmi questo!

«(ride; ndr) Diciamo che probabilmente sarò di nuovo in tv protagonista di un format e coinvolta in un importante progetto teatrale».

Ma è meraviglioso. E da grande amante dei cani voglio a questo punto sapere come ti organizzi con i tuoi, quando sei in trasferta. Da anni sei anche addestratrice cinofila e credo sia impossibile separarti a lungo da loro.

«Certo, trovo impensabile lasciare per troppo tempo sia mio marito Claudio che i miei Collie! Siamo una famiglia quindi partiamo tutti insieme».

Come vanno le gare?

«Orso ormai ha quasi undici anni ed è a riposo, perché la sua ‘maturità’ va tutelata. Ha vinto tutto, è un Campione e ha dato tutta l’eleganza che poteva. La new entry invece è arrivato l’8 di luglio, il giorno del mio compleanno. Ha quasi sette mesi, si chiama Collins ed è già in addestramento. Sta facendo obbedienza anche se per ora è ancora tutto basato sul gioco. Sono al mio ottavo cane».

Chiudiamo la nostra chiacchierata parlando del prossimo tour…

«Debutterò domenica 9 giugno nei pressi di Milano. Ovviamente potrete seguire tutte le news attraverso il sito www.rettore.com o tramite la pagina di facebook, attualmente in momentaneo silenzio social. Ma riaprirà presto, non temete».

Sonja Annibaldi

Sonja Annibaldi - Giornalista e speaker dal 1993, si occupa da sempre di musica e spettacolo e collabora con importanti testate nazionali. Ama il rock, il sushi, la storia dell’arte e i cani. Vive con Blanco, il suo inseparabile Cavalier King.