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Mai solo per finta: può un accordo fittizio diventare realtà? Sì, parola di Meagan Brandy | RECENSIONE

«Dicono che gli opposti si attraggono, ma non dicono mai per quanto tempo» afferma Carrie Bradshaw in Sex and the City, e la nota amara che si legge in questa frase è ben comprensibile. È vero e lo sanno tutti: gli opposti si attraggono e bruciano e si cercano e si desiderano e il fuoco divampa ed è forte, ardente, alto e ustionante. Può accadere che questa fiamma si spenga? Certo, beh. Naturale. La vita ci insegna che può accadere qualunque cosa in qualsiasi momento. Non per questo si deve smettere di pensare che una delle massime più conosciute al mondo sia tutto fumo, appunto, e niente arrosto. Quindi, beh, gli opposti si attraggono. Punto. E a capo.

Io ad esempio, eterna romanticona e fan sfegatata della Disney come unico e solo Vangelo, sono per il lieto fine, per l’happy end, per il vissero felici e contenti. Tra gli opposti soprattutto. Perché l’amore non è bello se non è litigarello – altra massima, ultima, poi, giuro, la smetto – e tra chi la pensa in modi diversi è normale che scatti un po’ di malumore, qualche piatto che vola, uno o due “vaffanculo” velati eccetera, eccetera.

Ecco, dalla prima manciata di pagine ho iniziato a tifare per Demi e Nico, i protagonisti del libro nuovo di zecca di Meagan Brandy, “Mai solo per finta” (marchiato Always Publishing). Opposti. Che si attraggono. E che si respingono, anche. E in mezzo a loro, altre persone, altre storie, altre opportunità. Altre persone, ho detto. Ma mica aveva ragione la Bradshaw, eh? Io mi ci intristisco, per queste cose. Nah. No di certo.

Demi, studentessa modello, responsabile, bella e desiderabile ma casta. Una madre assente per la stragrande maggioranza del tempo che quando c’è combina solo guai, un padre che le vuole bene ma che è distante, troppo distante, e tre amiche pazze che le rallegrano le giornate. È fatta per tre quarti di dolcezza, Demi, e per il restante quarto di granito: sa bene cosa vuole e ha un piano in mente per costruirsi un buon futuro. Genuina: ecco il termine che userei per descrivere questa ragazza così forte e fragile allo stesso tempo.

Nico, a tratti sboccato, arrabbiato con il mondo. Il classico ragazzo tormentato, nei cui occhi si nasconde un mondo intero. Di sofferenza, di privazioni, di problemi. Nasconde le insicurezze dietro un carattere apparentemente sfrontato, duro, ma dentro soffre di un tormento acuto e flagellante. Bello e dannato, dolce sotto quella pelle da cattivo ragazzo. Ha solo Trent, il suo migliore amico, accanto; solo lui ha accesso alla parte più recondita dell’amico, seppur non del tutto. Lupo solitario, Nico preferisce aggirarsi da solo nei cupi tunnel della sua anima. Afflitto, disperato, devastato.

Quando vengono messi vicini, per la lezione di chimica, Demi si stranisce. Erano amici, una volta, tanti anni prima; poi, il nulla. Nico si è allontanato, da allora nessun rapporto. E sì che sono anche vicini di casa!

Inspiegabile, ecco come si può definire questo brusco allontanamento, e questo è un nodo che tiene il lettore incollato fino alla fine. Che lo sviscera. Che lo accende. Per tutto il tempo, ci si domanda come mai Nico abbia allontanato Demi, come mai non le sia stato accanto.

Ma è quando Demi si mostra innamorata di Alex – nemico mortale di Nico, anche se il motivo verrà chiarito più in là nella storia – che le cose si complicano. Allora a Nico non rimane altro che fare un patto: faranno finta di stare insieme, questo lui propone a lei, così finalmente Alex la noterà. Perché è risaputo: per rendersi desiderabili, bisogna mostrarsi indifferenti. Piano infallibile, no? Ma allora come mai Nico dice a Demi che anche a lui servirà tutto questo? Cosa è accaduto tra lui e Alex? E cosa prova Nico per Demi?

In un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, la Brandy ci trasporterà in quello che è un mondo particolare, fatto di insicurezze, di tradimenti più o meno amorosi, di ripicche e di prime volte. La prima volta che si fa sesso, certo, questa è quella che viene in mente più facilmente quando si parla di diciassettenni, ma anche la prima volta che si sente il cuore spaccarsi per il troppo amore o per il troppo dolore. La prima volta che si mette una persona prima di se stessi. La prima volta che si ammettono i propri errori e si sistema la faccenda “da adulti”. Ecco, il mondo dei diciassette/diciottenni è fatto di scoperte e di rivelazioni su di sé. Quando poi si aggiungono in pentola elementi inaspettati, come genitori non capaci di calarsi nel difficile ruolo che la sorte ha scelto per loro, tutto si complica.

Come andrà questo patto finto tra Demi e Nico?

Leggere questo testo è stato come innamorarsi per la prima volta, come scoprire il proprio corpo, come imparare a gestire la rabbia, come scoprire quanto sanno essere forti le emozioni quando le proviamo per qualcuno a cui teniamo particolarmente. È stato un tuffo, un salto, un passaggio in decappottabile nel nostro passato. Un passato dove l’amicizia brucia, dove l’indifferenza addolora, dove gli sguardi sono intensi e i tocchi sulla pelle ammalianti.

Bellissimo, intenso.

 

 

Federica Cabras

Ventiseienne, grande sognatrice. Legge per 12 ore al giorno e scrive per le restanti 12. Appassionata di cani, di crimine, di arte e di libri. Dipendente dalle paste alla crema. Professione, giornalista.

Un pensiero su “Mai solo per finta: può un accordo fittizio diventare realtà? Sì, parola di Meagan Brandy | RECENSIONE

  • Silvia Conti

    Bella recensione, concordo soprattutto col giudizio finale, ma soprattutto sono contenta che ti sia piaciuta la nostra card a tal punto da inserirla nel tuo articolo ben due volte.
    Silvia
    Libri&Sognalibri

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