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“L’arte di essere indimenticabili” di Costanza Baccani | RECENSIONE

L’arte non ha timore. Assorbe sguardi e voci, parla a tutti. Non conosce vergogna, si lascia ammirare senza essere scostante. È chiara ed enigmatica insieme, non stanca l’osservatore. Può piacere oppure no, ma difficilmente si resta indifferenti dinanzi alle espressioni artistiche, qualunque esse siano. Non ha importanza capire l’arte o riuscire a farlo, essa arriva alle emozioni o le distrugge. Le scuote, le mette in mostra, le fa uscire senza filtri. È amica della meraviglia e non si burla della disapprovazione. L’arte è concetto. È anche sentimento, esternazione di pensieri che prendono forma, che diventano tele, sculture, monumenti. L’arte racchiude e manifesta tante cose perché segue i cambiamenti dell’anima, dei tempi, imita inclinazioni e vizi. Invade gli spazi ed anticipa il nuovo. Non è furba, semmai è geniale. Rivela molto o poco a seconda di chi ha dinanzi, cattura l’attenzione e, nel bene e nel male, fa parlare. Apparentemente ciò che mostra, a volte, può essere privo di senso e non si può fingere di capire quello che non viene rivelato. Si ingoierebbe solo il buio e si finirebbe ad essere facili prede di un inganno che noi stessi mettiamo in scena. L’arte richiama respiri, raggi di luce sino a consumasi nell’inclemenza dei giudizi.

In L’arte di essere indimenticabili di Costanza Baccani ti muovi con cautela tra gallerie d’arte e musei in una Firenze che si mostra risoluta e magnifica nel solco della bellezza. L’arte è di casa, in città. Non passa inosservata e con la fantasia e lo stupore valichi anche la materia. Milla, la protagonista, non è ignorante in fatto di arte. Si nutre del suo fascino, della sua storia e riporta quello che sa e che scopre su carta. Fa la giornalista, scrive di arte. Viene a sapere di alcuni furti di diverse opere importanti, quadri stipati nel deposito di un museo. Il mistero si affaccia nella vita di Milla e lei, inconsapevolmente, gli va incontro. Si stende così il giallo che dall’Italia va a finire in America, dalla Toscana al Texas. Anche l’amore, dirompente, pennella una storia che si svela un po’ alla volta.

Avvincente il romanzo. La prosa è semplice, ordinata, pulita. Il racconto tocca diverse punte di colori e di emozioni sino a diventare una tela dai soggetti variopinti. Ironia, sorpresa, mistero e fascino, fanno del libro una tavolozza su cui puntare lo sguardo per portarsi qualcosa nell’anima.      

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.

Un pensiero su ““L’arte di essere indimenticabili” di Costanza Baccani | RECENSIONE

  • Costanza Baccani

    Una recensione vibrante, diretta, affascinante. Stuzzica e incuriosisce.

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