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Jova Beach Party 2, un remake vincente a Cerveteri

Ci hanno insegnato che ogni secondo è come un granello di sabbia che scivola via verso il fondo, ma se quel granello facesse parte della stessa spiaggia? Jovanotti prova a riprendersi quel tempo intrappolato in un tampone – e in casi estremi a una bombola d’ossigeno – con il suo “Jova Beach Party 2.0. Cambia forse la temperatura – troppo elevata rispetto a quel 2019 – e inevitabilmente le hit – alcune con più rughe e altre completamente nuove – ma le abitudini no: il cantante romano è salpato sul suo veliero dalle 14, fiero e soddisfatto di un nutrito cast eterogeneo, e ha diretto ieri, domenica 24 agosto, la sua seconda avventura a Marina di Cerveteri. Non gli era mica bastato stavolta quel bagno di folla avvenuto il giorno prima, coronato insieme a due degni comandanti come Renato Zero e Brunori Sas, anzi quel sold out – come avvenne nell’unica tappa prevista 3 anni fa – è servito a rendere Lorenzo ancor più elettrizzato e carico di un’energia vitale impareggiabile per la sua età. Balla, ride, si incupisce, riflette: Jovanotti è un mix di emozioni, come quell’apparecchio che ha usato periodicamente nella serata per mashuppare l’house di Martin Garrix e Meduza con la samba latino-americana oppure per amalgamare il suo repertorio a grandi canzoni della tradizione italiana come “Sapore di Mare” e “Un’estate al mare”. Quest’ultima è stata la combinazione perfetta fra anime e corpi, dal momento che è stata improvvisata assieme al primo ospite a sorpresa, Paola Turci, capace di catturare tutti col suo abito arancione e con la sua brillantezza vocale. Un’incursione coraggiosa e improvvisata al pari di quella di Raf, omaggiato con le sue più grandi canzoni, da “Self Control” a “Infinito“.

Quasi un effetto-varietà per Jova, che spara pure fiamme sotto palco per celebrare pure la vista di chi lo guarda, si scatena assieme ai suoi compagni di band inamovibili come Saturnino e Riccardo Onori e ricorda a più riprese l’impegno verso la sostenibilità e la libertà, tra clip e discorsi. Moniti quest’ultimi che demistificano una realtà da sempre restia nei suoi confronti, capace come sempre di inquadrare ogni suo evento come portatore di inquinamento e caos. Lorenzo, invece, supera anche oggi la tempesta a suon di azioni solidali, continuando a sviluppare azioni assieme al WWF e Intesa San Paolo per salvaguardare proprio questi lidi fin troppo trascurati dai veri possessori. Ricordiamo infatti che per l’occasione, Lorenzo ha già predisposto interventi di pulizia a Fiumicino e a Ostia, interventi di rinaturazione in prossimità della Torre Flavia a Ladispoli e un workshop ecologista presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.



Insomma questo Jovanotti 2.0 è un personaggio green auto-ironico, schietto e vivace, che guarda alla riappropriazione del tempo e dello spazio – simbolico il suo urlo di rivendicazione del termine “Positivo” proprio usata in una sua hit celebre – e che continua a monitorare con saggezza gli sviluppi ecologici, ricordandoci sempre quanto alla fine noi, seppur esseri liberi e in queste occasioni spensierati, dobbiamo rimanere coscienti del futuro e renderlo ancor più luminoso.



Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).

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