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“Giotto coraggio” di Paolo Casadio | RECENSIONE

Il coraggio non appartiene a tutti. Non sai neanche di averlo sino a quando non lo sfoderi. Chi si dice coraggioso, quasi a vantarsene, in realtà cerca di convincersi per darsi una spinta verso ciò che potrebbe essere, un giorno, forse. Spesso scatta un moto di audacia quando succede qualcosa di grave, di pericoloso. Viene fuori una ribellione interiore, una sorta di difesa o protezione di ciò che, in un dato momento, traballa. Avere coraggio non significa avere forza. Le due cose si mischiano come se fossero fatte della stessa pasta, ma ognuna ha una tempra propria. E’ facile confonderle, eppure senza l’una non potrebbe esistere l’altra. A volte, il coraggio è un’esortazione. Un modo per allontanare la paura, per mantenere salda la propria dignità. Il coraggio è anche una miccia che accende la voglia di farcela. Si può essere deboli in tanti modi. Si potrebbe evitare di fare una brutta fine, di essere messi alla berlina, feriti nell’animo, con quel guizzo di coraggio. Ti attacchi ad esso anche per trovare casa che non si costruisce sempre con i mattoni. Le idee mettono radici più di ogni appartenenza.

In Giotto coraggio di Paolo Casadio vivi la determinazione a resistere di un bambino, Giotto, rimasto orfano e solo a dieci anni. Giotto, poi, incontra una giovane dottoressa, Andrea Zanardelli, che adotta il bambino nel caos anche legislativo della guerra. I due si sono scelti. Senza forzature, senza niente, a pelle. Andrea e Giotto sul Lago di Garda trovano la villa di famiglia di lei requisita dai tedeschi. La dottoressa deve superare le diffidenze del paese e dei parenti verso una maternità non canonica e Giotto deve fare appello al coraggio per non perdersi e per ritrovare ciò che non gli appartiene più.

Il romanzo è meraviglioso. La storia è toccante. La scrittura è delicata, cipria sulle pagine. I messaggi lanciati sono forti, potenti, e il lettore non li lascia andare a cuor leggero.  

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.